lunes, 2 de abril de 2012

L'INGRESSO MESSIANICO DI GESU' A GERUSALEMME

Data e ricorrenza molto importante per la missione messianica di Cristo-Gesù. 
Come verrebbe accolto Cristo-Gesù, in ognuno di noi, nella propria Gerusalemme interiore o collettiva...!? 
Con l'entrata a Gerusalemme, il Maestro segna il passo al suo cammino trionfante, facendo compiere quanto era stato detto e scritto dai suoi profeti. E non solo, ma per la terza volta l'animale a lui fedele, e non per caso, l'asinello, sancisce che Colui che doveva venire, proveniente dal Padre Glorioso, sarebbe stato portato proprio in groppa da esso. In altre due volte, in due fasi importanti della sua vita lo ritroviamo: la prima, alla nascita, nella mangiatoia dentro la grotta di Betlemme e la seconda in groppa come prima volta, nel ventre della Celeste sua Madre Maria nella momentanea fuga verso l'Egitto per proteggersi dalla strage degli innocenti perpetrata da Erode.
Cristo-Gesù attraverso questo segno, ci trasmette l'esatta misura che lui è IL RE DEI RE, che il suo regno non è di questo mondo, e con la pazienza e l'umiltà, può anche volendo assestare dei calci, come lo farà, al sistema politico-militare-religioso di quel tempo. La sua possente forza da leone, gli darà il coraggio di affrontate con la passione, la scelta di dare all'umanità con il VOLERE DEL PADRE l'offerta della Redenzione. Ma non da tutti, allo stato attuale dopo 2000 anni ad oggi, è stata accolta. 

Eugenio in una conferenza pubblica nel febbraio 1989.

Eugenio: perché credete che abbiano messo in croce Gesù-Cristo..?

Pubblico: per nasconderlo, credo.

Eugenio : No..! Perché era scomodo. Perché diceva la verità. E quando la verità si appalesa e ferisce l'economia, la politica, il potere, quello è eliminabile.
Ecco perché è stato eliminato: perché era scomodo...!! 


Il Cristo-Gesù venne accolto al pari di un re (Gv 12,13; Lc 19,38) o come se dovesse ricostituire il regno di Davide (Mc 11,10; Mt 21,9). Tutta la festa assomiglia a quella che si faceva per l'intronizzazione degli antichi re d'Israele: la folla stese i propri mantelli (Mc 11,8; Mt 21,8; Lc 19,36) come quella che in 2 Re 9,13 consacrò re Jeu; l'uso dei "rami di palme" (Gv 12,13; Mc 11,8; Mt 21, è analogo a quello di circa 170 anni prima, in occasione della decisiva rivolta popolare guidata dal leader Simone contro l'occupazione seleucida di Gerusalemme (1 Mac 13,51): praticamente dall'epoca maccabaica il vincitore veniva accompagnato così in città (2 Mac 10,7). La stessa espressione "uscirono incontro a lui" (Gv 12,13) indica una sorta di regola protocollare per l'intronizzazione regale di un capo carismatico. Persino la semplice espressione "Osanna" (Hoshia'-na), che in origine era un grido d'aiuto e che col tempo era diventata un'acclamazione solenne, qui sta a significare "Salvaci, aiutaci, donaci la vittoria!" (2 Re 6,26; 2 Sam 14,4). Insomma la folla di Gerusalemme mostrava di avere di Gesù una concezione chiaramente politico-militare.

Cristo-Gesù non rifiuta le acclamazioni: l'unico paletto che pone al cospetto di questo atteggiamento esuberante è quello relativa alla scelta dell'asino. Una scelta anch'essa politica: il nuovo re d'Israele voleva presentarsi in maniera democratica, così come aveva espresso il miglior profetismo ebraico: "Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina" (Giovanni sintetizza Sof 3,16s. e Zc 9,9, ma cfr anche 1 Re 1,33s., ove si narra dell'intronizzazione di Salomone che cavalcava una mula). Questo per indicare che una rivoluzione contro i romani avrebbe potuto essere vincente solo col consenso della grande maggioranza della popolazione ebraica. Una cosa infatti era estromettere la guarnigione acquartierata presso la capitale, un'altra resistere alla controffensiva di Cesare: una nazione piccola come la Palestina avrebbe potuto opporsi efficacemente contro l'impero romano solo a condizione di restare unita.

Eugenio in una precedente conferenza pubblica nel 1979.

Dovreste sapere che la vera morte è quella dell’Anima, e a questa si riferiva Gesù quando
disse: “Lascia che i morti sotterrino i morti... tu seguimi”.

PUBBLICO: “perché dice di non essere “politico” se tutto è politica?””

EUGENIO: “Se voi dite che anche Cristo ha fatto politica, ebbene, io sono il suo primo assertore. Ma badate alle sofisticazioni delle leggi trattate in mille guise e in mille modi, perché vi è una filosofia della mente che oggi è molto avanzata, mentre la vera filosofia è antica ed è quella dello Spirito, è l’Amore per la Conoscenza.
I giovani, ad esempio, reagiscono perché nascono “diversi”, vogliono abbandonare gli schemi, la realtà massificante e cercano evasioni: cosa cercano e cosa trovano? Il primo maestro che trovano sono loro stessi, perché non trovano altrove le risposte ambite, inserite in una libertà aperta. E la vera libertà non è isolamento, ma vita, perché la vera libertà è quella
interiore prima di divenire pratica nell’ azione. Solo una coscienza libera può offrire senza egoismi né complessi, così come la verità personale non la si potrà mai trovare negli altri (ad esempio le esperienze comunitarie per trovare se stessi:quando avrete trovato voi stessi, avrete qualcosa da portare agli altri”. Vi viene chiesto di comprendere la vita, di non esserne estranei, ma di entrare nel cuore delle cose perché diano animate dal vostro anelito di ordine nelle leggi universali. Dovete agire e sacrificarvi, perché Dio non ama i cani muti, ma non ama neanche chi crede che con un’omelia di parole, possa guadagnarsi le Sue Grazie.
Eugenio Siragusa


"Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno"

Israele sempre più preoccupata:
Quanto accade ora in Egitto sta per scoppiare in tutto il mondo arabo, compresa la Siria e la Giordania. 

" ...Ora, quando vedrete Gerusalemme circondata d’eserciti, sappiate che allora la sua distruzione è vicina"...
Luca 21:20-38 



Dal cielo alla terra

Ecco il tempo dei tempi 

"I FIGLI CONTRO I PADRI E I PADRI CONTRO I FIGLI"
"GUERRA E RUMOR DI GUERRA"
"TERREMOTI, FAME E PESTILENZE FISICHE E MORALI"
"SEGNI NEI CIELI"

VOI TERRESTRI FATE I GNORRI, PREFERITE SFUGGIRE DA QUESTA CRUDA REALTÀ!
VOI, TERRESTRI, VOLETE IGNORARE PER LA PAURA DI RACCOGLIERE IL FRUTTO DELLA VOSTRA INSANA OPERA!
MA IL TEMPO DEI TEMPI È ARRIVATO ED I SEGNI, PROFETIZZATI CIRCA DUEMILA ANNI OR SONO, VI INCHIODANO DINANZI ALLE VOSTRE RESPONSABILITÀ, AL VOSTRO TETRO DESTINO.
È INUTILE VOLER RAGGIRARE LA VERITÀ; PERFETTAMENTE INUTILE!
I FATTI SONO QUELLI CHE SONO, ANCHE SE TENTATE, CON OGNI MEZZO, DI TOGLIERE IL PESANTE PESO DEL RICHIAMO E DELL'AMMONIMENTO. TITANICHE FORZE DI VIOLENZA DISTRUTTIVA SONO PRONTE PER FARVI DEFINITIVAMENTE RICREDERE SU QUANTO È STATO DETTO E SCRITTO!
VOLERE IGNORARE, È FOLLIA, È NEGARE A DIO LA POTENZA DELLA SUA GIUSTIZIA E DELLE SUE LEGGI! NON AVETE PIÙ PAURA DELL'IRA SANTA?
EBBENE, CARI FRATELLI TERRESTRI, DIO CONFERMERÀ ANCORA UNA VOLTA L'INFALLIBILE VERITÀ DELLA PROFEZIA CHE NON FALLA! DIO NON SI SMENTISCE!
MOLTI SULLA TERRA SENTONO ARDERE NEI LORO CUORI LE PAROLE DI GESÙ-CRISTO. COSTORO NON HANNO VOLUTO DIMENTICARE, PERCHÉ NON VOGLIONO PERIRE CON L'IRA SANTA DI DIO, MA VOGLIONO VIVERE NELL'AMORE DI DIO E NELLA SUA DIVINA LUCE ETERNANDO IN BEATITUDINE.
"BEATI I GIUSTI, I PACIFICI ED I MANSUETI" DI "COSTORO È IL REGNO DI DIO."
ECCO, IL TEMPO DEI TEMPI È VENUTO ED IL GIUDIZIO HA AVUTO INIZIO!
NON CREDETE? ASPETTATE E VEDRETE! VEDRETE QUELLO CHE È STATO DETTO E SCRITTO!

Dal cielo alla terra
Per i figli della fiamma
EUGENIO SIRAGUSA
Catania, 02 Luglio 1968 
Ore 10:20



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