Un caro amico fraterno, uno dei tanti giovani che si interrogano che chiedono...
Giuseppe:
Filippo ho bisogno di qualcosa che mi dia una scossa che mi faccia
capire qual'è il mio ruolo su questo pianeta, la
routine mi distrugge.Il
problema e che sento solo un vuoto interiore. Un
vuoto che se non lo colmo non so cosa mi possa fare cosa
posso fare? Ma
più mi guardo e più mi dico, ma io cosa faccio, sono
almeno buono? Nella
routine di tutti i giorni si finisce per commettere gli stessi errori
e fare le stesse cose.
Filippo:
Filippo:
Ascolta
Giuseppe...Te lo riassumo, in una sola frase...IL VUOTO INTERIORE LO
COLMI, QUANDO AVRAI IL CORAGGIO DI RINNEGARE TE STESSO E DI AVVIARTI
CON IL PESO DELLA TUA CROCE A SEGUIRE GLI INSEGNAMENTI
CRISTICI...Devi renderti dopo questo processo, con responsabilità,
senza "SE" e senza "MA"disponibile a ricevere
L'UOMO, essere quello che vuoi essere...costi quel costi...nessuno
si sostituirà a te...nessuno ti dirà di più di quello che già non
sai...Non cercare altrove quello che già ti è passato fra le
mani...devi solo avere il coraggio di prenderti le
responsabilità...Allora e solo allora si inizia a riempire il tuo
vuoto...Altrimenti quando tornerai a svegliarti ti accorgi che questa
vita ti è passata senza fare nulla per accumulare tesori per il
cielo, per te, quelli che potresti portarti con te, quelli che
contano insomma...alla fine potrebbe essere troppo tardi...
Hai
ragione Filippo infatti mi sento come se sono morto durante il mio
risveglio ma mai nato perché?
Filippo:
Questa
tua preoccupazione è nell'animo di molti. Lo
sei, non ti vuoi rendere conto, che devi essere con il tuo io
protagonista, alla rinascita, verso nuovi lidi. Il risveglio è traumatico, ma non deve essere ignorato...essere consapevole, come lo fu Eugenio, lui in grande, noi in piccolo che
non si è più quelli che siamo stati prima...deve succedere a noi la
stessa cosa...Come agli apostoli quando incontrarono il Maestro nella
LORO vita...gli cambiò tutto...e così...devi
farti toccare dal FUOCO DEL RISVEGLIO...ed avviene in forma diretta
ed indiretta, cambia a secondo del programma la forma, MA NON LA
SOSTANZA...
Giuseppe:
ok Filippo a presto e spero di vincere questa mia battaglia
Filippo:
Certamente...SIAMO
IN GUERRA, ed essa è fatta di tante battaglie, per essere vinta, in
guerra dobbiamo sempre vincere...Certo magari qualcuna la possiamo
perdere, ma dove non possiamo, è quella contro noi stessi..Il
peggiore nemico dell'uomo è se stesso.Se riesce ha vincere se stesso, HAI VINTO IL MONDO, come Cristo-Gesù ed Eugenio ci hanno
insegnato...
ANCHE GESU' UN ALLARMISTA?
Anche Cristo-Gesù un allarmista e un pessimista catastrofico?
Anche Cristo-Gesù, come i profeti, un annunciatore di cattivi e funesti presagi, di apocalittico futuro?
Il Maestro dell'Amore non risparmiò la sua fatica per tentare di svegliare l'umanità di questo pianeta e renderla più saggia e responsabile.
Non volle tacerci dei pericoli a cui saremmo andati incontro nell'eventualità di un rifiuto alla redenzione ed alla salvezza.
Non occorre essere profeti per capire che i presupposti della nostra infelicità e della nostra vita invivibile sono nati da questo rifiuto e dalla ottusa ignoranza di questa società dedita a produrre solo ingiustizia, disamore, egoismo e quant'altro è contrario al Messaggio Evangelico.
L'Apocalisse in atto è il giusto risultato promosso dalla irresponsabile vocazione dell'uomo terrestre a far valere l'arbitrio di essere contro Dio e i Suoi desiderati.
Anche noi che da anni denunciamo il degrado dell'uomo e la sua discesa nel baratro dell'autodistruzione, non ci sentiamo profeti o allarmisti. Quello che abbiamo affermato, e che ribadiamo, nasce della consapevolezza suscitata dal discorso di Colui che amiamo sopra ogni cosa.
Egli disse :
“Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto del cielo e della terra, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? (S. Luca 12-54).
Disse ancora :
“Ma prima è necessario che Egli soffra molto e che sia ripudiato da questa generazione. Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'Uomo : mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.
Come avvenne anche al tempo di Lot : mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano e costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti.
Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'Uomo si rivelerà.
(S. Luca 17-25).
Ciò che rimane verità non è il nostro discorso., ma la profezia del Figlio di Dio dimenticato e violentato dall'umana ignoranza e dalla odiosa ostinazione dell'uomo ad andare contro i suoi dettami e il suo amore.
Il tempo è questo!
I segni in cielo e in terra invitano a crederlo.
f.b.
Logos Solare Cristico
Un ignoto ha visto ed
udito L 'AGNELLO DI DIO :
Il Signore mi parlò per
mezzo del Suo Spirito : “Ho un messaggio da trasmetterti,
prendi carta e penna. Scrivi esattamente quello che ti dirò e quello
che vedrai. Fai attenzione ed esamina ogni frase affinché non vi
s'infiltri nulla che venga da te. Mille anni sono come un giorno
davanti a me. Tuttavia i giorni sono da me contati e la fine di ogni
cosa è prossima. Ecco, io vengo molto, molto presto, per compiere
quello che la mia Chiesa credente attende. Ti confido un grande
segreto : “La tavola delle nozze è apparecchiata”.
Vidi Un Essere che brillava come un ferro scaldato a bianco, più chiaro
del Sole, e una sala più grande della Terra era illuminata
dal Suo splendore. A fianco della sala vidi il globo terrestre.
L'Essere
vestito di bianco mi mostrò la sala e disse : “E' la sala delle
nozze dell'Agnello”.
Vidi
delle lunghe tavole bianche guarnite di bordure. Il bianco era
costellato di pietre preziose scintillanti, di perle e diamanti.
Sulla tovaglia sfavillante e guarnita di pietre preziose e di perle,
c'era ad ogni posto un nome ricamato in oro, ma io non potevo leggere
questi nomi. Una voce mi disse : “Non sei abbastanza
santificato perché i tuoi occhi
possano leggere questi nomi in lingua “ Celeste”.
Vidi
degli Angeli grandi e piccoli indaffarati fra le tavole. La loro
occupazione era particolare. Alcuni erano raggianti di gioia e
lavoravano cantando, altri erano molto tristi. Io però non potevo
comprendere il canto degli Angeli e ne ero rattristato. Allora una
voce mi disse :
“Le tue orecchie non
sono abbastanza santificate per poter sopportare il canto del Cielo.
Gli Angeli che sono felici stanno ricamando dei nomi sulle tovaglie”.
Infatti, gli Angeli erano molto abili e manovravano l'ago in modo da
eseguire un ricamo fine e delicato.
Vidi
gli Angeli tristi eseguire un lavoro che non comprendevano e che
consisteva nel togliere i fili già ricamati e nel disfare alcuni
nomi. Facendo questo erano molto rattristati e le loro lacrime
colavano rosse come sangue sulle loro guance.
Anch'io
fui preso da una grande tristezza e chiesi : “Perché questo?” La voce del Signore
mi rispose: “Ho sperato per molto tempo che
raggiungessero la maturità necessaria per entrare nella Sala delle
Nozze, ma non hanno prestato attenzione alle mie esortazioni. Qui,
per esempio, sono stati scuciti due nomi, uno vicino all'altro”.
(Qui seguì l'enumerazione di alcuni nomi per informazione
personale).
Io
gridai : “Signore, fai grazia!”
Il
Signore continuò : “Per molti anni ho offerto loro tutte
le mie misericordie ma non le hanno accettate. Può entrare nella
sala delle nozze solo colui che vive sulla Terra in pace col fratello
e che obbedisce alla Mia Volontà”.
“Non
c'è più perdono per loro ? “ domandai.
“Sì, se c'è il
pentimento totale davanti a Dio e davanti agli uomini, ma il tempo
stringe”.
Vidi
ancora altri posti dove mancavano due nomi, uno vicino all'altro, la
voce del Signore mi disse : “Sono tutti casi simili”.
Pieno
di sofferenza domandai ancora : “Se non si pentono, saranno
perduti ?” No, perché sono stati miei strumenti e hanno
accettato molte sofferenze ma non saranno presenti al mio banchetto
di nozze. Ci parteciperanno soltanto i peccatori santificati,
altrimenti, come potrebbe manifestarsi la Mia Giustizia?”
“Ecco,
io do d ogni anima ancora tre occasioni di Grazia per abbandonare la
strada sbagliata, cattiva e ipocrita. Non resta che poco tempo ancora
poiché ho inteso il grido dei miei figli e voglio mettere fine alla
loro afflizione terrestre. Verrò prestissimo, il mio tempo di
benevolenza scade fra pochi minuti. Dì a tutti i Figli di Dio che
siano santificati e ripieni di Spirito Santo. Solo Colui che sarà
completamente santificato parteciperà al Mio banchetto di nozze”.
Poi mi disse : “Guarda!”
E
vidi una corona splendente su ogni sedia.
“Pensi tu che la Mia
Gloria possa riposare su un Essere non Santificato? Che nessuno si
stimi abbastanza santo per vedere la Mia Gloria! Santificati, dunque,
e purificati in tutto il tuo essere impuro. Devi essere Santo fino
nel pensiero, così sarai una benedizione per gli altri. Non passare
sotto silenzio la Verità davanti a qualche essere umano. Ascolta
tuttavia quanto ogni giorno ti dirò. Non chiudere l'accesso a questo
messaggio a coloro che credono poiché, ecco, io vengo presto!”
Il protagonista fu un giovane straniero che andò a trovare e rese Eugenio anche partecipe di questa sua esperienza, e che Lui personalmente volle renderla pubblica nel Giugno-Luglio 1988.
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