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viernes, 5 de octubre de 2012

“VISIONE DELLA SALA DELLE NOZZE DELL'AGNELLO”


Un caro amico fraterno, uno dei tanti giovani che si interrogano che chiedono...

Giuseppe:  
Filippo ho bisogno di qualcosa che mi dia una scossa che mi faccia capire qual'è il mio ruolo su questo pianeta, la routine mi distrugge.Il problema e che sento solo un vuoto interiore. Un vuoto che se non lo colmo non so cosa mi possa fare cosa posso fare? Ma più mi guardo e più mi dico, ma io cosa faccio, sono almeno buono? Nella routine di tutti i giorni si finisce per commettere gli stessi errori e fare le stesse cose.

Filippo:
Ascolta Giuseppe...Te lo riassumo, in una sola frase...IL VUOTO INTERIORE LO COLMI, QUANDO AVRAI IL CORAGGIO DI RINNEGARE TE STESSO E DI AVVIARTI CON IL PESO DELLA TUA CROCE A SEGUIRE GLI INSEGNAMENTI CRISTICI...Devi renderti dopo questo processo, con responsabilità, senza "SE" e senza "MA"disponibile a ricevere L'UOMO, essere quello che vuoi essere...costi quel costi...nessuno si sostituirà a te...nessuno ti dirà di più di quello che già non sai...Non cercare altrove quello che già ti è passato fra le mani...devi solo avere il coraggio di prenderti le responsabilità...Allora e solo allora si inizia a riempire il tuo vuoto...Altrimenti quando tornerai a svegliarti ti accorgi che questa vita ti è passata senza fare nulla per accumulare tesori per il cielo, per te, quelli che potresti portarti con te, quelli che contano insomma...alla fine potrebbe essere troppo tardi...



Giuseppe:
Hai ragione Filippo infatti mi sento come se sono morto durante il mio risveglio ma mai nato perché?

Filippo:
Questa tua preoccupazione è nell'animo di molti. Lo sei, non ti vuoi rendere conto, che devi essere con il tuo io protagonista, alla rinascita, verso nuovi lidi. Il risveglio è traumatico, ma non deve essere ignorato...essere consapevole, come lo fu Eugenio, lui in grande, noi in piccolo che non si è più quelli che siamo stati prima...deve succedere a noi la stessa cosa...Come agli apostoli quando incontrarono il Maestro nella LORO vita...gli cambiò tutto...e così...devi farti toccare dal FUOCO DEL RISVEGLIO...ed avviene in forma diretta ed indiretta, cambia a secondo del programma la forma, MA NON LA SOSTANZA...


 Giuseppe:
ok Filippo a presto e spero di vincere questa mia battaglia



Filippo:
Certamente...SIAMO IN GUERRA, ed essa è fatta di tante battaglie, per essere vinta, in guerra dobbiamo sempre vincere...Certo magari qualcuna la possiamo perdere, ma dove non possiamo, è quella contro noi stessi..Il peggiore nemico dell'uomo è se stesso.Se riesce ha vincere se stesso, HAI VINTO IL MONDO, come Cristo-Gesù ed Eugenio ci hanno insegnato...
 


ANCHE GESU' UN ALLARMISTA?

Anche Cristo-Gesù un allarmista e un pessimista catastrofico?
Anche Cristo-Gesù, come i profeti, un annunciatore di cattivi e funesti presagi, di apocalittico futuro?
Il Maestro dell'Amore non risparmiò la sua fatica per tentare di svegliare l'umanità di questo pianeta e renderla più saggia e responsabile.
Non volle tacerci dei pericoli a cui saremmo andati incontro nell'eventualità di un rifiuto alla redenzione ed alla salvezza.
Non occorre essere profeti per capire che i presupposti della nostra infelicità e della nostra vita invivibile sono nati da questo rifiuto e dalla ottusa ignoranza di questa società dedita a produrre solo ingiustizia, disamore, egoismo e quant'altro è contrario al Messaggio Evangelico.
L'Apocalisse in atto è il giusto risultato promosso dalla irresponsabile vocazione dell'uomo terrestre a far valere l'arbitrio di essere contro Dio e i Suoi desiderati.
Anche noi che da anni denunciamo il degrado dell'uomo e la sua discesa nel baratro dell'autodistruzione, non ci sentiamo profeti o allarmisti. Quello che abbiamo affermato, e che ribadiamo, nasce della consapevolezza suscitata dal discorso di Colui che amiamo sopra ogni cosa.
Egli disse :
Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto del cielo e della terra, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? (S. Luca 12-54).
Disse ancora :
Ma prima è necessario che Egli soffra molto e che sia ripudiato da questa generazione. Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'Uomo : mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.
Come avvenne anche al tempo di Lot : mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano e costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti.
Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'Uomo si rivelerà.
(S. Luca 17-25).
Ciò che rimane verità non è il nostro discorso., ma la profezia del Figlio di Dio dimenticato e violentato dall'umana ignoranza e dalla odiosa ostinazione dell'uomo ad andare contro i suoi dettami e il suo amore.
Il tempo è questo!
I segni in cielo e in terra invitano a crederlo.
f.b.


                                                                 Logos Solare Cristico


                                     Un ignoto ha visto ed udito L 'AGNELLO DI DIO :

Il Signore mi parlò per mezzo del Suo Spirito : “Ho un messaggio da trasmetterti, prendi carta e penna. Scrivi esattamente quello che ti dirò e quello che vedrai. Fai attenzione ed esamina ogni frase affinché non vi s'infiltri nulla che venga da te. Mille anni sono come un giorno davanti a me. Tuttavia i giorni sono da me contati e la fine di ogni cosa è prossima. Ecco, io vengo molto, molto presto, per compiere quello che la mia Chiesa credente attende. Ti confido un grande segreto : “La tavola delle nozze è apparecchiata”.

Vidi Un Essere che brillava come un ferro scaldato a bianco, più chiaro del Sole, e una sala più grande della Terra era illuminata dal Suo splendore. A fianco della sala vidi il globo terrestre.
L'Essere vestito di bianco mi mostrò la sala e disse : “E' la sala delle nozze dell'Agnello”.
Vidi delle lunghe tavole bianche guarnite di bordure. Il bianco era costellato di pietre preziose scintillanti, di perle e diamanti. Sulla tovaglia sfavillante e guarnita di pietre preziose e di perle, c'era ad ogni posto un nome ricamato in oro, ma io non potevo leggere questi nomi. Una voce mi disse : “Non sei abbastanza santificato perché i tuoi occhi possano leggere questi nomi in lingua “ Celeste”.
Vidi degli Angeli grandi e piccoli indaffarati fra le tavole. La loro occupazione era particolare. Alcuni erano raggianti di gioia e lavoravano cantando, altri erano molto tristi. Io però non potevo comprendere il canto degli Angeli e ne ero rattristato. Allora una voce mi disse :
Le tue orecchie non sono abbastanza santificate per poter sopportare il canto del Cielo. Gli Angeli che sono felici stanno ricamando dei nomi sulle tovaglie”. Infatti, gli Angeli erano molto abili e manovravano l'ago in modo da eseguire un ricamo fine e delicato.
Vidi gli Angeli tristi eseguire un lavoro che non comprendevano e che consisteva nel togliere i fili già ricamati e nel disfare alcuni nomi. Facendo questo erano molto rattristati e le loro lacrime colavano rosse come sangue sulle loro guance.
Anch'io fui preso da una grande tristezza e chiesi : “Perché questo?” La voce del Signore mi rispose: “Ho sperato per molto tempo che raggiungessero la maturità necessaria per entrare nella Sala delle Nozze, ma non hanno prestato attenzione alle mie esortazioni. Qui, per esempio, sono stati scuciti due nomi, uno vicino all'altro”. (Qui seguì l'enumerazione di alcuni nomi per informazione personale).
Io gridai : “Signore, fai grazia!”
Il Signore continuò : “Per molti anni ho offerto loro tutte le mie misericordie ma non le hanno accettate. Può entrare nella sala delle nozze solo colui che vive sulla Terra in pace col fratello e che obbedisce alla Mia Volontà”.
Non c'è più perdono per loro ? “ domandai.
Sì, se c'è il pentimento totale davanti a Dio e davanti agli uomini, ma il tempo stringe”.
Vidi ancora altri posti dove mancavano due nomi, uno vicino all'altro, la voce del Signore mi disse : “Sono tutti casi simili”.
Pieno di sofferenza domandai ancora : “Se non si pentono, saranno perduti ?” No, perché sono stati miei strumenti e hanno accettato molte sofferenze ma non saranno presenti al mio banchetto di nozze. Ci parteciperanno soltanto i peccatori santificati, altrimenti, come potrebbe manifestarsi la Mia Giustizia?”
Ecco, io do d ogni anima ancora tre occasioni di Grazia per abbandonare la strada sbagliata, cattiva e ipocrita. Non resta che poco tempo ancora poiché ho inteso il grido dei miei figli e voglio mettere fine alla loro afflizione terrestre. Verrò prestissimo, il mio tempo di benevolenza scade fra pochi minuti. Dì a tutti i Figli di Dio che siano santificati e ripieni di Spirito Santo. Solo Colui che sarà completamente santificato parteciperà al Mio banchetto di nozze”. Poi mi disse : “Guarda!”
E vidi una corona splendente su ogni sedia.
Pensi tu che la Mia Gloria possa riposare su un Essere non Santificato? Che nessuno si stimi abbastanza santo per vedere la Mia Gloria! Santificati, dunque, e purificati in tutto il tuo essere impuro. Devi essere Santo fino nel pensiero, così sarai una benedizione per gli altri. Non passare sotto silenzio la Verità davanti a qualche essere umano. Ascolta tuttavia quanto ogni giorno ti dirò. Non chiudere l'accesso a questo messaggio a coloro che credono poiché, ecco, io vengo presto!”

Il protagonista fu un giovane straniero che andò a trovare e rese Eugenio anche partecipe  di questa sua esperienza, e che Lui personalmente volle renderla pubblica nel Giugno-Luglio 1988.







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