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viernes, 8 de marzo de 2013

MONTE MUSINE', PIETRO DURANTE - EUGENIO SIRAGUSA

...Criticare è più facile che dare frumento...
(Angel Franchetto)

In questi tempi, ognuno vive e fa della propria vita quello che meglio crede. Il mondo è pieno di stupidi, imbecilli e di coloro che credono di dare lezioni di qualsiasi tipo. Al contrario, questi emeriti e squalificanti personaggi, si perdono proprio nelle cose più semplici e che poi alla fine sono le più importanti, come: Onore, Coraggio, Forza, Dedizione, Lealtà, Fedeltà, Sicurezza.

Eugenio, che rappresenta, per me, il più grande pensatore e filosofo di questi tempi, una volta mi disse:



"TI INCONTRERAI CON OGNI TIPO DI GENTE, GENTAGLIA E "POVERI DI SPIRITO". QUESTI ULTIMI SONO I PEGGIORI, QUELLI  "SPIRITUALI", PERCHE' PER LE LORO COLPE E CREDENZE, SONO PRIGIONIERI DI SE STESSI, SONO COME I MAIALI CHE SI SOGNANO LE GHIANDE"   
(Eugenio Siragusa)


Alcuni studiosi delle nostre tematiche, hanno trovato dei video interessanti sulle esperienze che si producono sul momte Musinè, in piemonte vicino Torino. Mi hanno chiesto delle delucidazioni.




E poi colgo l'occasione per un ulteriore chiarimento per una falsa informazione divulgata da una vecchia conoscenza, Marco Vuyet e che colloco dentro lo scritto introduttivo. 



Dal blog di Marco Vuyet:
http://www.marcovuyet.com/ALARMA%20FALSI%20PROFETI9.htm


Anche un'altro blog straniero riporta la "FALSITA'" come Marco Vuyet: 
http://www.ceticismoaberto.com/ufologia/1104/siragusa-e-a-biblia-como-fotonovela

Siragusa e a Bíblia como fotonovela

http://ceifan.org/contattismo2.htm
L'estrema contraddizione delle storie inventate
Fare riferimento per il chiarimento che abbiamo fatto solo alla storia di "Durante" per il resto non merita nessuna considerazione, compreso il "pseudo messaggio" da parte di "presunte entità Extraterrestri" (N.D.R.)


...Gli allocchi ed i "fedelissimi" di Siragusa ci cascarono ovviamente come pere. 
Peccato che quella che veniva spacciata come "foto extraterrestre"...

Quello che dichiara Marco Vuyet è FALSO...!! Eugenio Siragusa non ha mai spacciato il quadro di Pietro e Giovanni dipinto da EUGENE BURNAND Moudon (Svizzera) 1850 - 1921 come "foto extraterrestre".   


Quando venne portata a conoscenza questa esperienza, che fu pubblicata nel 1979, si parla di foto ricevuta da parte di Eugenio dall'amico VIANDANTE di un dipinto che ritraggono gli Apostoli Pietro e Giovanni che correvano verso il sepolcro.

Marco Vuyet è un "personaggio" FALSO, come al solito e per l'ennesima volta cacciato all'inferno nel girone dei FALSARI.

Poi infine dovrebbe spiegarci questa cosa: se si tratta di una montatura per creduloni, come mai sono la stessa persona..!? Quella nel quadro che rappresenta Pietro e l'amico di Eugenio IL VIANDANTE, incontrato tra gli anni "60 e "70..!?  


                                          http://solexmalarchivio.jimdo.com/l-annunciatore/?logout=1

La storia, la si trova all'interno di questo libro, tradotto dallo spagnolo all'italiano nell'anno 2012, ma edito per la prima volta in spagna nel 1979.

MONTE MUSINE', PIETRO DURANTE - EUGENIO
-Lei dice di aver saputo di essere vissuto nel tempo di Gesù come l'Apostolo Giovanni, perchè glielo comunicò Adoniesis. Lei sa di altri apostoli che hanno preso corpo sulla Terra e vivono oggi fra gli uomini?
-Rispondo con un messaggio ricevuto dall'astronave Cristal-Bell il 1° Giugno 1967, alle ore dieci del mattino:

Quando vedrete Gerusalemme circondata dai eserciti, sapiate che la sua distruzione è prossima. Meditate su quanto significano queste parole profetiche di colui che fu chiamato Luca e fu unto dalla saggezza di Dio”.
Noi vi diciamo che i dodici apostoli hanno preso nuovo corpo e vivono in mezzo agli uomini con i segnati e i chiamati delle dodici tribù dei figli della fiamma. Voi non li riconoscerete, ma egli sono coscienti e illuminati di divina saggezza...Le ultime trombe stanno per suonare, e il Grande Giorno del divino Giudizio di Dio sta sulle ali dorate dell'aurora di questo tempo”.
Il messaggio fu ricevuto telepaticamente. Lo firmava Ashtar.

-Lei sa dove vivono gli altri apostoli reincarnati? Conosce personalmente qualcuno?
-Sì, conosco personalmente a Filippo, a Giacomo fratello di Giovanni, a San Paolo, incluso Pietro...alcuni di loro vivono attualmente in Italia.
-Potrebbe raccontarci come si effettuò il suo incontro con qualcuno di loro?
-Le voglio raccontare una storia. Un giorno mentre uscivo da casa, vide un anziano che si appoggiava con le spalle in una parete, e mi guardava direttamente. Mi chiamò subito l'attenzione il suo sguardo, la sua presenza. Sentì che il suo sguardo penetrava profondamente nel mio interiore. Lo incontrai in un spiazzo. Nel centro di questo spiazzo, giocavano un gruppo di ragazzini e bambini. Non sapendo come riprendermi di questa profonda impressione, andai ad un supermercato vicino e comprai alcune cose da mangiare. Dopo uscì di nuovo nella piazzetta e mi diressi verso l'anziano e gli disse: “ Lo prenda”. Io ero veramente turbato. L'anziano senza smettere di guardarmi negli occhi, mi rispose : “ Io non ho fame”- segnalò i bambini ed aggiunse :”Loro sì, daglielo a loro”. Allora mi diressi di nuovo dentro il negozio, comperai una cesta piena di cibo per i bambini. Ma quando uscì fuori, nello spiazzo l'anziano non c'era più, era scomparso.
-Com'era l'anziano?
-Per tutta risposta, mi mostra una fotografia.
-Da dove proviene questa foto? Come l'avuta? Dov'è stata scattata?
-Questa è la foto del pellegrino. Fu fatta da chi ha potuto vederlo e conversare con lui. 
In seguito, mi mostrò un ritaglio di giornale, che riportava anche la stessa foto, e questo è il testo:

Il viaggiatore extraterrestre di duecento cinquantasei anni”.
Il Corriere della Sera, Nostro Tempo e altri giornali, hanno dedicato una speciale attenzione all' extraterrestre Absu Ismaily Swandy, di duecento cinquantasei anni, che teoricamente sarebbe sbarcato a Torino. Noi non possediamo altre prove che la fotografia inviata dal Sideral Intercontacts Center. Foto riprodotta da numerosi giornali italiani e stranieri. Assieme a questo fatto, bisogna evidenziare “L'operazione Alcantara”, che ebbe come obbiettivo diffondere un avvistamento UFO sul monte Musine; questo avvistamento della nave di Absu avvicinandosi a Torino, fu filmato da il S.I.C. L'oggetto dell'apparizione di Absu Ismaily pare che fosse quella di dare alcune conferenze concernenti a tematiche speciali ed esoteriche ad alcuni iniziati, che sono stati gli unici a poterlo vedere e fotografare”.

INCONTRO CON IL VIANDANTE
Negli ultimi mesi dell'anno 1973, risaltò sulle pagine dei giornali e delle riviste settimanali italine una circolare d'un Centro d''Investigazione Ufologiche chiamato Sideral Intercontacts Center, accompagnata da una foto d'un vecchio con la barba bianca. La circolare, che ebbe un'ampia diffusione a partire dai mesi di Agosto e Settembre, durò fino al Dicembre di quello stesso anno e diceva:“L'Operazione Alcantara ha avuto un clamoroso esito, superiore a quello che lo stesso Sideral Intercontacts Center aveva previsto. E in un certo modo, grazie a tutti i mezzi di comunicazione, l'enorme diffusione che hanno dato ai successi del monte Musine, specialmente alla manifestazione ufologica avuta nei cieli del Piemonte. Infatti, la manifestazione di UFO nel Musine è stata grandiosa e il Sideral Intercontcts Center ha filmato alcune sequenze, come quella della stessa astronave di Absu Ismaily Swandy, quando si stava avvicinando alla città di Torino. Alcune immagini conseguite sono d'un impressionante chiarezza e possibilmente le faremo vedere nella prossima riunione in San Giusto Canavese ai nostri soci, una volta terminate le operazioni “Oeymas” e “Ghiraes”, ancora in corso e che devono completare “L'Operazione Alcantara”
Come completamente grafico di questa comunicazione, il Sideral Intercontacts Center, rimette ai mezzi di diffusione una foto dell'anziano Absu Ismaily Swandy con questa dicitura:

                                        Il Pellegrino Pietro Durante Absu Ismaily Swandy

“ Il viandante di più di 265 anni d'età, che visita periodicamente la Terra e che nell'ultimo incontro terminò la sua conferenza con queste parole: Benedico tutti in pace e fraternità cosmica”.
Nella medesima data, due tubisti della zona di Ragalna (catania) erano saliti in montagna per aggiustare un'avaria che si era prodotta nel condotto dell'acqua che approvvigionava la zona. Guidavano la loro Renault di ritorno a casa, quando un anziano, vestito con una tunica bianca e barba bianca gli fece un segnale perchè si fermassero. I tubisti fermarono la macchina e lo fecero salire sui sedili posteriori, durante il tragitto fino alla città, la conversazione cadde sopra i diversi aspetti del Vaticano e la Chiesa Cattolica, sopra i primi cristiani, sopra Gesù-Cristo. In un momento determinato i tubisti si burlarono delle parole dell'anziano, ma l'uomo dalla tunica e barba bianca rispose loro:
-"Se realmente conoscereste la mia vera identità non osereste deridermi. In un altro tempo e in questi luoghi mi avete riverito, ora come mi vedete con questo aspetto d'anziano e povero mi replicate".
I due tubisti tacquero molto sorpresi. Anche l'anziano ammutolì in modo repentino, i tubisti girarono istintivamente lo sguardo verso il sedile posteriore. L'anziano era evaporato, era svanito in piena marcia, in una parola, si era smaterializzato davanti i loro occhi. L'accaduto fu raccontato al commissariato di zona, però non è riuscito a dare nessuna spiegazione.
In un'altra zona fu incontrato lo stesso anziano, con l'identico aspetto, mentre faceva l'autostop all'entrata dell'autostrada. I due ragazzi che guidavano una Fiat 1500 si burlarono di lui e lo lasciarono continuando per l'autostrada. Quando furono al casello d'uscita si fermarono per pagare il pedaggio e scoprirono che dall'altro lato degli sportelli, in posizione d'attesa, c'era nuovamente l'anziano. I giovani, sorpresi, domandarono come era arrivato fino a lì ed ebbero questa risposta:
“Non sono io che ho bisogno d'essere trasportato, ma voi. Io sono fuori dal tempo e dallo spazio, mentre voi non avete terminato il vostro viaggio. State attenti!”
Il terzo incontro con il misterioso personaggio ebbe luogo a Roma. In una delle sue piazze fu incontrato, sotto l'aspetto d'un anziano con tunica e barba bianca, appoggiato ad un angolo di casa in posa che poteva molto bene interpretarsi come chi chiede l'elemosina, anche se realmente non lo faceva. Una giovane donna stava aspettando alla fermata dell'autobus per andare al lavoro. Il suo sguardo si fermò in quello dell'anziano, che a sua volta la osservava fissamente. Sentì l'impulso d'avvicinarsi e dargli una elemosina. Portava appena qualcosa in più che il necessario per pagare l'autobus. Dentro di sé sentiva vergogna a dargli un'elemosina tanto misera, rimase dubbiosa qualche secondo. Alla fine si decise, gli si avvicinò e gli posò delle monete sulla mano, l'anziano la ringraziò e sorrise. Lei sentì il suo sguardo fisso e ritornò vergognarsi dell'elemosina che aveva appena dato, ritornò all'autobus che stava arrivando e salì. Da dentro guardò nella direzione nella quale si trovava l'anziano, ma era sparito, la piazza era completamente deserta. Più tardi seppe che era stato lo stesso personaggio. Ma, chi era realmente Absu Ismaily Swandy?
Le vere chiavi della sua identità sono in potere di Eugenio Siragusa e per speciale concessione vogliamo offrirvele qui, per la prima volta.
Dentro il programma operativo che Eugenio Siragusa conduceva diffondendo i contenuti dei messaggi Extraterrestri, s'incontrò un giorno con Absu Ismaily Swandy. In quel tempo, Eugenio Siragusa viveva in Santa Maria la Stella e ancora non c'era stata nessuna notizia della presenza di detto personaggio in Italia. Un giorno, mentre Eugenio Siragusa attraversava la piazza vide, in una delle sue estremità, appoggiato ad una parete, un anziano con la barba bianca, vestito con una tunica. Immediatamente fu attratto dal suo sguardo, Siragusa avviò i suoi passi verso di lui e quando fu alla sua altezza gli domandò se aveva fame, se desiderava mangiare. L'anziano continuò a guardarlo fissamente senza rispondere, allora Eugenio, seguendo un impulso meccanico, entrò in un supermercato e gli portò un panino. Nell'offriglielo, l'anziano gli rispose indicando dei ragazzini e bambini che guardavano la scena e avevano smesso di giocare: “Io non ho fame. Loro hanno fame.” Istintivamente e senza dire una parola, Eugenio ritornò nel negozio e comprò provviste alimentare che li mise in un cestone. I negozianti l'aiutarono a portarlo nella via e ad offrirli ai bambini, ma l'anziano non c'era più in piazza, era sparito. Siragusa cercò l'anziano da tutte le parti, ma non era rimasta nemmeno la traccia di lui, come tante altre volte sarebbe successo in seguito,era sparito misteriosamente. Eugenio commentò quello che era successo, in seguito potete confermare la storia nel negozio, perchè Eugenio Siragusa non aveva sufficiente denaro per pagare quello che aveva acquistato e dovettero riscuoterlo a casa.

Sopra: I discepoli Pietro e Giovanni corrono al Sepolcro la mattina della resurrezione. (Realizzazioe di Eugène Burnand, 1898, Orsay Museum, France).
Sotto: I paragrafi firmati da Durante per Eugenio

Dopo qualche tempo, Eugenio Siragusa ricevette una foto che rappresentavano gli Apostoli Pietro e Giovanni che correvano verso il Sepolcro per sapere la notizia della Resurrezione del Signore. Al di sopra del margine e nel dorso si poteva vedere un Sole con numerosi raggi e in basso tre paragrafi firmati con l'iniziale D.
I paragrafi erano questi:

- “Pietro Santo, Gloria di Dio, Principe Eterno,
che del Divino Amore sei Tu sicuro regno e
d'essa, del Figliol la chiesa Tu sol sei perno,
c'implora dal ciel le grazie e sia Tu sostegno!”
D.
- “A te, pio e amato Giovanni, che per alta
sapienza e possente candore, dall'Eterno
Crocefisso ereditasti a custodire l'intera
umanità, giunga il nostro supplice grido:
rimani tra noi a salda difesa nella dura
scelta dei nostri giorni. Sia così Signore!”
D.
-L'amore e l purezza: Binomio operante per secoli.
Su! Entriamo con audacia nella loro travolgente scia.”
D.
Quando Eugenio Siragusa ci mostrò per la prima volta questo documento ci disse:
-Sapete quello che significano questi punti? Significano la trinità della materia e dell'antimateria.
Durante l'anno 1967, Eugenio Siragusa tornò ad incontrarsi con l'anziano dalla barba bianca. Dopo quest'incontro entrambi si accordarono di celebrare un pranzo in casa dello stesso Eugenio.
Nell'attesa Eugenio si preoccupò di preparare la visita dell'anziano e volle avere una tavola preparata con un pranzo succulento e appetitoso. Invece quando l'anziano arrivò, si limitò a prendere un pizzico d'alimento, chiaccherano e se ne andò. Qualche giorno dopo, Eugenio ricevette una lettera da Roma, attraverso la posta, che ci permise di tradurre e divulgare per la prima volta.

Questo è il suo contenuto:

Roma, 26 novembre 1967”
Amatissimo Eugenio,
nelle mie quotidiane scorrerie di pensiero e di passaggio, tutti intenzionalmente dedicati con devoto affetto al Padre Glorioso, il cui dolce impero domina tanto amorosamente il fulgore della volta celeste durante le pesanti nebbie delle concave dimore terrene, il giorno passato, con il tuo felice incontro, ho aperto una particolarissima parentesi di fraterna cordialità e un tocco indimenticabile di soavità di spirito.
Come una Marta sollecita mi portasti di tutto, dove con premurosa attenzione e un ritaglio di tempo, e metà strappato al peso gravoso delle tue obbligazioni famigliari, fosti prodigo e scialacquatore di una o altra offerta generosa. Non ti aiutai a svolgere la tua fatica umana nell'umile mansione del tuo ricevimento, né feci tanto onore, come si dice umanamente, a quanto volesti prepararmi in macrocosmiche quantità per il mio sostegno fisico. Mi perdonerai, caro Eugenio, ma io, come uccello di bosco, tanto mi brucia restare attaccato allo stesso ramo quanto superare il cibo per la mia necessità, nel medesimo modo dell'uccello del bosco. E' pure certo, Eugenio, che umanamente ho tenuto conto del tuo atto gentile, come il Signore lo tiene in modo divino, come se lo avessi fatto a Lui stesso. Sta scritto!
Però dato che tu, Eugenio mio, hai entrambe le potenze delle due evangeliche sorelle, né trascurasti il sentimento benedetto dell'altra: di quella che sceglie la parte migliore. Coscientemente siamo entrati anche nello spirito e nella luce di quanto è sostegno del nostro vivere: La Legge del Maestro.
Le diverse cose trattate esalarono il loro profumo ubriacatore, esprimendo l'intensità della loro forza, diffondendo la vibrazione del potere dell'essenza di quella Legge: L'ubbidienza e l'umiltà.
Questo è un binomio inseparabile che si è cimentato veramente dall'amore, forma un tripode indistruttibile sopra il quale domina tutto l'edificio divino. Certo, non l'ubbidienza servile, ma cosciente: non l'umiltà dei segni esteriori, ma sentita nella radice del suo seme: il seme di Cristo, il seme del Maestro ha presentato all'uomo come perfetta scorciatoia per arrivare alla meta raggiante ed intravalicabile, dato che, a lei, come tu sai, per divina Legge, a tutti gli uomini gli fu data la grazia di arrivare nel corso delle epoche e dei cicli che loro stessi, nella loro libertà, vogliono.
Per tanto, questa scorciatoia, nemmeno a te può nascondere i propri aculei sopra i quali il Maestro ricorrerà la dolorosa via con il passo sicuro e trionfale. E questo tu lo sai, lo hai compreso bene, lo stai vivendo in favore del fratello pigro e indolente o incluso codardo e incapace. E questo è amore puro, è lacerazione di cuore, è il sacrificio di sé per il bene altruista. Sia tu benedetto nel Nome del Signore ! Ma gli uomini non sanno queste cose di alto concetto, non credono più che con il tatto, si divertono incoscientemente con l'Imponderabile, e quello che è più grave, burlano abilmente ferri incandescenti, braci degli infernali ordini di distruzione e di morte mascherandoli con il termine taumaturgico di scienza, quando in realtà è il sibilo lacerante dell'antico serpente.
La vera scienza, la scienza positiva, non può essere altra cosa che il germoglio di quella Fonte cristallina di verità, di giustizia e d'amore che l'essere finito, coscienti della sua origine divina e della legge che lo informa, porta come battito d'amore per il bene reale dell'umanità in faticoso cammino verso l'infinito eterno. Fuori di questa verità assiomatica, c'è in atto la disarmonia, il disamore, lo squilibrio, la negazione di tutta la legge vitale. Che il Signore abbia pietà dei poveri sbandati che volutamente vanno incontro alle nubi tormentose che si condensano all'orizzonte, e che la forza del suo tanto aspettato spirito Onnipotente voglia arrestare l'avanzare minaccioso della sconcertante tempesta.
Ora, amatissimo Eugenio, che stai meditando nel tuo soleggiato eremo – nel ritorno verso Colui a cui tanto dedichi, in riposo e in altri virtù, la tua vigorosa preghiera per tutti quanti hai nel cuore. Ti prego non dimenticare quanto può piacere al mio spirito, di te sempre tanto devoto, contami fra loro.
Con tanta dedizione, tuo affezionatissimo.
Durante.”

Posteriormente a questa lettera, la comunicazione per diverse vie fra Eugenio Siragusa e Durante è continuata fino ad oggi. TRASCRIVO due comunicazioni recenti di felicitazioni redatte in occasione del Natale del 1977 e Pasqua del 1978.
La prima cartolina postale corrispondeva al mosaico dell'abside della Basilica di S. Paolo in Roma.
Questo era il testo:

Natale 1977. Nella luce gioiosa del Divino Infante, ti arrivi il mio augurio verace della più alta serenità per il conseguimento di ogni meta sublime.
Il tuo affezionatissimo. 
Durante.”

La seconda cartolina postale, rappresentava la trasfigurazione, seconda pittura di Raffaello Sanzio, esposta nella pinacoteca del Vaticano. Fu inviata ad Eugenio Siragusa, nella Pasqua del 1978, prima di cominciare il suo calvario ed essere preso.
Il suo testo era il seguente:

“ Caro Eugenio:
Un pensiero di riconoscenza, un dovere di sottomissione, una supplica di gratitudine a Colui che ti indicò la via che stai percorrendo. Una sorgente di pura fonte per appagare la sete ardente del tuo cammino sopra il ruggente lastricato verso quel Gesù che tutti aspettiamo nel Glorioso Trionfo del nostro impegno.
Questo è l'augurio della mia anima nella tradizione umana del suo prossimo risorgere, che è sempre, al contrario, realmente vivente del suo intravalicabile Amore per i suoi figli.”
Durante

Questo è tutto quanto mi è stato permesso di divulgare per la prima volta. Gli avvenimenti sono in atto e parlano da se stessi, “ chi ha orecchi oda, chi ha occhi veda”. Non avrà altro tempo per poter dedurre, né altra “ chiamata” per poter rispondere in tempo utile"...

Fin qui l'estratto dal libro, sulla storia Pietro-Durante, Eugenio Siragusa.
Per concludere, riporto quanto mi è stato fato notare da questi amici studiosi e simpatizzanti, in uno dei tanti forum, che si sono voluti esprimere a proposito dell'esperienze vissuta da Eugenio, con questo illustre personaggio. Ecco il testo tratto per intero con l'introduzione:


"...Una persona amica, che ha personalmente conosciuto Eugenio Siragusa e seguito molto vicino la sua esperienza, leggendo quanto è stato  detto in merito a questo tema, mi ha chiesto di riportare quanto segue..."  

In merito alla foto che ritrae gli Apostoli Giovanni e Pietro è vero che è stata trasmessa al Sig. Siragusa da Absu Ysmaily Swandy, conosciuto in certi ambienti esoterici come Durante.

Questo personaggio ha avuto a che fare con molte persone ancora prima di avere rapporti, diretti ed indiretti, con Eugenio Siragusa.

Absu Ysmaily Swandy è legato ad eventi che molti anni fà hanno riguardato gli avvistamenti di oggetti in prossimità del monte Musinè (Piemonte vicino Torino)

Absu Ysmaily Swandy inviò la foto che tanto vi fà divertire a Siragusa, con la specifica che ritraeva un quadro e non che fosse la foto effettuata in presa diretta, questa è una cosa inesatta su cui anche voi state costruendo castelli nell'inutile tentativo di ridicolizzare ciò che non conoscete.

A ritrarre eventi reali del passato ci ha pensato Padre Pellegrino Maria Ernetti con il cronovisore, ma questa è un'altra storia.

La foto, ciò che la accompagnò e le circostante in cui Eugenio Siragusa la ricevette ne fanno un elemento importante nella sua esperienza. Egli sapeva perfettamente che detta foto ritraeva l'immagine di un quadro, ma era pur sempre una foto.
La cattiva fede e premeditazione, che avete mostrato nel commentarla, porta a fraintendere e leggere ciò che non c'è scritto. 
La dicitura infatti recita: "Gli apostoli Giovanni e Pietro sulla strada per il sepolcro. Foto trasmessa dal viaggiatore spaziale Absu Ysmaily Swandy al Messaggero degli Extraterrestri Eugenio Siragusa", e questo è vero, si tratta di una foto che raffigura un quadro che ritrae gli Apostoli Giovanni e Pietro.
Quando si legge si dovrebbe sempre avere la cura di capire bene il senso delle parole, a maggior ragione quando si esprimono dei commenti.
Chi tenta di screditare la verità dei fatti, distorcendone il senso per i propri interessi occulti è un mistificatore.
Questo ci tenevo a precisare per correttezza dell'informazione e ad onor del vero.
Cordialmente, un vostro lettore.


Mistero Val Di Susa
Monte Musine: alla scoperta dei grandi 1° Parte
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Il Dipinto di Eugene Burnand
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                                                                                                       Abbraccio tutti
                                                                          ILTESTIMONE DELL'ETERNO PRESENTE

                                                                    Filippo Bongiovanni



                                                Monte Musinè Fabio Quercia sett. 2013 n°1


                                             Monte Musinè Fabio Quercia sett. 2013 n° 2     


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