Un nostro caro amico, con il pseudonimo Jesus-Sun, nella sua pagina presente in F.B, e presente nelle nostre pagine gruppi dello stesso, così si esprime su Eugenio, la sua opera e Giorgio Bongiovanni.
EUGENIO
SIRAGUSA: LA MEMORIA CHE VALE
Facile
dire che fosse un ufologo, così come per decenni lo definì la
stampa paesana incapace di contenere ma prodiga di sarcasmo: Eugenio
non si identificava neppur lontanamente con il modello dello studioso
ufo sebbene a lui si deve il merito di aver, in qualche maniera,
portato alto il vessillo della sensibilizzazione al fenomeno per
molti e difficili anni. Poi venne trovato per lui un attributo che
calzava meglio, il neologismo “contattista”, un titolo che lo
differenziava (in Italia addirittura lo contrapponeva!) da quello
dell’ufologo: ma anche contattista, mi si permetta, appare
insufficiente a descriverne la personalità. Infine, considerato il
suo indefesso impegno nella censura dei mali del nostro tempo, alcuni
gli diedero l’investitura di profeta: e qui forse iniziamo ad
avvicinarci alla reale dimensione se magari volgiamo lo sguardo
all’ immediato significato che ci consegna l’etimologia della
parola, ovvero annunciatore. Nel corso degli oltre 50 anni di
attività missionaria sono state migliaia le persone, dal circondario
etneo sino alle Alpi, che lo hanno incontrato, tenuto frequentazioni
anche assidue e maturato nei suoi confronti una stima ed un affetto
che, forse, appare un peccato non chiamare con il proprio vero nome:
amore e devozione. Lo stesso dicasi per le altrettanto migliaia che
Eugenio incontrò nei suoi diversi viaggi all’ estero e/o con le
quali la sua segreteria ha intrattenuto continui rapporti epistolari
e telefonici. E la cosa che oggi più sconvolge è il fatto che
moltissimi, forse la maggior parte, pur senza aver avuto mai la
possibilità di conoscerlo, erano affascinati da lui ma soprattutto
pienamente coinvolti nella condivisione del “messaggio” che
attraverso di lui filtrava. “Personaggio magnetico”, quasi
dovesse passare per un ipnotizzatore, soleva definirlo lo sbiadito
colore della stampa, sempre quella provinciale, nel tentativo quasi
di esorcizzare la paura ed i limiti della propria incapacità a
penetrare l’interiorità della bellezza di uno spirito
straordinario: però cosa spingeva tanti verso di lui? Non credo sia
cosa facile spiegarlo in parole, anche perché con queste sfideremmo
…l’ordinario razionale, quantunque a volte quest’ultimo sia
materialistico e superficiale. La sua incredibile esperienza, oggi
abbondantemente conosciuta, di contatti a vari livelli e di profondi
stravolgimenti interiori lo portò sin da subito ad assumere una
personalità ed una coscienza che non erano più quelle di prima,
insieme a delle conoscenze che affondavano le loro radici nel tempo
perduto, e che potremmo definire di carattere iniziatico. Con ciò
anche l’eccezionale dote del “verbo”, la parola, con cui,
modulata in suoni o scritta in fogli, riusciva a stimolare e a
risvegliare il ricordo e la coscienza di essere parte di un grande ed
antico progetto per il cui epilogo si è chiamati a concorrere. Non
certo a suscitare il tribunalesco assenso dei predicatori di folle,
ma una “taumaturgica” capacità mirata a suscitare il
“risveglio”, insisto, di coloro che evidentemente portavano
dentro di sé una particolare predisposizione. Per i quali, da lì a
poco, sarebbe seguito un vero e proprio ridimensionamento cognitivo:
rigetto dei normali valori del vivere a favore di quelli evangelici,
forte sensazione di fratellanza con chi condivide la tua esperienza,
predisposizione all’ amore verso il prossimo, sentirsi fortemente
parte del creato e del cosmo, desiderio insopprimibile di comunicare
agli altri ciò che stai vivendo, grande considerazione dei passi
dell’escatologia evangelica, desiderio di rileggere il vangelo e
percepirlo con più profondità verso lo spirito e non la lettera,
considerazione dei fatti e degli eventi religiosi in maniera più
consona e “compatibile” alla logica moderna del XX° secolo, ed
altro ancora… Cosicché si intuisce repentinamente anche che
l’attuale parentesi ufo è chiaramente collegata a quella degli
eventi prodigiosi della Bibbia ed anche di altri contesti storici,
che riguardano altre epoche ed altre civiltà, che gli angeli del
passato sono oggi quelli che chiamiamo, forse con termine meno
appropriato di ieri, extraterrestri, e che se oggi sono qui è perché
devono “mettere in atto” la Parusia, preparare il tutto per il
ritorno del Maestro… Era questo il “succo”, la finalità, che
Eugenio Siragusa non mancava mai di evidenziare, senza remore e senza
compromesso alcuno, a rischio, sovente, di essere deriso ed
apostrofato anche come eretico. Per quanto incredibile possa sembrare
egli riteneva, e le circostanze concordano, di essere lui il biblico
“profeta” che avrebbe avuto il compito di iniziare a radunare,
come sostiene l’Apocalisse, i “viventi”, cioè vivi nello
spirito. Il tutto accompagnato anche da una miriade di scritti,
spesso firmati in forma impersonale “Dal cielo alla Terra”, che
in se costituivano ammaestramento, consolazione, avvertimenti ed
ammonimenti verso il popolo dei “risvegliati”, con un linguaggio
ed uno stile quasi sempre dall’ inconfondibile dialettica Cristica,
pagine sublimi di lirica altissima che rimangono scolpite nei nostri
cuori e, nel documentabile, accessibili a chiunque. E come non
ricordare la grande ed incessante attività pubblica di “messaggero”
verso i potenti, i responsabili del governo del nostro pianeta?
Latore, come egli si definiva, di avvertimenti, ammonimenti e
consigli che provenivano da una dimensione superiore e filtrati
attraverso la sua ridimensionata coscienza, che hanno tracciato
spesso una diagnosi quasi profetica dei problemi che avrebbero
condizionato lo sviluppo delle nostre società, primi tra tutti, come
si ricorderà, quelli relativi ai pericoli derivanti dalla scissione
atomica: la sperimentazione e l’utilizzo dell’energia nucleare,
argomento, come si vede, ancor oggi di scottante e polemica
attualità. Di contro, portavoce dei “desiderati” di coloro che
egli definiva “maestri cosmici”, la grande esortazione ad
attivarsi fattivamente e collettivamente per l’energia solare, alla
realizzazione di un grande satellite orbitante capace di convogliare
l’energia del sole e distribuirla gratuitamente a tutto il pianeta,
facendoci così uscire definitivamente dall’ era della carburazione:
e se oggi, 2008, si paventa ancora lo scoppio di un conflitto dove
verrebbe utilizzato il micidiale potenziale bellico nucleare, non
possiamo non notare che la causa di ciò sarebbe per il controllo e
l’accaparramento delle residue risorse energetiche del pianeta,
ovvero il petrolio e/o il gas che sia. Quindi un’attenzione, quella
espressa da Eugenio, sacrosanta e profetica. Nel percorso operativo
segnato dalla sua attività furono, e sono ancora, tanti i gruppi di
amici studiosi, o meglio “figli spirituali” come amano definirsi,
che iniziarono a prestare collaborazione alla sua opera soprattutto
con il lavoro di divulgazione e di sensibilizzazione, dall’ ufologia
con le sue implicazioni storiche e spirituali alla denuncia di quelle
che Eugenio definiva la deleterie “forze condizionanti” che
minano la stabilità ed il sereno sviluppo del pianeta e dei suoi
abitanti. Molti, anche diversi per ceto, razza o credo, quanti hanno
abbracciato con profonda convinzione interiore la sua “missione”…
Tra costoro mancheremmo di onestà intellettuale e renderemmo un
torto alla verità se non annoverassimo Giorgio Bongiovanni, oggi
stimmatizzato e personaggio che non abbisogna di ulteriori
presentazioni. Da sempre in “prima linea” nei rapporti con
Eugenio Siragusa, sul finire degli anni ’80 Giorgio inizia a vivere
una esperienza che lo porterà a Fatima nel 1989 a “ricevere” le
stigmate ed a sconvolgere la propria esistenza oltreché quella dello
stesso Eugenio. “Il grande segno”, quello delle stigmate,
inatteso, inaspettato, era arrivato, dirà Eugenio. Erano gli anni
quelli in cui l’aspetto fenomenico legato, più o meno, ai
“contatti”, si era esaurito per lasciare il posto ad una “amara
consapevolezza” che lo portava spesso ad inveire contro un’umanità
“cieca e sorda” ai richiami del cielo, incapace di frenare la
“folle corsa degenerativa” e che sarebbe presto stata posta al
pesante giudizio di Dio…Fu in quegli anni che Eugenio avvertì
l’esigenza di passare il testimone della sua “opera” a colui
che con perentoria coscienza spirituale additò come “il calice
vivente della comunione Cristica”, un’immagine molto forte per
rimarcare chiaramente la continuità logica e fisiologica della sua
missione nella figura del “figlio spirituale” Giorgio: in diversi
scritti ed in vari, documentati, ed affollati incontri pubblici,
primi anni ’90, ribadì la sua ferma convinzione del passaggio
delle consegne. E’ pur vero, le cronache lo hanno consegnato alla
storia e non saremmo onesti ad ometterlo, che alcuni anni dopo
Eugenio, con altrettanta determinazione prese le distanze
ufficialmente da Giorgio: un’amara ed improvvisa separazione che si
consumò per motivi che a tutt’ oggi non appaiono ben spiegati e
che, mi si permetta, non sono per niente quelli sciorinati in qualche
pagina di internet o in qualche pessimo video della “rete”, ma
verosimilmente, come pretendono di conoscere i “bene informati”,
attinenti i comportamenti della sfera privata di terzi… Ad ogni
modo quello di cui siamo certi è che Giorgio non ha mai, anche nei
momenti di crisi più acuta, tradito il rispetto e l’amore verso il
“suo padre spirituale” e tanto meno oggi la memoria: anzi né ha
sempre esaltato l’aspetto messianico e lo spessore di “grande
messaggero”; il suo operato e le sue attività, anche di notevole
impegno sociale, rispondono chiaramente al “sacrificio” ed alla
“donazione” sempre sollecitati nelle esortazioni di Eugenio in
armonia con la chiosa che spiega che “il vangelo non è un invito
alla rassegnazione, bensì all’ azione”; la divulgazione sui
pressanti ed attuali segni di carattere ufologico e non, collegati
anche con l’annuncio dell’imminente ritorno del Cristo per il
varo di una nuova era per l’umanità, la denuncia contro i poteri
nefasti che imbrigliano ed imbrogliano le coscienze degli uomini e la
salvezza dai molteplici mali dell’indigenza di tanti bambini, anche
se pur “goccia nell’ oceano”, con attività umanitarie
costituiscono il proseguo ideale e concreto al “periodo di
ammaestramento” della missione che ha svolto Eugenio Siragusa. Di
Eugenio si è detto di tutto: ignorante, pazzo, illuminato, mitomane,
Dio, demonio, truffatore, maestro, mago, la “potenza”, paranoico,
il “Padre”, ecc… Detrattori e “cortigiani” non lesinarono
di certo i loro epiteti e le loro adulazioni. Probabilmente anche
questo il normale prezzo della notorietà sebbene la sua, di
notorietà, fu certamente “anomala” e scomoda per molti versi.
Egli, seppur in simbiosi con una esperienza fuori dall’ ordinario,
fu e visse da uomo, coabitando con l’umana natura, cosa che per
alcuni sarà difficile…metabolizzare, che esprimeva pregi e
difetti, capace di grandi slanci e di grandi contraddizioni… Egli
non era né perfetto né infallibile. Ma di lui Qualcuno si è
servito, in una maniera che ritengo la scienza del prossimo domani ci
dirà più chiaramente, per risvegliare gli spiriti che dormivano il
sonno della materia. E’ non è poco. Se di prove testimoniali sulle
sue esperienze, come per il caso di altri illustri “colleghi”
tipo George Adamsky o Billi Mejer, egli non ci ha lasciato quasi
niente, rimane però la “prova” più grande, quella che…vive:
migliaia e migliaia di anime, in tutto il mondo, che dietro i suoi
input sono “rinate” ai valori della vera vita iniziando a
lavorare e portare “buoni frutti” così come il Padrone della
vigna desidera. Grazie Eugenio: alla tua memoria infinitamente grati!
Jesus Sun
Filippo:
Si
ripropongono nuovamente argomenti che già a suo tempo hanno avuto
risposte e dimostrazioni ampiamente documentate, sul comportamento
più che legittimo da parte di Eugenio e mio, di separarsi dalla
metodologia di Giorgio Bongiovanni.
Condivido
in questa esposizione, l' intenzione dei contenuti di riconoscimento,
anche se non mi trovo con il linguaggio, propriamente detto, su come
si opina dell' Opera e la personalità di Eugenio. Per me e come oggi
lo ricordiamo, dandone testimonianza, Eugenio è molto di più, e si
spinge enormemente oltre ogni aspettativa di qualunque altro
programmato e iniziato della storia dell'umanità, a livello
Fisico-Psichico-Spirituale. Inoltre Eugenio per correttezza di
terminologia tecnica,non è "contattista", cioè colui che
pretende di chiamare le Potenze Celesti quando lui vuole, ma è un
CONTATTATO, l'esatto contrario, sono le Potenze Celesti a chiamarlo,
quando LORO vogliono, e LUI, in questo caso Eugenio, come altri
pochissimi, a rendersi disponibile ai LORO Voleri...Colgo
l'occasione, che tra questi Eugenio non ha annoverato, come si
pretende di fare, Billy Mayer.
Chiarito
questo punto, procediamo per ordine: quello che leggerete in seguito,
è quanto ho risposto ad altri interlocutori che mi hanno
specificatamente richiesto, e che io ben volentieri ripropongo.
La
mia è stata sempre ed è LA TESTIMONIANZA ALL' OPERA E A TUTTO
QUELLO CHE HA RUOTATO ATTORNO AD EUGENIO SIRAGUSA..Lo era inizialmente anche per Giorgio...Sono stato testimone, anche di
questo, diretto, e indiretto, di tutti i processi che si sono
verificati, e sviluppati anche subito dopo, quindi parlo per
cognizione di fatto.
Giorgio
ha focalizzato, (ma anche sotto questo punto di vista, inizialmente
non era così),TUTTO sul suo segno: LE STIMMATE. E lo ha fatto
riconducendolo con altre attività non connesse, a quelli dei valori
iniziali, per cui era stato chiamato a servire un'opera, che passasse
attraverso il Padre Spirituale Eugenio Siragusa, come gli era stato
affidato, dagli stessi ESSERI CHE GIORGIO DICE DI ESSERE IN CONTATTO,
almeno quelli che erano iniziali, che gli avrebbero indicato in
sintonia con l'opera di Eugenio, il cammino da percorrere.
Non
condivido il fatto dei giudizi sbagliati di Eugenio su Giorgio,
partendo dalla base riconducendoli ai video o a quello che si trova
in rete. Credo a tutt'altro,e che sia l'esatto contrario. Grazie a
questi video, e a chi per primi, mi riferisco per lealtà e
correttezza, ai giovani responsabili del sito dedicato ad Eugenio,
qui su F.B. e che riporta al sito in rete, li hanno reso noti, siamo
risaliti ai fatti realmente accaduti, e che a distanza di anni, si
sono rivelati chiave per conoscere come sono andate realmente le
cose.
Non è mai esistita la possibilità, Eugenio sarebbe caduto
in totale contraddizione di poter affermare possibili successori.
LE POTENZE CELESTI NON HANNO MAI DESIGNATO NESSUN SUCCESSORE e
Giorgio come altrettanto io, nella nostra piena consapevolezza, lo
sapevamo benissimo, che Eugenio non soffrisse l'esigenza di PASSARE
L'OPERA, ma semmai attraverso “IL SEGNO” scattasse la
tranquillità , la definitiva serenità, per Eugenio, di potersi
occupare definitivamente di quello che EGLI stesso Annunciò, e che
presto tutti potranno vedere cosa doveva definitivamente fare per LA
GLORIA DEL PADRE ONNIPOTENTE.
Noi dal canto nostro, di Giorgio e mia,
in definitiva e in perfetta sintonia con i valori ricevuti, si doveva
continuare a proseguire con impegno e abnegazione LA DIFFUSIONE DELLA
OPERA PERVENUTA ATTRAVERSO EUGENIO. Il resto è storia, si conosce il nuovo cammino intrapreso da Giorgio ormai da tempo, e il mio che sempre si è attestato alla metodologia di sempre, a quella iniziale, accanto ad Eugenio.
Eugenio
non ha mai formulato giudizi su nessuno, ma semmai ha fatto delle
profonde considerazioni senza condizionamenti e senza debolezze.
Eugenio non ha mai inveito contro l'umanità, semmai a chiamato con
nome e cognome, con toni aspri le CATASTROFI DA LUI STESSO
ANNUNCIATE, e poi rivelatesi per colpa dell'uomo nelle sue previsioni, per scuotere gli animi e indirizzarli ad un serio e
consapevole ravvedimento.
Per
quanto riguarda altre metodologie è'
valido il concetto della scelta o meno, di far circolare delle
iniziative positive attraverso i soldi, e per fin di bene, cioè
investirli o utilizzarli per opere positive,ma quando tutto questo
passi per le proprie cose create e non con quelle degli altri,
sopratutto se provengono da una Volontà Superiore.
Eugenio
avevo chiesto di non utilizzare più, i suoi simboli identificativi,
della sue opera, con queste nuove iniziative di Giorgio, appunto per
non essere strumentalizzato da scelte non sue. Ma Giorgio si è fatto
sfuggire, come era stato richiamato benignamente da me, che si
trattava del suo Padre Spirituale, di un'opera concisa e ben
concreta, invece, ha continuato a disattendere questa legittima
richiesta, di chi lo aveva e cresciuto con certi principi..."LA
VERITA' NON SI VENDE E NON SI COMPRA"...Quindi non
considerazioni sbagliate su Giorgio, da parte di Eugenio, ma più che
legittime, sopratutto quando Giorgio sapeva ed aveva promesso che
addirittura non averebbe mai più nominato Eugenio come suo Padre
Spirituale e coinvolto in simile iniziative.
Sarebbe
stato più comprensibile e coerente, dire le proprie intenzioni, e
assumersi senza fare più riferimento ad Eugenio e proseguire con le
proprie responsabilità, il nuovo cammino spirituale
intrapreso.
Niente
da dire dell'opera di Giorgio a livello umano, ma che si distacca da
quella iniziale, per cui era stato scelto e cresciuto, è un dato di
fatto. Questo è quello che Eugenio ed io abbiamo contestato e
costatato...ognuno con le proprie responsabilità.
Giorgio
“ostinatamente” fa di testa propria, ed ammette di aver recepito,
(come afferma nei video che circolano,e non certo scarsi nei
contenuti e nelle affermazioni, forse come ripresa tecnica, ma questo
poco importa, ritorno a dire, confrontandoli con i contenuti), gli
insegnamenti ricevuti da Eugenio, realizzandoli nel suo nuovo modo di vedere,rendendosi indipendente, ma ammettendo di aver sbagliato, sfida lo stesso di non aver compromesso
l'opera iniziale, per via ancora della permanenza in fronte della
croce che gli conferiva questa legittimità. Però non si è reso conto, di aver attirato su di se
un pronostico, che non si sarebbe dovuto compiere. NON AVENDOLA PIU',
DA LI A POCO TEMPO, cade la legittimità che possedeva inizialmente. Forse perché NON SENTE PIU' NEL SUO CUORE
EUGENIO COME DEVE SENTIRLO..!?
Giorgio
è cresciuto ed è stato scelto per quello che doveva fare prima e
non dopo. La prova è Eugenio Siragusa, Già SCELTO DA LORO e anche
selezionato come Suo Padre Spirituale e con la metodologia dal CIELO
ALLA TERRA.
Infatti
Giorgio non era stato chiamato dalla Vergine Maria e Gesù, per
formare nessuna organizzazione, né di affiancare altre attività
sociali alla MISSIONE INIZIALE, seppur importanti in determinati
contesti che fanno parte della nostra società. Giorgio ha stravolto
tutto, e preteso subito, dopo questi RADICALI CAMBIAMENTI, che
Eugenio e coloro che seguivano, me compreso, con un messaggio ben
preciso, con un volere ben preciso, di adeguarsi a tutto questo nuovo
risvolto che aveva creato. Ma come ho appena affermato,Giorgio ha
seguito a modo suo gli insegnamenti donatogli da Eugenio, con un
volere ben preciso non più come era inizialmente, proveniente DAL
CIELO ALLA TERRA, attraverso Eugenio
Non
è il desiderio di qualcuno, o di qualche altro, o il suo o il mio, a
cui dobbiamo ubbidire. Ma per quello di cui siamo stati chiamati e
scelti, facendo la Volontà de Padre Glorioso. NON LA NOSTRA...
E
comunque se si cambia, avere il rispetto di essere comprensivi e di
rispettare la volontà operativa, quella iniziale e verso da chi
proviene,non imponendo le sue nuove scelte, verso chi lo ha reso
inizialmente strumento di determinati programmi Divini e con una
propria metodologia operativa.
...In
questo caso verso EUGENIO SIRAGUSA.
Non
dimentichiamo, lo afferma anche qui Giorgio, che riceve le stimmate a
Fatima attraverso una richiesta ben precisa.
Peraltro
detto dallo stesso Giorgio, mio fratello, e che riporto la sua ormai
celebre frase conosciuta in tutto il mondo:
"...Madre...
perdonami, desidero se Tu vuoi,che questo segno avvenga attraverso di
me, che io possa soffrire se posso alleviare un po' la sofferenza di
nostro Papa' EUGENIO"...Lei mi ha detto.."Sì lo
farò"...
Stralci
del dialogo tra la Madonna e Giorgio Bongiovanni,mio fratello,
avvenuto a Fatima il 2 settembre 1989 quando ricevette le stimmate
per la prima volta alle mani...
Giorgio
continua:”...SENTO CHE DOBBIAMO STARE BENE ATTENTI E SOPRATTUTTO
DISCERNERE BENE I SEGNI DEI TEMPI CHE CI DIRANNO CHE CAMMINO DOBBIAMO
FARE, NON SO SE LEI APPARIRA’ NUOVAMENTE, IO SPERO CHE RITORNI E MI
DICA SEMPRE QUELLO CHE DEVO FARE…MI DARA’ L’ULTIMA DIRETTIVA
PER FARE QUELLO CHE DOBBIAMO FARE O NON DOBBIAMO FARE.. DOPO ABBIAMO
A TE, CHE PER ME SEI IL MASSIMO. QUALUNQUE DECISIONE CHE TU PUOI
PRENDERE, SEMPRE ANTEPONENDOSI ANCHE ALLA SUA VOLONTA’(si riferisce
alla Madonna)PERCHE’ COME CI SEI TU CHE PERSONIFICHI, TANTO L’AMORE
DELLA MADONNA PUOI ANTEPORRE LA GIUSTIZIA… SI ANTEPONE LA VOLONTA’
DEL PADRE…PERO’ SE DECIDE DOMANI IL PADRE, PUO’ METTERE DA
PARTE LA VOLONTA’ DELLA MADONNA DI GESU’ DI TUTTI E PER TANTO
COME TU LO PERSONIFICHI, QUALSIASI COSA TU ORDINI SPIRITUALMENTE E SI
CAPISCE CHE FACCIAMO O CHE TU CAPISCI CHE SI DEVE FARE NOI LO
FAREMO”…
Quindi
Eugenio è tutto in questo programma, lo ha programmato questo
incontro, fin dall'inizio, dalla data, ai fiori, cosa bisogna dire
alla Madonna, la Sua presenza in cielo con il segno dell’ iniziale
del SUO nome
la … “E”…infine è la CAUSA che fa ricevere le STIMMATE a
Giorgio.
MA
CHI E’ QUINDI QUESTO EUGENIO SIRAGUSA...!!?? LO STESSO GIORGIO LO
HA APPENA per primo TESTIMONIATO….!!!
E
se Eugenio ,come da mandato Celeste, avesse messo in dubbio anche per
un test di DISCERNIMENTO la natura e il contenuto delle visioni cosa
sarebbe accaduto...!!??
E
aggiungo: non ha più neanche creduto a quanto Gesù, gli aveva
raccomandato nel divulgare per
I SEGNATI, PER I CHIAMATI, GLI
INIZIATI ,l'importanza che riveste la personalità spirituale di
Eugenio Siragusa, che ovviamente non è Dio, ma per Gesù che
comunica con Giorgio, in quel momento, lo indica ad Eugenio,Lo
Spirito Giovanneo, come la chiave di salvezza attraverso questo
programma e per tutti coloro che si avvicinano a queste rivelazioni
realizzando i contenuti.
DAL
CIELO ALLA TERRA RISERVATO PERSONALE PER INIZIATI, SEGNATI E
CHIAMATI.
SAPPIATE
CHE PER EVOLVERSI E REALIZZARSI IL PROGRAMMA CHE VI E’ STATO
AFFIDATO DALL' INTELLIGENZA ONNICREANTE DIVINA DEVE, NECESSARIAMENTE
E INDISPENSABILMENTE, INCONTRARSI CON LA GRAZIA E LA GUIDA DELLO
SPIRITO SOLARE GIOVANNEO CHE DIMORA IN EUGENIO SIRAGUSA.
EGLI,
AVENDO EREDITATO IL DESTINO SPIRITUALE ED UMANO DEGLI ESSERI DI
QUESTO PIANETA, HA LA PREROGATIVA , PER CELESTE VOLONTA’ DEL PADRE
SOLE, DI VAGLIARE , DETERMINARE ED AVALLARE OGNI OPERA SPIRITUALE
INIZIATICA CHE SI SVOLGE NELLA MISSIONE SARAS CHE IO, GESU’, PER
VOLERE DI CRISTO STO COMPIENDO, E PORTERO’ A COMPIMENTO, IN QUESTO
PIANETA.
SAPPIATE,
INIZIATI , SEGNATI E CHIAMATI CHE ,SE NON RICONOSCETE IL PROGRAMMA
SOLARE CHE HA COME VERTICE PIRAMIDALE L’OPERA DEL MUTANTE CHE
COMPENETRA EUGENIO SIRAGUSA, LA VOSTRA PROGRAMMAZIONE NON E’ VOLUTA
DAI FIGLI DELLA LUCE D’ORO DI ELDORADO, NE’ DAL PADRE SOLE CHE
PROGRAMMA L’OPERA DI GIOVANNI, COME INTERPRETE DELLA SUA VOLONTA’,
E L’OPERA MIA ,GESU’,COME INTERPRETE DELLA VOLONTA’ DI SUO
FIGLIO KRISTO.
ATTENTI,
DUNQUE, INIZIATI ,SEGNATI E CHIAMATI: CHI NON RICONOSCE L’OPERA
SOLARE DI EUGENIO SIRAGUSA NON HA RICONOSCIUTO LA LUCE E LA VOLONTA’
DEL PADRE SOLE.
DAL
CIELO ALLA TERRA
IO,
IL MAESTRO GESU’
TRAMITE
GIORGIO
BONGIOVANNI
Porto
S.Elpidio , 10 Gennaio 1991
Ore
12,30
Dio
si serve degli uomini, che nell'arco di tutti i secoli, sono stati i
suoi profeti , i suoi santi, i suoi angeli. Disobbedendo o cambiando
ai propri voleri, un suo disegno, si manca ai suoi
desiderati.
Eugenio,
per il segno che Giorgio ha ricevuto, per la prova tangibile che ha
avuto all'interno del Suo operato e movimento messianico, è un
interprete dei suoi desiderati. Quindi ha mancato senza ovviamente
giudizio, disattendendo, un volere ben preciso. Andando oltre il
rispetto umano. Continuando ad utilizzare, quello che era dell'
altro...facendo di testa sua...!! Questo non può essere accettato da
nessun principio o idea che si professa. Anche se il resto è chiaro,
rimane il fatto che non può essere accettabile per quanto rigurda la
riconducibilità ad Eugenio.
Giorgio
stesso, in una una sua lettera pubblica, come io a suo tempo ho
pubblicato ha detto:..
IO
HO SBAGLIATO CON IL MIO PADRE SPIRITUALE UN GIORNO SAPRETE
PERCHE'...
Stiamo
aspettando, come io stesso l'ho invitato a fare, che lo spieghi,
anche se ormai c'è poco da aggiungere, alle chiare evidenze che da
tempo sono state da me dimostrate, e da lui non replicate.
L'opera
di Eugenio, SCHIACCIA INESORABILMENTE, IN OGNI SUA MANIFESTAZIONE,
OGNI TENTATIVO, CHE NON SIA RICONDUCIBILE AI FATTI ESPOSTI. Il
problema è un'altro, e molto più profondo.Accettarlo e avere il
coraggio di farsene una ragione dinnanzi all'evidenza dei
fatti.
Filippo Bongiovanni
La
vera Storia
Monito a Giorgio Bongiovanni
https://www.youtube.com/watch?v=D4_ge3Zcdww
EUGENIO
INCONTRA GIORGIO
5
parte "Venuta in Sicilia"dal minuto 38 alla fine.
8
parte "Volontà di Eugenio" dal minuto 59:17 al minuto
60:35
Eugenio
chi è Giorgio
"Sviluppo
del programma, e mio arrivo in Sicilia"
La
pagina di F.B. dedicata ad Eugenio.
I SEGNATI, PER I CHIAMATI, GLI INIZIATI ,l'importanza che riveste la personalità spirituale di Eugenio Siragusa, che ovviamente non è Dio, ma per Gesù che comunica con Giorgio, in quel momento, lo indica ad Eugenio,Lo Spirito Giovanneo, come la chiave di salvezza attraverso questo programma e per tutti coloro che si avvicinano a queste rivelazioni realizzando i contenuti.
No hay comentarios:
Publicar un comentario