...Criticare è più facile che dare frumento...
(Angel Franchetto)
(Angel Franchetto)
In questi tempi, ognuno vive e fa della propria vita quello che meglio crede. Il mondo è pieno di stupidi, imbecilli e di coloro che credono di dare lezioni di qualsiasi tipo. Al contrario, questi emeriti e squalificanti personaggi, si perdono proprio nelle cose più semplici e che poi alla fine sono le più importanti, come: Onore, Coraggio, Forza, Dedizione, Lealtà, Fedeltà, Sicurezza.
Eugenio, che rappresenta, per me, il più grande pensatore e filosofo di questi tempi, una volta mi disse:
"TI INCONTRERAI CON OGNI TIPO DI GENTE, GENTAGLIA E "POVERI DI SPIRITO". QUESTI ULTIMI SONO I PEGGIORI, QUELLI "SPIRITUALI", PERCHE' PER LE LORO COLPE E CREDENZE, SONO PRIGIONIERI DI SE STESSI, SONO COME I MAIALI CHE SI SOGNANO LE GHIANDE"
(Eugenio Siragusa)
Alcuni studiosi delle nostre tematiche, hanno trovato dei video interessanti sulle esperienze che si producono sul momte Musinè, in piemonte vicino Torino. Mi hanno chiesto delle delucidazioni.
Mistero Val Di Susa
Monte Musine: alla scoperta dei grandi 1° Parte
Monte Musine: alla scoperta dei grandi 2° Parte
E poi colgo l'occasione per un ulteriore chiarimento per una falsa informazione divulgata da una vecchia conoscenza, Marco Vuyet e che colloco dentro lo scritto introduttivo.
Dal blog di Marco Vuyet:
http://www.marcovuyet.com/ALARMA%20FALSI%20PROFETI9.htm
Anche un'altro blog straniero riporta la "FALSITA'" come Marco Vuyet:
http://www.ceticismoaberto.com/ufologia/1104/siragusa-e-a-biblia-como-fotonovela
Siragusa e a Bíblia como fotonovela
http://ceifan.org/contattismo2.htm
L'estrema contraddizione delle storie inventate
Fare riferimento per il chiarimento che abbiamo fatto solo alla storia di "Durante" per il resto non merita nessuna considerazione, compreso il "pseudo messaggio" da parte di "presunte entità Extraterrestri" (N.D.R.)
...Gli allocchi ed i "fedelissimi" di Siragusa ci cascarono ovviamente come pere.
Peccato che quella che veniva spacciata come "foto extraterrestre"...
Quello che dichiara Marco Vuyet è FALSO...!! Eugenio Siragusa non ha mai spacciato il quadro di Pietro e Giovanni dipinto da EUGENE BURNAND Moudon (Svizzera) 1850 - 1921 come "foto extraterrestre".
Il Dipinto di Eugene burnand
Quando venne portata a conoscenza questa esperienza, che fu pubblicata nel 1979, si parla di foto ricevuta da parte di Eugenio dall'amico VIANDANTE di un dipinto che ritraggono gli Apostoli Pietro e Giovanni che correvano verso il sepolcro.
Marco Vuyet è un "personaggio" FALSO, come al solito e per l'ennesima volta cacciato all'inferno nel girone dei FALSARI.
Poi infine dovrebbe spiegarci questa cosa: se si tratta di una montatura per creduloni, come mai sono la stessa persona..!? Quella nel quadro che rappresenta Pietro e l'amico di Eugenio IL VIANDANTE, incontrato tra gli anni "60 e "70..!?
La storia, la si trova all'interno di questo libro, tradotto dallo spagnolo all'italiano nell'anno 2012, ma edito per la prima volta in spagna nel 1979.
MONTE MUSINE', PIETRO DURANTE -
EUGENIO
-Lei dice di aver saputo di essere
vissuto nel tempo di Gesù come l'Apostolo Giovanni,
perchè glielo comunicò Adoniesis. Lei sa di altri apostoli
che hanno preso corpo sulla Terra e vivono oggi fra gli uomini?
-Rispondo con un messaggio ricevuto
dall'astronave Cristal-Bell il 1° Giugno 1967, alle ore
dieci del mattino:
“Quando vedrete Gerusalemme
circondata dai eserciti, sapiate che la sua distruzione è prossima.
Meditate su quanto significano queste parole profetiche di colui che
fu chiamato Luca e fu unto dalla saggezza di Dio”.
“Noi vi diciamo che i dodici
apostoli hanno preso nuovo corpo e vivono in mezzo agli uomini con i
segnati e i chiamati delle dodici tribù dei figli della fiamma. Voi
non li riconoscerete, ma egli sono coscienti e illuminati di divina
saggezza...Le ultime trombe stanno per suonare, e il Grande Giorno
del divino Giudizio di Dio sta sulle ali dorate dell'aurora di questo
tempo”.
Il messaggio fu ricevuto
telepaticamente. Lo firmava Ashtar.
-Lei sa dove vivono gli altri apostoli
reincarnati? Conosce personalmente qualcuno?
-Sì, conosco personalmente a
Filippo, a Giacomo fratello di Giovanni, a San Paolo,
incluso Pietro...alcuni di loro vivono attualmente in Italia.
-Potrebbe raccontarci come si effettuò
il suo incontro con qualcuno di loro?
-Le voglio raccontare una storia. Un
giorno mentre uscivo da casa, vide un anziano che si appoggiava con
le spalle in una parete, e mi guardava direttamente. Mi chiamò
subito l'attenzione il suo sguardo, la sua presenza. Sentì che il
suo sguardo penetrava profondamente nel mio interiore. Lo incontrai
in un spiazzo. Nel centro di questo spiazzo, giocavano un gruppo di
ragazzini e bambini. Non sapendo come riprendermi di questa profonda
impressione, andai ad un supermercato vicino e comprai alcune cose da
mangiare. Dopo uscì di nuovo nella piazzetta e mi diressi verso
l'anziano e gli disse: “ Lo prenda”. Io ero veramente
turbato. L'anziano senza smettere di guardarmi negli occhi, mi
rispose : “ Io non ho fame”- segnalò i bambini ed
aggiunse :”Loro sì, daglielo a loro”. Allora mi diressi di nuovo dentro il negozio, comperai una cesta piena di cibo per i
bambini. Ma quando uscì fuori, nello spiazzo l'anziano non c'era
più, era scomparso.
-Com'era l'anziano?
-Per tutta risposta, mi mostra una
fotografia.
-Da dove proviene questa foto? Come
l'avuta? Dov'è stata scattata?
-Questa è la foto del pellegrino.
Fu fatta da chi ha potuto vederlo e conversare con lui.
In
seguito, mi mostrò un ritaglio di giornale, che riportava anche la
stessa foto, e questo è il testo:
“ Il viaggiatore extraterrestre di
duecento cinquantasei anni”.
“Il Corriere della Sera,
Nostro Tempo e altri giornali, hanno dedicato una speciale attenzione
all' extraterrestre Absu Ismaily Swandy, di duecento cinquantasei
anni, che teoricamente sarebbe sbarcato a Torino. Noi non possediamo
altre prove che la fotografia inviata dal Sideral Intercontacts
Center. Foto riprodotta da numerosi giornali italiani e
stranieri. Assieme a questo fatto, bisogna evidenziare “L'operazione
Alcantara”, che ebbe come obbiettivo diffondere un avvistamento
UFO sul monte Musine; questo avvistamento della nave di Absu
avvicinandosi a Torino, fu filmato da il S.I.C. L'oggetto
dell'apparizione di Absu Ismaily pare che fosse quella di
dare alcune conferenze concernenti a tematiche speciali ed esoteriche
ad alcuni iniziati, che sono stati gli unici a poterlo vedere e
fotografare”.
INCONTRO CON IL VIANDANTE
Negli ultimi mesi dell'anno 1973,
risaltò sulle pagine dei giornali e delle riviste settimanali
italine una circolare d'un Centro d''Investigazione Ufologiche
chiamato Sideral Intercontacts Center, accompagnata da
una foto d'un vecchio con la barba bianca. La circolare, che ebbe
un'ampia diffusione a partire dai mesi di Agosto e Settembre, durò
fino al Dicembre di quello stesso anno e
diceva:“L'Operazione Alcantara ha avuto un clamoroso esito,
superiore a quello che lo stesso Sideral Intercontacts Center
aveva previsto. E in un certo modo, grazie a tutti i mezzi di
comunicazione, l'enorme diffusione che hanno dato ai successi del
monte Musine, specialmente alla manifestazione ufologica avuta nei
cieli del Piemonte. Infatti, la manifestazione di UFO nel
Musine è stata grandiosa e il Sideral Intercontcts
Center ha filmato alcune sequenze, come quella della stessa
astronave di Absu Ismaily Swandy, quando si
stava avvicinando alla città di Torino. Alcune immagini conseguite
sono d'un impressionante chiarezza e possibilmente le faremo vedere
nella prossima riunione in San Giusto Canavese ai nostri soci, una
volta terminate le operazioni “Oeymas” e “Ghiraes”,
ancora in corso e che devono completare “L'Operazione Alcantara”
Come completamente grafico di questa
comunicazione, il Sideral Intercontacts Center, rimette ai
mezzi di diffusione una foto dell'anziano Absu Ismaily Swandy
con questa dicitura:
Il Pellegrino Pietro Durante Absu
Ismaily Swandy
“ Il viandante di più di 265 anni
d'età, che visita periodicamente la Terra e che nell'ultimo incontro
terminò la sua conferenza con queste parole: Benedico tutti in pace
e fraternità cosmica”.
Nella medesima data, due tubisti della
zona di Ragalna (catania) erano saliti in montagna per aggiustare un'avaria che
si era prodotta nel condotto dell'acqua che approvvigionava la zona.
Guidavano la loro Renault di ritorno a casa, quando
un anziano, vestito con una tunica bianca e barba bianca gli fece un
segnale perchè si fermassero. I tubisti fermarono la macchina e lo
fecero salire sui sedili posteriori, durante il tragitto fino alla
città, la conversazione cadde sopra i diversi aspetti del Vaticano e
la Chiesa Cattolica, sopra i primi cristiani, sopra Gesù-Cristo.
In un momento determinato i tubisti si burlarono delle parole
dell'anziano, ma l'uomo dalla tunica e barba bianca rispose loro:
-"Se realmente conoscereste la mia vera
identità non osereste deridermi. In un altro tempo e in questi
luoghi mi avete riverito, ora come mi vedete con questo aspetto
d'anziano e povero mi replicate".
I due tubisti tacquero molto sorpresi.
Anche l'anziano ammutolì in modo repentino, i tubisti girarono
istintivamente lo sguardo verso il sedile posteriore. L'anziano era
evaporato, era svanito in piena marcia, in una parola, si era
smaterializzato davanti i loro occhi. L'accaduto fu raccontato al commissariato di zona, però non è
riuscito a dare nessuna spiegazione.
In un'altra zona fu incontrato lo
stesso anziano, con l'identico aspetto, mentre faceva l'autostop
all'entrata dell'autostrada. I due ragazzi che guidavano una Fiat
1500 si burlarono di lui e lo lasciarono continuando per
l'autostrada. Quando furono al casello d'uscita si fermarono per
pagare il pedaggio e scoprirono che dall'altro lato degli sportelli,
in posizione d'attesa, c'era nuovamente l'anziano. I giovani,
sorpresi, domandarono come era arrivato fino a lì ed ebbero questa
risposta:
“Non sono io che ho bisogno d'essere
trasportato, ma voi. Io sono fuori dal tempo e dallo spazio, mentre
voi non avete terminato il vostro viaggio. State attenti!”
Il terzo incontro con il misterioso
personaggio ebbe luogo a Roma. In una delle sue piazze fu incontrato,
sotto l'aspetto d'un anziano con tunica e barba bianca, appoggiato ad
un angolo di casa in posa che poteva molto bene interpretarsi come
chi chiede l'elemosina, anche se realmente non lo faceva. Una giovane
donna stava aspettando alla fermata dell'autobus per andare al
lavoro. Il suo sguardo si fermò in quello dell'anziano, che a sua
volta la osservava fissamente. Sentì l'impulso d'avvicinarsi e
dargli una elemosina. Portava appena qualcosa in più che il
necessario per pagare l'autobus. Dentro di sé sentiva vergogna a
dargli un'elemosina tanto misera, rimase dubbiosa qualche secondo.
Alla fine si decise, gli si avvicinò e gli posò delle monete sulla
mano, l'anziano la ringraziò e sorrise. Lei sentì il suo sguardo
fisso e ritornò vergognarsi dell'elemosina che aveva appena dato,
ritornò all'autobus che stava arrivando e salì. Da dentro guardò
nella direzione nella quale si trovava l'anziano, ma era sparito, la
piazza era completamente deserta. Più tardi seppe che era stato lo
stesso personaggio. Ma, chi era realmente Absu Ismaily Swandy?
Le vere chiavi della sua identità sono
in potere di Eugenio Siragusa e per speciale concessione
vogliamo offrirvele qui, per la prima volta.
Dentro il programma operativo che
Eugenio Siragusa conduceva diffondendo i contenuti dei messaggi
Extraterrestri, s'incontrò un giorno con Absu Ismaily Swandy.
In quel tempo, Eugenio Siragusa viveva in Santa Maria la Stella
e ancora non c'era stata nessuna notizia della presenza di detto
personaggio in Italia. Un giorno, mentre Eugenio Siragusa
attraversava la piazza vide, in una delle sue estremità, appoggiato
ad una parete, un anziano con la barba bianca, vestito con una
tunica. Immediatamente fu attratto dal suo sguardo, Siragusa
avviò i suoi passi verso di lui e quando fu alla sua altezza gli
domandò se aveva fame, se desiderava mangiare. L'anziano continuò a
guardarlo fissamente senza rispondere, allora Eugenio,
seguendo un impulso meccanico, entrò in un supermercato e gli portò
un panino. Nell'offriglielo, l'anziano gli rispose indicando dei
ragazzini e bambini che guardavano la scena e avevano smesso di
giocare: “Io non ho fame. Loro hanno fame.” Istintivamente
e senza dire una parola, Eugenio ritornò nel negozio e comprò
provviste alimentare che li mise in un cestone. I negozianti
l'aiutarono a portarlo nella via e ad offrirli ai bambini, ma
l'anziano non c'era più in piazza, era sparito. Siragusa
cercò l'anziano da tutte le parti, ma non era rimasta nemmeno la
traccia di lui, come tante altre volte sarebbe successo in
seguito,era sparito misteriosamente. Eugenio commentò quello
che era successo, in seguito potete confermare la storia nel negozio,
perchè Eugenio Siragusa non aveva sufficiente denaro per
pagare quello che aveva acquistato e dovettero riscuoterlo a casa.
Sopra: I discepoli Pietro e Giovanni corrono al Sepolcro la mattina della resurrezione. (Realizzazioe di Eugène Burnand, 1898, Orsay Museum, France).
Sotto: I paragrafi firmati da Durante per Eugenio
Sotto: I paragrafi firmati da Durante per Eugenio
Dopo qualche tempo, Eugenio Siragusa
ricevette una foto che rappresentavano gli
Apostoli Pietro e Giovanni che correvano verso il Sepolcro per
sapere la notizia della Resurrezione del Signore. Al di sopra
del margine e nel dorso si poteva vedere un Sole con numerosi raggi e
in basso tre paragrafi firmati con l'iniziale D.
I paragrafi erano questi:
- “Pietro Santo, Gloria di Dio,
Principe Eterno,
che del Divino Amore sei Tu sicuro
regno e
d'essa, del Figliol la chiesa Tu sol
sei perno,
c'implora dal ciel le grazie e sia Tu
sostegno!”
D.
- “A te, pio e amato Giovanni, che
per alta
sapienza e possente candore,
dall'Eterno
Crocefisso ereditasti a custodire
l'intera
umanità, giunga il nostro supplice
grido:
rimani tra noi a salda difesa nella
dura
scelta dei nostri giorni. Sia così
Signore!”
D.
-L'amore e l purezza: Binomio operante
per secoli.
Su! Entriamo con audacia nella loro
travolgente scia.”
D.
Quando Eugenio Siragusa ci
mostrò per la prima volta questo documento ci disse:
-Sapete quello che significano questi
punti? Significano la trinità della materia e dell'antimateria.
Durante l'anno 1967, Eugenio
Siragusa tornò ad incontrarsi con l'anziano dalla barba bianca.
Dopo quest'incontro entrambi si accordarono di celebrare un pranzo in
casa dello stesso Eugenio.
Nell'attesa Eugenio si preoccupò
di preparare la visita dell'anziano e volle avere una tavola
preparata con un pranzo succulento e appetitoso. Invece quando
l'anziano arrivò, si limitò a prendere un pizzico d'alimento,
chiaccherano e se ne andò. Qualche giorno dopo, Eugenio ricevette
una lettera da Roma, attraverso la posta, che ci permise di tradurre
e divulgare per la prima volta.
Questo è il suo contenuto:
“Roma, 26 novembre 1967”
Amatissimo Eugenio,
nelle mie quotidiane scorrerie di
pensiero e di passaggio, tutti intenzionalmente dedicati con devoto
affetto al Padre Glorioso, il cui dolce impero domina tanto
amorosamente il fulgore della volta celeste durante le pesanti nebbie
delle concave dimore terrene, il giorno passato, con il tuo felice
incontro, ho aperto una particolarissima parentesi di fraterna
cordialità e un tocco indimenticabile di soavità di spirito.
Come una Marta sollecita mi portasti di
tutto, dove con premurosa attenzione e un ritaglio di tempo, e metà strappato al peso
gravoso delle tue obbligazioni famigliari, fosti prodigo e
scialacquatore di una o altra offerta generosa. Non ti aiutai a
svolgere la tua fatica umana nell'umile mansione del tuo ricevimento, né feci tanto
onore, come si dice umanamente, a quanto volesti prepararmi in
macrocosmiche quantità per il mio sostegno fisico. Mi perdonerai,
caro Eugenio, ma io, come uccello di bosco, tanto mi brucia restare
attaccato allo stesso ramo quanto superare il cibo per la mia
necessità, nel medesimo modo dell'uccello del bosco. E' pure certo,
Eugenio, che umanamente ho tenuto conto del tuo atto gentile, come il
Signore lo tiene in modo divino, come se lo avessi fatto a Lui
stesso. Sta scritto!
Però dato che tu, Eugenio
mio, hai entrambe le potenze delle due evangeliche sorelle, né
trascurasti il sentimento benedetto
dell'altra: di quella che sceglie la parte migliore. Coscientemente
siamo entrati anche nello spirito e nella luce di quanto è sostegno
del nostro vivere: La Legge del Maestro.
Le diverse cose trattate
esalarono il loro profumo ubriacatore, esprimendo l'intensità della
loro forza, diffondendo la vibrazione del potere dell'essenza di
quella Legge: L'ubbidienza e l'umiltà.
Questo è un binomio
inseparabile che si è cimentato veramente dall'amore, forma un
tripode indistruttibile sopra il quale domina tutto l'edificio
divino. Certo, non l'ubbidienza servile, ma cosciente: non l'umiltà
dei segni esteriori, ma sentita nella radice del suo seme: il seme di
Cristo, il seme del Maestro ha presentato all'uomo come perfetta
scorciatoia per arrivare alla meta raggiante ed intravalicabile, dato
che, a lei, come tu sai, per divina Legge, a tutti gli uomini gli fu
data la grazia di arrivare nel corso delle epoche e dei cicli che
loro stessi, nella loro libertà, vogliono.
Per tanto, questa
scorciatoia, nemmeno a te può nascondere i propri aculei sopra i
quali il Maestro ricorrerà la dolorosa via con il passo sicuro e
trionfale. E questo tu lo sai, lo hai compreso bene, lo stai vivendo
in favore del fratello pigro e indolente o incluso codardo e
incapace. E questo è amore puro, è lacerazione di cuore, è il
sacrificio di sé per il bene altruista. Sia tu benedetto nel Nome
del Signore ! Ma gli uomini non sanno
queste cose di alto concetto, non credono più che con il tatto, si
divertono incoscientemente con
l'Imponderabile, e quello che è più grave, burlano abilmente ferri
incandescenti, braci degli infernali ordini di distruzione e di morte
mascherandoli con il termine taumaturgico di scienza, quando in
realtà è il sibilo lacerante dell'antico serpente.
La vera scienza, la scienza
positiva, non può essere altra cosa che il germoglio di quella Fonte
cristallina di verità, di giustizia e d'amore che l'essere finito,
coscienti della sua origine divina e della legge che lo informa,
porta come battito d'amore per il bene reale dell'umanità in
faticoso cammino verso l'infinito eterno. Fuori di questa verità
assiomatica, c'è in atto la disarmonia, il disamore, lo squilibrio,
la negazione di tutta la legge vitale. Che il Signore abbia pietà
dei poveri sbandati che volutamente vanno incontro alle nubi
tormentose che si condensano all'orizzonte, e che la forza del suo
tanto aspettato spirito Onnipotente voglia arrestare l'avanzare
minaccioso della sconcertante tempesta.
Ora, amatissimo Eugenio, che
stai meditando nel tuo soleggiato eremo – nel ritorno verso Colui a
cui tanto dedichi, in riposo e in altri virtù, la tua vigorosa
preghiera per tutti quanti hai nel cuore. Ti prego non dimenticare
quanto può piacere al mio spirito, di te sempre tanto devoto,
contami fra loro.
Con tanta dedizione, tuo
affezionatissimo.
Durante.”
Durante.”
Posteriormente a questa lettera, la comunicazione per diverse vie fra Eugenio Siragusa e Durante è continuata fino ad oggi. TRASCRIVO due comunicazioni recenti di felicitazioni redatte in occasione del Natale del 1977 e Pasqua del 1978.
La prima cartolina postale
corrispondeva al mosaico dell'abside della Basilica di S. Paolo in
Roma.
Questo era il testo:
“ Natale 1977. Nella luce gioiosa del Divino Infante, ti arrivi il mio augurio verace della più alta serenità per il conseguimento di ogni meta sublime.
Il tuo affezionatissimo.
Durante.”
Durante.”
La seconda cartolina postale, rappresentava la trasfigurazione, seconda pittura di Raffaello Sanzio, esposta nella pinacoteca del Vaticano. Fu inviata ad Eugenio Siragusa, nella Pasqua del 1978, prima di cominciare il suo calvario ed essere preso.
Il suo testo era il
seguente:
“ Caro Eugenio:
Un pensiero di riconoscenza,
un dovere di sottomissione, una supplica di gratitudine a Colui che
ti indicò la via che stai
percorrendo. Una sorgente di pura fonte per appagare la sete ardente
del tuo cammino sopra il ruggente lastricato verso quel Gesù che
tutti aspettiamo nel Glorioso Trionfo del nostro impegno.
Questo è l'augurio della
mia anima nella tradizione umana del suo prossimo risorgere, che è
sempre, al contrario, realmente
vivente del suo intravalicabile Amore per i suoi figli.”
Durante
Questo è tutto quanto mi è stato permesso di divulgare per la prima volta. Gli avvenimenti sono in atto e parlano da se stessi, “ chi ha orecchi oda, chi ha occhi veda”. Non avrà altro tempo per poter dedurre, né altra “ chiamata” per poter rispondere in tempo utile"...
Fin qui l'estratto dal libro, sulla storia Pietro-Durante, Eugenio Siragusa.
Per concludere, riporto quanto mi è stato fato notare da questi amici studiosi e simpatizzanti, in uno dei tanti forum, che si sono voluti esprimere a proposito dell'esperienze vissuta da Eugenio, con questo illustre personaggio. Ecco il testo tratto per intero con l'introduzione:
"...Una persona amica, che ha personalmente conosciuto Eugenio Siragusa e seguito molto vicino la sua esperienza, leggendo quanto è stato detto in merito a questo tema, mi ha chiesto di riportare quanto segue..."
In merito alla foto che ritrae gli Apostoli Giovanni e Pietro è vero che è stata trasmessa al Sig. Siragusa da Absu Ysmaily Swandy, conosciuto in certi ambienti esoterici come Durante.
Questo personaggio ha avuto a che fare con molte persone ancora prima di avere rapporti, diretti ed indiretti, con Eugenio Siragusa.
Absu Ysmaily Swandy è legato ad eventi che molti anni fà hanno riguardato gli avvistamenti di oggetti in prossimità del monte Musinè (Piemonte vicino Torino)
Absu Ysmaily Swandy inviò la foto che tanto vi fà divertire a Siragusa, con la specifica che ritraeva un quadro e non che fosse la foto effettuata in presa diretta, questa è una cosa inesatta su cui anche voi state costruendo castelli nell'inutile tentativo di ridicolizzare ciò che non conoscete.
A ritrarre eventi reali del passato ci ha pensato Padre Pellegrino Maria Ernetti con il cronovisore, ma questa è un'altra storia.
La foto, ciò che la accompagnò e le circostante in cui Eugenio Siragusa la ricevette ne fanno un elemento importante nella sua esperienza. Egli sapeva perfettamente che detta foto ritraeva l'immagine di un quadro, ma era pur sempre una foto.
La cattiva fede e premeditazione, che avete mostrato nel commentarla, porta a fraintendere e leggere ciò che non c'è scritto.
La dicitura infatti recita: "Gli apostoli Giovanni e Pietro sulla strada per il sepolcro. Foto trasmessa dal viaggiatore spaziale Absu Ysmaily Swandy al Messaggero degli Extraterrestri Eugenio Siragusa", e questo è vero, si tratta di una foto che raffigura un quadro che ritrae gli Apostoli Giovanni e Pietro.
Quando si legge si dovrebbe sempre avere la cura di capire bene il senso delle parole, a maggior ragione quando si esprimono dei commenti.
Chi tenta di screditare la verità dei fatti, distorcendone il senso per i propri interessi occulti è un mistificatore.
Questo ci tenevo a precisare per correttezza dell'informazione e ad onor del vero.
Cordialmente, un vostro lettore.
Mistero Val Di Susa
Monte Musine: alla
scoperta dei grandi 1° Parte
Monte Musine: alla
scoperta dei grandi 2° Parte
http://eugeniosiragusa.forumitalian.com/t826-dal-dipinto-di-eugene-burnand-moudon-svizzera-1850-1921-il-mattino-della-resurrezione-1898-ca-parigi-musee-dorsayal diDal dipinto di EUGENE
Il Dipinto di Eugene Burnand
Il Dipinto di Eugene Burnand
Abbraccio tutti
Abbraccio tutti
ILTESTIMONE DELL'ETERNO PRESENTE
Filippo Bongiovanni
Monte Musinè Fabio Quercia sett. 2013 n° 2
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