domingo, 1 de abril de 2012

CONFRONTO : - CONTE DI CAGLIOSTRO (EUGENIO SIRAGUSA),- CONTE DI SAINT GERMAIN ( RICHARD DE CHAMFRAY).





In un intervallo di tempo relativamente breve, e dentro dello stesso spazio televisivo, si poté vedere Eugenio Siragusa e il sedicente conte di Saint-Germain.
La presenza di Eugenio Siragusa fu accolta positivamente, e sorsero alcune domande in molti degli spettatori che ascoltarono le sue parole. Oggi, avendo avuto soltanto un'apparizione nel piccolo schermo, la Segretaria Internazionale del Centro Studi Fratellanza Cosmica riceve, come ogni giorno, un considerevole numero di lettere, provenienti di tutte le parti della Spagna, interessandosi della tematica ufologica e di quanto ne gira intorno.
Il sedicente conte di Saint-Germain fece atto di presenza nella T.V.E., con grande pubblicità. Gli organizzatori del programma convocarono la stampa, alcuni chimici ed orefici. In presenza degli spettatori si pretese di portare a termine la trasmutazione di un metallo grezzo in oro. Il processo durò soltanto alcuni minuti, e sembrò più uno spettacolo da baraccone da circo che una trasmutazione alchemica.
Fra le domande che porremo ad Eugenio Siragusa, ci saranno alcune concernenti al sedicente conte di Saint-Germain. L'incontro fra entrambi si produsse a Parigi, un po' di tempo prima, pertanto la storia continua d'allora. Però, in mezzo a loro, venne coinvolto anche un altro nome : Voltaire.
Cagliostro, Saint-Germain, Volteire : tre nomi importanti del XVIII secolo francese, tre contemporanei.
Eugenio Siragusa rappresenta la continuazione dell'eredità del conte di Cagliostro; il francese Richard di Chamfray pretende di incarnare il conte di Saint- Germain. Ci rimane Voltaire.
Voltaire, a suo tempo, ricevette un anello di platino trasmutato dal conte di Cagliostro. Questo anello operava in potere di Eugenio Siragusa.Quanto sembra,il sedicente conte di Saint- Germain, nel primo incontro che ebbe con Eugenio Siragusa in Francia, non solo non accettò la personalità di Eugenio Siragusa come chi si presentava, anzi pretese di essere il proprietario ed erede di un segreto che apparteneva al vero conte di Saint-Germain, e non contento di avere usurpato il nome, pretendeva di appropriarsi di altre chiavi di riconoscimento che, per sua disgrazia, non operavano in suo potere, bensì in mani di coloro che erano depositari e partecipi del grande segreto.
In uno dei miei lavori in televisione intervistai un italiano, da molti anni residente in Spagna, che era stato direttore d'impresa e, una volta in pensione, si era dedicato ad approfondire la verità sui dischi volanti, scrivendo due libri importanti. Sto parlando di Angel Franchetto, residente a Barcellona e dedito a lavorare per la causa fool-time. Le sue precedenti opere pubblicate furono : “Predicare è più facile che dare frumento” e “Dal Cielo alla Terra”. L'ultimo libro pubblicato è : “Il futuro e gli extraterrestri”.
Il mio incontro professionale con Angel Franchetto ebbe luogo a radice della pubblicazione del suo secondo libro. Nelle mie conversazioni con lui, uscirono alla luce i nomi di Eugenio Siragusa e del conte di Saint – Germain. Angel Franchetto aveva in suo possesso un anello di platino trasmutato dal conte di Cagliostro e che era appartenuto a Voltaire.
Questo anello possedeva il sigillo ed era conservato in un cofanetto di velluto, con l'iscrizione edil sigillo del fior da liso. L'anello era un vero gioiello e gli era stato fatto ricapitare ad Angel Franchetto con questo semplice commento : “Ad ognuno il suo”.
Oggi Angel Franchetto è uno dei membri del C.S.F.C., e porta permanentemente l'anello al suo dito. L'antica scacchiera del XVIII secolo si ricompone oggi con altri nomi. In questi incontri Eugenio Siragusa attua da recettore di bugie,capace di discernere l'oro trasmutato dal metallo grezo
  • Signor Siragusa, potrebbe spiegarci chi fu il Conte di Cagliostro?
  • Il conte di Cagliostro fu ed è ancora la Saggezza incarnata da uno dei più grandi geni che l'umanità ha avuto : Ermete Trismegisto. Fu il dispensatore d'amore e di bene, l'insigne maestro dei valori alchemici, spirituali, astrali e fisici. Il conte di Cagliostro fu ed è un grande maestro atlantideo che ascese all'ultimo gradino della scuola di Poseidonia, da dove prendono la saggezza universale i figli di Dio venuti sulla Terra per aiutare agli uomini a comprendere la conoscenza della verità Unica. Egli è l'erede della mutazione per essere sempre disponibile, per servire all'immutabile Legge del Genio Solare, del quale è un devoto ed irriducibile servitore e da cui riceve il bene che dispensò e dispensa.
  • Alcuni lo identificano come Giuseppe Balsamo? Che ne pensa lei?
  • Giuseppe Balsamo non è stato mai il conte di Cagliostro. Giuseppe balsamo fu la controfigura della quale si servirono abilmente i persecutori del conte, per discreditarlo e farlo apparire colpevole di crimini che non commise mai, sostanzialmente, per eliminarlo. Gli empi hanno terrore della sua personalità e, come in un altro tempo, si collegano nell'intento di chiudere la sua opera, nonostante sanno che nulla può farlo, perchè Cagliostro è possessore cosciente della Gnosi. Egli sa bene quello che vuole e desidera possedere, e tutto ciò con una finalità ben precisa, che contiene i disegni del Grande Maestro, spirito patronimico del sistema solare. Nulla altro da aggiungere.

Nello stesso tempo che visse Cagliostro, al ritorno del suo viaggio iniziatico, nella corte francese ed in altre corte europee, si raccontava una certa leggenda :

“ Fra la gente, e incluso nella corte, è pubblico il criterio che Cagliostro abbia più di tremila anni, che già vide sorgere la Sfinge in Egitto e le Piramidi nel deserto, che si sia seduto accanto a Cristo nell'Ultima Cena … e infine, che fosse un autentico Rosacroce, uno di coloro che possedevano la Conoscenza”.

Questo testo l'ho trovato nella biografia del conte di Cagliostro, scritta da Pier Carpi. È una biografia di un intuitivo in riferimento ad un iniziato e, pertanto, un tesoro.
Nell'epoca in cui Alessandro Cagliostro venne in Europa,egli già aveva subito tutto il processo della trasmutazione spirituale. Era ritornato come iniziato per portare ai suoi simili la luce che le fu trasmessa nell'antico Egitto. Sembra che il suo maestro fosse stato Althotas, che fece il cammino degli iniziati e che entrò in contatto con i Templari, gli Esseni, i Rosacroce, i Cavalieri dell'ordine di Malta. Dopo il suo passaggio da Londra nel 1777, i suoi discepoli continuarono con l'ordine della Massoneria Egizia. Cagliostro venne condannato dall'inquisizione nell'anno 1791.
Oggi, Eugenio Siragusa svela il segreto delle sue reincarnazioni, tenute celate per lungo tempo nel più profondo del suo cuore, come verità proprie. Non sembra una coincidenza che in un'opera letteraria su Cagliostro, scritta da un autore che non conosce Eugenio Siragusa, si incontri una identificazione con Cagliostro, Giovanni evangelista ed Ermete Trismegisto, come sorprende anche che studiosi od opinionisti dell'opera di Giovanni Evangelista o Ermete Trismegisto imparentino entrambi e alcuni credano che possano essere la stessa persona oppure contemporanei .
Nel passato, nel momento in cui si preparava la Rivoluzione Francese, si incontrarono tre uomini importanti : Cagliostro, Saint-Germain e Voltaire.
Cagliostro, poco prima di essere condannato, aveva detto:

La verità su di me mai sarà scritta, perchè nessuno la conosce. Io sarò l'ultima vittima, perchè una volta arrivata ai piedi dell'Eterno, saprò piangere e supplicare perchè nella Terra si produca un nuovo ordine di cose...Versate sopra il mio sepolcro una lacrima...”.

Ed uscendo dalla Bastiglia, dove era stato incarcerato, aggiunse :

Questo luogo ben presto sarà il tempio della libertà, ed il popolo lo avrà fatto suo “.

Oggi i personaggi di quello scenario ritornano a incontrarsi in vesti differenti e in situazioni diverse. Alcuni si attribuiscono nomi falsi e pretendono arrogarsi poteri che all'ultimo momento non gli furono concessi. Chi ha potere di discernere? Chi è portatore dell verità, soltanto lui può rimanere, soltanto colui che ha le prove che quanto dice, è autentico.

  • Lei che prove ha che Cagliostro, Saint-Germain e Voltaire si fossero conosciuti, fossero degli iniziati e bessero nella fontana della Saggezza del Grande Segreto?
  • Nel mio potere operano le chiavi di detto segreto. Io inviai l'anello di platino trasmutato dal conte di Cagliostro a Voltaire. E chi pretende arrogarsi il nome di Saint- Germain è un sedicente che è stato scoperto.
  • Lei afferma di essere stato il conte di Cagliostro e chi è in Francia di essere il conte di Saint- Germain che non ha riconosciuto in lei quel che dice. Perchè?
  • Le mie previsioni si sono avverate. Il sedicente conte di Saint- Germain si è scoperto. Ha scarnito la verità ed è incominciato a pagare per tutto ciò. Ha creduto di potere giocare facilmente con la luce della verità e , con tutta la sua ipocrisia e falsità, non ha fatto altro che attirare su di sé lo sdegno di coloro che lottano contro chi si avventura a violare con spirito diabolico l'opera degli umili e dei puri di cuore. Credo che sia arrivato il tempo di chiamare alle cose con il loro nome, di dire al pane, pane e al vino, vino; l'ora di fare impallidire tutti coloro che sono stati aggrovigliati dalle sue sinistre arti e di constatare i frutti che questo sedicente conte di S. Germain ha dato. Io ho pietà e commiserazione per lui, e spero che le prove servano alla sua coscienza affinchè nel futuro non commeta errori più gravi di quelli che già ha fatto.
  • A quali prove si riferisce lei ? Che cosa gli è capitato al sedicente conte di S. Germain?
  • Mi sto riferendo alla notizia del suo intento di suicidio. La notizia dell'intento di suicidio del Signor Richard di Chamfray non mi ha sorpreso. Sapevo, con precedenza, che ciò sarebbe successo. Il Signor Richard di Chamfray farebbe molto bene a ritirarsi dal pericoloso gioco che ha messo in atto. Questo è un gioco pieno di dolorose sorprese. Si deve ricordare bene del Signor Siragusa, senza dimenticare che ad ogni causa corrisponde un effetto.
  • Che cosa successe tra di lei e il sedicente conte di S. Germain nel suo incontro in Francia?
  • Le risponderò con le parole di un messaggio che Adoniesis disse al proposito di questo incontro :

Ancora è in tempo per il pentimento, onde evitare ulteriori tribolazioni che potenzialmente gravitano sul sentiero della vita. Sbagliare è umano; perseverare nell'errore è diabolico. Egli probabilmente non lo sa ancora; dopo l'incontro avuto a Parigi con il Signor Siragusa, avrebbe dovuto meditare seriamente e, quindi, intuire con chi si trovava realmente e il perchè di questo incontro programmato. L'anello che ricevette come dono da parte del Signor Siragusa, con una fattura particolare, era il sigillo dell'Amore e della Giustizia. Era una lettera di presentazione che il vero conte di S. Germain lo avrebbe riconosciuto immediatamente. Il Signor Richard di Chamfray non può nemmeno immaginare lontanamente la luce dell'amore e della giustizia di cui è impregnata quell'anello. Ha adoperato la parola che uccide riferendosi al nostro fratello operatore sulla Terra, e lo invitiamo a stare molto attento a non usarla più, perchè la prossima prova significherebbe irrimediabilmente una dura sentenza e ed un ritorno immediato della sua personalità spirituale, che non è quell'autentica del conte di S. Germain, bensì quella di uno spirito programmato da lui, se fosse ben disposto. Dovrebbe sapere bene chi siamo e per chi operiamo e nemmeno dovrebbe ignorare ciò che significa scarnire la verità che si sta rivelando agli uomini di questa generazione”.
Per Adoniesis
Eugenio Siragusa
  • Possiamo dire che l'identificazione della personalità del conte di S. Germain risultò negativa, mentre fu positiva quella di Voltaire.
  • Lei che prova potrebbe dimostrare oggi sul suo passato in relazione a Voltaire?
  • Lei ha visto l'anello di platino. Gli dimostrerò un altro documento. È un lettera di Voltaire, datata 6 Giugno 1761. In essa già si parla del segreto che si sarebbe svelato nel XX secolo, nella seconda metà, e che si riferiva ai dischi volanti...
Come prova complementare, aggiungiamo la foto della lettera, il cui testo tradotto è il seguente :

6 Giugno 1761”.

“ Le rispondo, Signore, alla lettera del mese d'Aprile nella quale le sue terribili rivelazioni fanno del vecchio uomo, che sono io, il confidente dei segreti il giorno della sua morte”.
“Grazie, Germain. Il vostro lungo cammino nel tempo sarà illuminato dalla mia amicizia verso di voi, incluso nel momento delle vostre rivelazioni nella metà del XX secolo. Le immagini parlanti non avrebbero potuto, mancare nel tempo, conservare il ricordo di ciò. Possano condurvi a me le vostre meravigliose macchine volanti”.

Addio, amico mio”.

Voltaire (Gentiluomo del Re)”.

  • In questo momento desidero fargli una domanda parallela al tema che ha occupato questa conversazione. Cagliostro, gli alchimisti e altri iniziati ebbero il possesso del Grande Segreto . C'è un altro cammino dal quale determinate persone pretendono accedere al segreto della vita e della morte. È quello della magia nera. Qual'è il suo parere al rispetto?
  • La magia nera è la manifestazione del male nella sua perseveranza negativa. I nostri fratelli extraterrestri sanno che la stregoneria non è altro che l'esplorazione (da parte degli uomini perversi) delle basse forze vibrazionali, disponibili ad essere strumentalizzate e indirizzate a conseguire una risultante malefica. La magia bianca invece intenta indirizzare queste forze in un senso positivo fisico; la nera , in un senso negativo fisico. Però chi è fortificato nello spirito non deve temere nulla.
  • Che cosa è la morte per lei ?
  • La vita va verso la morte, la morte verso la vita. Tutto cambia, eccetto la legge che informa l'Eternità del Creato attraverso il cambio che determina l'evoluzione di tutto quello che serve all'immortalità dello Spirito Creativo. Tutto è oggi, tutto sarà domani. Il domani risulterà diverso, però sarà sempre il tutto di ieri con nuove forme, nuovi colori, nuova linfa, nuova coscienza, nuova vita e nuova opera. La morte ha spinto la vita verso nuovi sentieri più luminosi, per diventare più coscienti di essere la linfa d'eterna verità nella luce di Dio. La vera vita emerge dalla morte. Spogliandosi degli abiti materiali, si ritorna reale ed esistente, cosciente di essere un sola cosa con la grande Vita del Cosmo. La morte è una grande e generosa amica . La morte è la generatrice della vera vita.
  • È possibile comunicare con i morti? Che ne pensa dello spiritismo, in questo senso?
  • Il mio parere personale è di lasciare in pace gli spiriti ed evitare di chiamarli alla sensibilità della nostra dimensione. Inoltre si vedono costretti a soffrire quando si gioca alla “chiamata” sconsideratamente. Dobbiamo stare attenti, perchè possono presentarsi situazioni molto sgradevoli, soprattutto quando questo tipo di pensiero diventa un'abitudine. Sono a conoscenza di storie molto tristi di persone che sono diventati strumenti di spiriti diabolici. Infatti, è un gioco molto pericoloso; quindi, è consigliabile che rimaniate sempre in guardia e si è possibile di evitarlo. Esistono dei medium che hanno la possibilità di vigilare e di discernere gli spiriti positivi da quelli negativi, anche se non è sempre così.
  • Abbiamo parlato di un passato non tanto remoto, un passato dove Cagliostro, Voltaire e Saint- Germain furono una realtà fisica. Quali sono, a suo parere, le ragioni supreme per credere nella reincarnazione come un fatto valido oggi?
  • Le racconto una storia. Un bambino fu per la prima volta a scuola. Era molto piccolo e le sue conoscenze non superavano le esperienze infantili. Il suo maestro (che era Dio) lo mise nella prima classe e gli disse di apprendere la seguente lezione : “Non devi uccidere, non devi fare del male a nessun essere vivente, non devi rubare”. Lui non uccideva, ma era crudele e rubava . Alla fine della giornata, quando la sua barba diventò oscura e si fece sera, il suo maestro (che era Dio) gli disse : “Hai imparato a non uccidere, ma le altre lezione non gli hai assimilati ancora. Ritorna domani”. Al giorno seguente ritornò ed era ancora ragazzo. Il suo maestro (che era Dio) lo mise in una nuova classe, un po' più avanzata e gli diede questa lezione da imparare : “Non devi fare del male a nessun essere vivente, non devi rubare, non devi ingannare”. Il ragazzo smise di essere di essere crudele, però ancora rubava ed ingannava. Alla fine della giornata, il maestro (che era Dio) gli disse : “ Hai imparato a non essere crudele, però non le altre lezioni. Ritorna domani”. Ritornò di nuovo il giorno seguente, ed ancora era un giovane uomo. Il maestro (che era Dio) lo mise nella classe successiva e gli diede questa lezione da imparare : “Non devi rubare, non devi ingannare, non devi desiderare le cose altrui”. L'uomo non rubò , però ingannava e desiderava i beni degli altri. Alla fine della giornata, il maestro (che era Dio) gli disse : “Hai imparato a non rubare, m non le altre lezioni. Ritorna domani, figlio mio”.
“Questo è quello che ho letto nei volti degli uomini, nel libro del mondo, nelle stelle del firmamento”.




L'INCONTRO DI CAGLIOSTRO E DEL CONTE DI S. GERMAIN NEL XX SECOLO

L'incontro di Cagliostro (Eugenio Siragusa) e il conte si S. Germain (Richard di Chamfray) si produsse a Parigi, la domenica 21 Maggio 1972.
Eugenio era accompagnato da Gianni Smith e da me (Maria Milesi). L'appuntamento fu nell'appartamento parigino di una contessa, amica intima del conte di S. Germain.
Noi arrivammo per primi, verso le 11.30. Intorno a mezzogiorno , arrivò il conte insieme alla sua compagna dell'epoca , la bellissima incarnazione di NINON (pronuncia in italiano), antica compagna del conte.Il conte salutò cortesemente, ma con freddezza ed incominciò a fumare nervosamente una sigaretta dopo l'altra, mentre camminava di un lato all'altro della stanza, turbato ed agitato, senza nemmeno guardarci, né parlarci, gesticolando ogni tanto in direzione a qualcuno che si trovava lungo il corridoio. La sua compagna era vestita con una minuscola mini-gonna ed era seduta vicino a noi. Lui vestiva un elegante completo oscuro con una camicia bianca.
Ci sedemmo intorno ad una tavola rettangolare. La contessa presiedeva la tavola per servirci. Eugenio si sedette al centro e alla sua destra si sedette Gianni Smith. Il conte era difronte a Eugenio e alla sua destra si trovava la sua compagna, mentre che io mi ero accomodata alla sua sinistra , e alla mia sinistra si era seduta una persona che fin quel momento soltanto lo avevo conosciuto per via epistolare. Una volta sistemati a tavola, il “ghiaccio” iniziale incominciò a sciogliersi e ci fu un intercambio di frasi senza importanza tra Eugenio ed il conte. Si diedero la mano allo stile dei tempi antichi ed il conte riconobbe in Eugenio il conte di Cagliostro. Incluso fu fatta un'allusione su Giovanni Evangelista.
Eugenio gli consegnò un anello con un rubino che il conte accettò, dandogli in cambio la lettera di Voltaire che portava la data del 6 Giugno 1761, in cui si parlava anche di “macchine volanti” e gli fu inviata in quel tempo al conte di S. Germain.
Ricordo che domandai : Chi è che sa perchè noi, precisamente oggi, ci siamo riuniti ?
E i tre risposero che era logico, giacché era successo anche in un altro tempo.
Non ricordo quanto fu detto in quell'occasione, però mi sembra che nulla d'importante apparentemente. Tutto accadde a tavola. Immediatamente dopo, noi tre ci avviammo verso Ginevra, città dove sicuramente Cagliostro già aveva impiantato le basi di una sua futura opera.
Dopo di questo incontro, il conte di S. Germain incominciò a discreditare Eugenio, e costui gli scrivette una lettera per mettere le cose al loro giusto posto. In seguito, Adoniesis diede un messaggio per chiamarlo all'ordine, però non ci fu nessun rettifica da parte del conte e tutto ciò lo portò alla sua propria auto-eliminazione già alcuni anni fa, assieme alla sua compagna del momento.L'anello di platino, al quale il conte di Cagliostro aveva fatto l'alchimia , gli fu consegnato a Eugenio nell'anno 1973 a Ginevra, da parte di un tale Roger, massone egizio, originario dell'Italia, che esercitava la professione di guaritore nelle periferie di Ginevra.
Non ci disse come lo aveva avuto. Eugenio lo conservò nella tasca della su camicia senza dargli, apparentemente, molta importanza, regalandoglielo dopo, in un'occasione, ad Angel Franchetto. italiano residente in Spagna, oramai deceduto.
In Franchetto si manifestava Voltaire.

Per mia testimonianza diretta,
Maria Milesi



Dialoghi personali con EUGENIO SIRAGUSA Agosto 1983.

Il conte di Saint Germaine. (Richar de Chamfray).

E-.Come Saint Germain, che recentemente si è sucidato.

Io l' ho incontrato a Parigi, e gli ho dato un anello e gli dissi: "Se capisci il significato di quello che sto facendo, ti salverai".

Eravamo in una casa, la tavola era apparecchiata con piatti cesellati in oro, bicchieri decorati anche in oro; Erano presenti Maria Milesi e Gianni Smith. La casa era d’una contessa, fantastica persona che era stata la compagna in una sua altra vita, una bella donna.

Saint Germain mi ha dato una vecchia scatola contenente un diamante che Cagliostro aveva trasmutato attraverso alchimia, da un pezzo di vetro comune, per ordine di Re Luigi XV.
A quel tempo il Re lo aveva dato Saint Germain dicendogli:"Tu lo darai a Cagliostro quando lo incontrerai tra duecenti anni".

Era un favoloso diamante montato in un anello di platino; dopo io l’ho regalato ad Angel Franchetto, perché con questo evento ho dato testimonianza al suo lavoro, dal momento che egli è stato uno dei primi operatori in Spagna.

D-. Come è strano, un uomo che ha fatto così tanto e che attraverso di lui sì sono in molti risvegliati, non ha voluto sapere più nulla...

E-. Lo sai..., si perde facilmente di programmazione come è accaduto a Saint Germain che l'ha persa. Si è lasciato prenedre dalle delizie terrene, dimenticando la sua missione. Perché l'avevo avvertito, (Saint Germain) dandogli l'anello e dicendogli che lo poteva salvare, di stare attento, perché sarebbe stato tentato.

Ma si è messo a ridere, perché ha pensato che era forte; Infatti egli aveva una personalità molto forte. Lui pensa, che dava ordini al suo cane appena fissandolo negli occhi. Infatti era il soggetto appropriato per incarnare il Tao, o Mutante.
Poi mi ha dato una lettera autografa scritta, autentica di Voltaire, nella quale si parla dei dischi volanti, che venne pubblicato nel libro di Victorino del Pozo.Poi successivamente si è lasciato trascinare e ha perso la programmazione e ha avuto la fine che ha avuto
Si unì con Dalida (cantante italo-francese).
Si sa, che questa donna era un pericolo; chi unisce lei si può andare a preparare la bara, prendendo le misure.Si tratta di una maga di prima classe, chi si unisce a lei, muore.
Per questo Saint Germain ha cominciato a perdere la sua programmazione, fino al punto che si suicidò con un auto e con lui una contessa.
Vero, è chiaro perché era stato bastonato, è stato punito.


Commento:
La Documentazione qui riprodotta è stata trascritta in carta intestata personale del signor Eugenio, in quanto facente parte della sua personale esperienza perché fedele a quanto è stato narrato dai testimoni.



Filippo bongiovanni.
Lettera che ho visto personalmente di Voltaire, autografa e in possesso dello stesso Eugenio, dove il filosofo e moralista nel 1791, parla delle meravigliose “macchine Volanti”...
Filippo bongiovanni

1 comentario:

  1. http://1.bp.blogspot.com/-064VFg-mxZY/T32mNTyntdI/AAAAAAAAAfU/ijVpLhR9PAk/s1600/letter10.jpg
    La lettera di Voltaire a Saint Germain

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