INCONTRO CON LA MADONNA DI SIRACUSA
E.-Ve l' ho raccontato
quando ho incontrato quella signora in piazza Università prima che la Madonna di Siracusa piangesse?
Io avevo già avuto la mia missione e un giorno passavo per Piazza Università a
Catania. Quando mi si avvicina e mi ferma una donna vestita di nero. Era
anziana, ma era bella, però di una bellezza, con un viso luminoso. Però era
vestita di nero, un vestito ben fatto ed elegante, di una stoffa che sembrava
seta pesante nera. Mi ferma e mi dice:
“Mi fai l'elemosina?”
Io, in un primo momento, resto perplesso, perché vedendo una donna così ben
vestita non me lo aspettavo. Ma lei mi guarda fisso negli occhi ed io non
dubito. Io però avevo cinquanta lire soltanto in tasca, 50 lire allora erano
qualcosa.
E.- le dico:
“Ho solo 50 lire in tasca!”
Però mentre mettevo la mano in tasca per prendere le 50 lire, lei mi prende
dalle spalle e mi gira. Siccome il vento veniva dal Duomo, lei si è messa con
le sue spalle contro il vento e così mi riparava.
Nel vento sai ci sono delle cose strane, delle cose buone, delle cose cattive.
Dal vento bisogna guardarsi, perché ci sono venti e venti.
Comunque lei mi gira e si mette lei con le spalle al vento e mi ripara, io
questa mossa la notai.Io le
chiedo:“Dove abiti?” Perché
io allora lavoravo al dazio, vicino al porto, e sempre mi regalavano cose,
specialmente da mangiare, cose che le potevano servire. E
lei mi risponde : “Io vivo in un sottoscala. In Via Tal dei Tali”.
Poi ci salutiamo. Dopo del tempo io cerco questa strada per portarla qualcosa,
ma non la trovo. Mi informo meglio e mi dicono che a Catania quella strada non
esisteva. Passa il tempo e io faccio un sogno, e vedo questa donna che passava
davanti a dove lavoravo, con una carrozza di quelle antiche trainate da sei
cavalli bianchi. E lei era sul cocchio che guidava questi cavalli bianchi. Io
mi ricordai e la rincorsi, dicendole: “Signora, ma lei dove mi ha detto che abita, io non
la trovo. Come faccio"... Lei mi prende per la mano e mi mette
sul cocchio. Io mi sveglio, perché ho avuto un trauma e mi sono svegliato. Il
giorno seguente vado in ufficio e vedo delle camionette che fanno spola
Catania-Siracusa. Ad un certo punto vedo un guidatore che si ferma lì per
telefonare e gli chiedo: “Dimmi cosa sta succedendo? Ma che cosa è tutto
questo traffico?”Mi risponde: “C'è
una Madonna che piange a Siracusa, c'è folla e quindi facciamo la spola perché
possono nascere incidenti. Anzi guardi, se vuole,c'è la fotografia qua, e un
pezzo di cotone bagnato con le lacrime. L'ho messo ad un malato grave ai reni
ed è guarito.” Poi passa il tempo e finalmente vado a Siracusa, già avevano fatto il tempio della Madonna
delle Lacrime. E se ci siete stati a Siracusa, saprete che il
tempio è più basso del livello della strada, come un sottoscala. Vado per
comprare una cosa che dovevo regalare e vedo l'indirizzo dove era stato fatto
il tempio, lo leggo, era lo stesso che mi aveva dato quella Signora, in un
sottoscala. Ci vado, mi inginocchio davanti al suo quadro e mi metto a
piangere come un bambino e
a parlarle, meno male che il tempio in quel momento era deserto, perché se
c'era qualcuno mi prendeva per pazzo vedendomi in quello stato. Poi
questa stessa Signora è apparsa ad Adrano.
Ma sai come la amo, è la mia Madre spirituale ed io la amo tenerissimamente. Sempre
lei mi si manifesta in qualche modo, per dimostrarmi che mi stava vicino e che
mi avvolge con il suo amore. Per darti un esempio, un giorno qui in casa
parlavo di Lei, perché io scrivo Belle belle cose certe volte su di lei. Mi
piace adularla di amore puro, di amore vero. Era il giorno dell'Immacolata Concessione e stavo leggendo quello che avevo
scritto su di Lei e spunta un fratello, entra della porte con un foglio
arrotolato sotto il braccio.Mi da questo cartoncino arrotolato e mi dice: “Ciao
Eugenio, ti ho portato questo dono. Mi dispiace che con sia molto ben riuscito,
ma è una cosa fatta da me.” Io
srotolo il cartoncino, io avevo letto un messaggio dove parlavo di Lei, appena
aperto il sangue mi si è gelato nelle vene.C'era l'immagine della Madonna. Era un modo,attraverso questo ragazzo
per mandarmi un segno della sua benevolenza del suo amore...
Eugenio Siragusa 12 agosto 1983
DAL CIELO ALLA TERRA
SE NON RICONOSCETE L'OPERA DELLA SANTISSIMA MADRE MARIA E DEI MIEI ANGELI,COME
POTRETE RICONOSCERE ME QUANDO MI RIVELERO'? IPOCRITI, MALVAGI E DURI DI COLLO!
MA IO RITORNERO', COME UN LADRO NELLA NOTTE, E VI COGLIERO' DI SORPRESA
SCUOTENDO OGNI COSA CHE E' NEL MONDO, COMPRESI I VOSTRI RENI E I VOSTRI CUORI.
MI APPALESERO' QUANDO NESSUNO MI ASPETTA, QUANDO SARETE PRESI DALLE FOLLIE
MATERIALISTICHE, DALLE FORNICAZIONI, DALL'ADORAZIONE DEI VOSTRI FETICCI, DEI
VOSTRI IDOLI INFERNALI. ALLORA, NON CI SARA' PERDONO PER COLORO CHE NON SI
SARANNO RAVVEDUTI, NE' SARA'L'AMORE A PORLI IN SALVO,MA LA GIUSTIZIA DEL PADRE
MIO E VOSTRO. LA MIA
MERCEDE SARA' DATA A TUTTI COLORO CHE SI SONO PRODIGATI A
GRIDARE NEL DESERTO, COSI' COME FECE A SUO TEMPO IL BATTISTA. SARANNO COSTORO I
MIEI COMPAGNI DURANTE IL MIO TERRENO SOGGIORNO; SARANNO COSTORO I MIEI FRATELLI
A CUI DONERO' LA CORONA DEL
SANTO SPIRITO E LA
PREDESTINAZIONE PIU' AMBITA: “IL
PARADISO”. AI
MALFATTORI, AI TIRANNI, AGLI AFFAMATORI, AI POTENTI, AI COMMERCIANTI DI MORTE E
DI ORDIGNI DI DISTRUZIONE, AI MINISTRI DEL CULTO CIECHI E SORDI: LA
MORTE SECONDA SARA' IL LORO PREMIO.
L'amico dell' Homo 28 Aprile 1984
Eugenio Siragusa
La Madonnina delle Lacrime di Siracusa dove pianse dal 29 agosto al 1 settembre del 1953
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