Quando è accaduto, molti di voi non erano ancora nati, altri c'erano ma allora non erano coscienti delle rivelazioni messianiche, altri ancora esistevano ed erano uniti ai piu' adulti, già conoscitori dell'opera Universale, ma avevano una giovanissima eta'. Il 24 novembre del 1978 veniva arrestato ingiustamente EUGENIO SIRAGUSA, dando inizio alla più' grande ondata di avvistamenti in quel tempo di TRACCIATORI MAGNETICI( non ufo) a sostegno della sua innocenza, che sarà poi confermata con l'assoluzione a formula piena, perché' il fatto non sussiste, dal tribunale di Catania il 5 aprile 1982.*
Sono pienamente convinto che nessuno mi puo' smentire e sfido chiunque, con prove alla mano, che proprio attraverso questo sacrificio,piace o non piace, il SUO piu' illustre messaggero del CIELO del xx secolo, possa essere anche annoverato, oltre che perla Sua opera di Rivelazione, prettamente Messianica nel tempo di tutti i tempi, tra coloro che anche hanno fornito piu' prove fisiche sulla presenza nei cieli di tutto il mondo di questaaviazione elettromagnetica extraterrestre. Nel periodo della Sua detenzione,che si chiuse il 5 febbraio 1979,ci furono quasi 20.000 casi di avvistamento nel mondo,mandando in seria confusione tutti gli ufologi italiani ed esteri,Italia particolarmente e Sicilia. Gli Esseri di Luce reagirono energicamente a questa ingiustizia e misero in campo tutti i Loro mezzi aristocratici, facendosi vedere e fotografare a squadriglie, principalmente dai funzionari delle forze dell'ordine, della polizia,finanza,carabinieri, dimostrando la tutela al LORO messaggero e che erano personalmente LORO a parlare se volevano mettere a tacere la Sua voce e ammonivano con queste costanti manifestazioni,di stare attenti a non commettere ulteriori errori. I cosmo aerei furono avvistati sopra il carcere dove era rinchiuso e particolarmente qualche volta lo videro qualcuno atterrare, lasciando l'erba disidratata nel prato ed Eugenio dall'interno del suo cubicolo 5 dialogare con i LORO Occupanti che si trovavano all'esterno. La stampa e i testimoni evidenziarono particolarmente l'accaduto.
Altri casi saranno saranno unici nel proprio genere, come di quel detenuto,che puntualmente ogni sera gridava...EUGENIO UFO...EUGENIO ...UFO...EUGENIO....UFO...Ebbene, subito dopo aver prestato per l'ennesima sera il solito rituale, durante la notte si alza per soddisfare una necessità fisiologica, e si accorge guardano dalla finestra che dava sull'Etna, che due grossi e lucentissimi GLOBI LUMINOSI erano diretti in direzione dell'istituto penitenziario e della sua cella.Fu così rapida e veloce il loro approssimarsi, che ebbe il tempo di tapparsi gli occhi, sia per la paura che per l'enorme luminosità che emanavano...La cosa però sconcertante la ebbe, quando scoprì che sul dorso di una mano c'era come un tatuaggio che non scompariva e raffigurava un OCCHIO APERTO Lo shock rimase per tre giorni nello sventurato protagonista e la marca nel dorso della sua mano per una settimana. Il rituale che lo aveva reso protagonista non si ripeterà più, e in cambio diventò amico di Eugenio....La testimonianza di un brigadiere capo turno con altri suoi colleghi e 17 detenuti,che dichiarano lasciando con un verbale di testimonianza, di aver visto un cosmo aereo che si avvicinava all'istituto penitenziario a gran velocità e si lascia cadere come una foglia morta dentro il patio e nell'orto della prigione. Lo videro per almeno due ore, lasciando al suolo una marca esagonale fra le piante coltivate, disidratandole. Il fatto curioso, e che proprio il capo turno in questione, dando l'allarme con voce a squarcia gola, richiamerà il piantone della torretta a far fuoco.
Non avrà neanche il tempo di posizionarsi, che il cosmo aereo scomparirà ad una velocità enorme.E si potrebbe continuare, ma credo che che possiamo lasciare e dare l'esatta misura del fenomeno...Dopola Sua scarcerazione, Eugenio così ci racconta: "UN GIORNO VENNI CHIAMATO DAL DIRETTORE DELL' ISTITUTO PENITENZIARIO IN PERSONA E MI DICE.... LA PREGO SIG. SIRAGUSA ,NON MI FACCIA BRUTTI SCHERZI, NON SAPREI COSA DIRE SE DOVESSE SCOMPARIRE COME CAGLIOSTRO....COSA DICO AI MIEI SUPERIORI".....!!!???
Un'ulteriore testimonianza: IL PRESIDENTE JIMMY CARTER, TESTIMONIO' AL MONDO INTERO NEL 1978 DI UN SUO AVVISTAMENTO DI COSMO AEREI EXTRATERRESTRI AVVENUTO NELL' ANNO1977 E CONFESSERA' AD UNO DEI DUE SUOI CONSIGLIERI PERSONALI CHE NEI PROSSIMI 12-15 MESI SUCCESSIVI, CI SAREBBE STATO UN AVVENIMENTO SPECIALE IN RAPPORTO AGLI U.F.O. CON L'INTENZIONE DI CONVINGERE FINALMENTE IL MONDO DELL' ESISTENZA REALE DI UMANITA' EXTRATERRESTRI....!!! cosa sarebbe accaduto dopo questi mesi? Quello che già vi ho appena narrato e ricordato...!!! Quanti ancora oggi si chiedono, qual'è il contenuto della rivelazione extraterrestre,che opera svolgono e come possiamo relazionarli e/o avvicinarli al Messia.
“Sono gli Angeli Consolatori - diceva Eugenio - sono i collaboratori del Consolatore promesso da Gesù Cristo”.“IL VERBO DEL CONSOLATORE SI FA PAROLA UMANA”La luce santa dell’eterna verità, della giustizia e dell’amore del regno di Dio, è sulla Terra e in mezzo agli uomini. Ravvedetevi, perché è vero, che il Consolatore, Giudice di verità e di pace, è dietro le porte di questo tempo e di questa generazione. In verità, egli doveva venire, ed in verità, in verità vi dico:La sua Divina Luce è nel mondo. Egli è già operante nella Verità e nella Giustizia, secondo i Divini Disegni del sublime Padre Creativo. Ravvedetevi, uomini, perché è ancora vero, chela Sua Celeste Milizia opera, edifica e vigila,affinché si avveri la Suprema Santissima Volontà. Siate giusti e consigliati e preparate le anime vostre alla purificazione e all’accettazione delle Supreme Verità, che la Luce dello Spirito Divino edificherà nei vostri cuori e nelle vostre menti. Siate puri, mansueti, caritatevoli ed amatevi gli uni e gli altri con allegrezza di spirito e con la pace nei cuori e nelle anime, perché, in verità, in verità vi dico:Questo era il tempo della Sua venuta nel mondo per glorificare in verità la Divina Opera di Cristo Salvatore di tutte le anime del mondo, primogenito della Luce Creativa ed eterna di Dio. Osannate e gioite, uomini, e fate che Egli innalzi nell’alto dei Cieli e nella eterna beatitudine dell’amore infinito del Padre Celeste, tutte le vostre attese nella pace e nel bene della Sua eccelsa Giustizia Divina. Rallegrate i vostri cuori e nell’attesa del Grande Giorno, pregate, pregate, pregate con tutta l’anima, perché è infine vero, che chi si sarà ravveduto ed avrà edificato in verità, in Giustizia,Amore e Carità per sé e per il prossimo suo, avrà salvato in eterno l’anima sua sino al giorno del GRANDE GIUDIZIO FINALE.
(Catania, 15-8-’64)Dal Cielo alla Terra).
Eugenio Siragusa
Eugenio, per quello che mi è stato concesso di conoscere, si recato due volte dal Notaio,questa è stata la prima volta.
COMUNICATO DEPOSITATO DAVANTI AL NOTAIO IN DIVERSI PAESI ED INVIATO AI CAPI DI STATO DELLE SUPERPOTENZE ED AL PAPA GIOVANNI PAOLO II,
L'ANNO 1979
“ Non sono un mitomane, né un uomo di fantascienza. Non sono un esaltato, né un bugiardo, né un ignorante. Sono un “contattato” con il compito di divulgare quanto mi è concesso da Chi, per quanto ne so, possiede il potere assoluto in cielo e in terra. Questo compito che sviluppo da 30 anni a questa parte, è carico di rinunce e sofferenze, di lotte ed amarezze. Malgrado tutto, non ho piegato le ginocchia, vincendo timori ed odi,incomprensioni e sottili persecuzioni. Questo atto che compio, forse sarà l'ultimo ed il più “importante” della mia missione, dal mio incondizionato amore verso l'Umanità di questo Pianeta. Ho il sacro dovere di fare notare ai Signori, che un'inimmaginabile forza con poteri impensabili, vigila costantemente e attivamente lo sviluppo della grave situazione, creatasi per la pazza corsa agli armamenti nucleari e alla proliferazione, sempre più crescente, di questi ordigni di distruzione e di morte. La presenza sul Pianeta da parte di questi Signori dello Spazio, guarda principalmente,ad impedire una degenerazione capace d'annientare inesorabilmente la vita su questo mondo.E'a mia conoscenza, che è dentro delle mie possibilità, un forzato condizionamento e una radicale “mutazione” dell'attuale situazione, con la finalità di evitare che si ripeta un'enorme catastrofe che toglierebbe, totalmente, l'alito di vita di questo Pianeta.E' pure vero, per quanto io conosco, che la sua missione si limita al compito specifico di “trattenere l'attuale progressiva involuzione” degli equilibri cosmofisici e cosmodinamici delSistema Solare. Capisco bene quanto sia difficile dar credito a quanto dico, attraverso di questo comunicato scritto, e anche che sia difficile interpretare realmente questo mio atto d'amore. Come fece a suo tempo il profeta Giona, non faccio altro che ripetere la su storia e questa volta senza disubbidire. Credo d'aver fatto il mio dovere e spero, dal più profondo del mio cuore, che Voi compiate il vostro”.
Eugenio Siragusa
SONO UN AMICO DELL'UOMO !
Non sono un cartomante, non sono un mago, un astrologo, un indovino o un santone.
Sono un amico dell'uomo ! Sono un semplice viandante e porto acqua per gli assetati di Verità. Non sono nulla di più di un semplice interprete dell'Amore che chiama l'Amore.
Non sono grande, ma minimo agli occhi di Dio e degli uomini. Non vi porto nulla di mio, ma ciò che mi è stato dato, quanto mi è stato affidato perché possiate comprendere, oggi più che mai,la Verità del Tempo di tutti i Tempi.Non vi chiederò mai nulla in cambio di ciò che vi porto. Vi chiedo solo di ascoltare, di meditare e di dedurre; sarete sempre voi a godere la libertà di determinare.Non impongo nessun credo : offro e discuto in piena libertà, con fraterna compressione e con amore. Il mio Maestro non è di questo mondo.Sono un amico dell'uomo, sì, e vi porto una rosa profumata che non appassisce mai, un simbolo, una Verità Eterna.
Eugenio Siragusa
I pezzi riportati sono tratti dai libri:Eugenio Siragusa IL CONTATTATO e Verità e persecuzione di Siragusa...Nella copertina del libro ...il CONTATTATO, per disposizione di una Volontà Superiore, Eugenio volle far riportare la seguente scritta"QUESTO LIBRO E'DEDICATO A COLORO CHE,AVENDO RECEPITO IL MESSAGGIO DI EUGENIO SIRAGUSA, EREDITERANNO IL NUOVO CIELO ELA NUOVA TERRA "
Venne l'Agosto del 1978. Il luogo degli incontri abituali era gremito di fratelli e sorelle venuti da ogni parte d'Italia e del mondo, quasi a raccogliere gli ultimi frutti nati da una semina di circa trent'anni di indefesso lavoro. MaEugenio, sorridente, anche se mostrava una stanchezza palpabile che scaturiva da ogni suo gesto, da ogni sua parola, non aveva più niente da dirci, più niente da darci. Aveva detto e dato tutto quanto aveva da dire e da dare, e, come il buon seminatore, attendeva che in ognuno di noi spuntassero i germogli della maturità, della consapevolezza. C'era tanta gente, quell'infuocato pomeriggio dell'estate siciliana, e con noi vi erano anche i due giovani stranieri, presenti nella materia, ma assenti nello spirito. Strano, tutti guardavano loro due, come per captare ciò che nessuno di noi aveva il coraggio di pensare o di ammettere... Anche Eugenio li guardava, con un amore tinto di tristezza, del disperato desiderio della loro redenzione.
Nei loro occhi vi era invece il gelido taglio di una lama affilata, tinta di odio, di vendetta, di un tradimento pronto ad esplodere in tutta la sua inaudita violenza.
Una lunga tavola apparecchiata, molta frutta, molto pane, della carne, del pesce e abbondante vino dell'Etna riempivano i nostri sguardi e la nostra attesa di una dolce atmosfera che già avevamo vissuto molto, molto tempo addietro... quando un altro Giusto, donatore di Vita e d'Amore, offriva il Suo ultimo pane e il Suo ultimo vino, prima di essere consegnato nelle mani dei carnefici. Mangiammo , bevemmo e ascoltammo la parola di colui che guardavano con un triste, acuto presagio nei nostri cuori. Alla fine, mentre ascoltavano un brano del Vangelo inciso da un noto attore dell'arte italiana, il disco – come una profezia – si inceppò sulle parole: “E tu Giuda mi tradirai...e tu Giuda mi tradirai...e tu Giuda mi tradirai” Un fremito percorse tutti i presenti,ed Eugenio, seduto in mezzo a noi, completò la nostra trepidazione dicendo : “ E qui, in mezzo a noi, c'è già qualcuno che mi tradisce”.Istintivamente, gli sguardi di tutti si volsero verso i due giovani stranieri : essi erano accanto alla porta, partecipi di quell'ultima cena del XX Secolo, ma la viltà di Giuda li costrinse ad uscire... Stranamente si alzarono e, senza guardare alcuno, uscirono all'aperto, seguiti dagli sguardi di tutti. Così, per molti di noi, risvegliati dalla parola di quel Giusto che aveva dato tutto se stesso per vederci salvi, quella fu l'ultima cena. Una manciata di dollari, pari ai trenta denari di un tempo, fu offerta a chi si fosse prestato al gioco del dragone. Non fu difficile trovare i corrotti e i corruttibili, i quali, spinti dalla bramosia del denaro, adottarono i sistemi del tempo moderno per agevolare l'opera del traditore. Stampa, televisione, radio...i mezzi moderni di una diffusione mondiale portarono ovunque la voce della menzogna : “ E' un truffatore ! Un imbroglione ! Un plagiatore ! E' un violentatore di donne !”. Il mondo intero, colto di sorpresa, fu pronto a puntare il dito su di lui, a vomitare ed aggiungere ingiurie ad ingiurie, accuse ad accuse, denunce a denunce. La sua adamantina figura che splendeva di verità, di onestà, della più limpida correttezza morale e spirituale, fu colpita dal fango più ignobile e posta alla berlina dinanzi ad un'umanità accecata dalla barbarie di uno spirito corrotto; le sue gemme di Verità vomitate e calpestate proprio da coloro che per anni le avevano ricevute, o avevano finto di riceverle... Eppure, il Maestro dei Maestri aveva insegnato : “Non date le perle ai porci prima che le mastichino, e dopo averle masticate, si rivoltino contro di noi”!... La storia si ripeteva. La mattina del 24 Novembre 1978 il sole splendeva sulla abitazione di Eugenio e pareva carezzare la figura di quell'uomo che, in serena attesa, passeggiava dinanzi ai cancelli della casa. Percorrendo il viale d'ingresso,egli guardava con sguardo profondo tutto ciò che per anni lo aveva accompagnato nella sua divina Opera di risveglio : le piante, i fiori, il mare lontano, la “ grande madre “ che quella mattina ansimava più forte di solito...,i bianchi colombi che volteggiavano sopra di lui, i due cani che sembravano capire e correvano nervosamente avanti e indietro. Poi, un rombo di automobili, lo stridio dei freni, il suono del campanello. Fuori del cancello vi erano due grosse vetture e otto uomini. Egli si avvicinò loro, sereno e sorridente : pareva più alto del solito nella sua imponenza spirituale. “Chi cercate “?, domandò. “Cerchiamo il Signor Eugenio Siragusa “.
“Sono io. Vi aspettavo”.
E come un ladrone, lo portarono via. Così ebbe inizio il calvario di questo uomo, che aveva il solo torto di avere imitatola Passione di Cristo.
Venne arrestato di venerdì e di venerdì era nato, il 25 Marzo 1919, nel giorno dell'Annunciazione.
Lo stesso giorno dell'arresto di Eugenio Siragusa, eruttò il vulcano Etna con una violenza tale che da anni non si vedeva : i fiumi di lava cadevano verso i versanti e le falde del lato opposto di Nicolosi, dove abitavano il Contattato e i suoi amici studiosi. La lava scese fino gli intorni di un piccolo paese della provincia di Catania, chiamato Zafferana. Mentre gli abitanti del paesino abbandonavano le loro case e altri vigilavano la direzione dei fiumi di lava, alcuni si radunarono in piazza e nelle strade del paese e cominciarono a gridare davanti l'ufficio della polizia : “LIBERATELO!”, “FATELO USCIRE!”, “ E' INNOCENTE!”, “ PRIMA CHELA LAVA CI SOMMERGA' !”.
...Ma uno dei “dottori della legge”,che presiedeva un tribunale degli uomini, fu un giorno illuminato folgorato da una voce interna che gli intimò: Attenti..! Attenti..! Guardatevi dal fare del male a quest'uomo che avete così facilmente giudicato,credendo con leggerezza alle ignobili accuse..! Attenti..! Attenti..! Quella voce interiore agì come una sciabolata nel petto di quel “potente della legge” e la paura cominciò a farlo vacillare. Come fare per ubbidire a quella voce..? Come fare per evitare che quell'enorme errore continuasse a premere sulla vita di quel giusto..?...
Il cubicolo numero 5 fu il “domicilio” del Messaggero di Dio del XX secolo.
...Fu lasciato digiuno come il più volgare dei malfattori, su una panca di legno, dentro una angusta “camera di sicurezza”, in attesa di giudizio dei suoi carnefici: o libero o imprigionato con l'accusa di plagio, di truffa di violenza...Ma tra quelle quattro mura vi erala Consolazione di Colui che con devozione Eugenio aveva servito e ancora serviva, nell'imitazione del Suo sacrificio e della Sua Passione, avendo subito le Sue stesse ignobili accuse. Là, impresso su una parete, il Volto di Cristo lo guardava, con il sorriso della consolazione e la pena della sofferenza che con lui divideva...Nitidamente scorse la corona di spina intorno al Suo capo, i lunghi capelli,la barba...e sopra quel Divino Volto tre croci. Chiuse gli occhi vinto da un' intima, profonda commozione,dimenticando la fame, il freddo, il sonno che per due giorni fu costretto a patire. Così egli trovò il suo nutrimento, la sua bevanda, il suo tepore in quel Volto, in quelle tre croci...
“Il555” :
5, il numero del cubicolo in cui fu confinato il 28-XI-1978.
5 di Febbraio di 1979, libertà provvisoria.
5 d' Aprile di 1982, giudizio.
555, l'antagonista del 666, il numero della Bestia.
555, il numero del nuovo predicatore, il “baluardo” di Dio, il nuovo Giovanni, L'Annunciatore del Ritorno del Redentore.
555, il numero di Colui che Guiderà la battaglia d' ARMAGHEDON, con lo stendardo di Cristo e le sue legioni celesti.
555, il numero che segnalerà la vittoria contro il Principe di questo mondo e dei suoi seguaci ANTCRISTICI.
Guai a voi, partitari del maligno, perché non avrete scampo. La vostra carne arderà con il fuoco invisibile e i vostri spiriti periranno nella seconda morte. Il mondo scuoterà ogni cosa immonda e le forze titaniche del cielo e della terra mieteranno il frumento e la gramigna, affinché la separazione del uno e l'altra abbia luogo a seconda la divina giustizia. Il frumento abbellirà il tavolo del Signore e la gramigna continuerà ad alimentare le fetide viscere della bestia incatenata.
Guai a voi, figli della morte !”
Il Sig. Siragusa, contro qualsiasi pronostico, era tranquillo, sereno, come se lui non fosse in giudizio il giorno successivo :
“Io vi assicuro che la tranquillità che possiedo in questi momenti dentro di me, è incredibile. Io potrei essere abbattuto, iperteso ...Però, da un tempo questa parte, io sento una tranquillità interiore...un serenità...Avendo il processo domani, io dovrei essere nervoso. Al contrario, nonostante la mia salute ne sia risentita, mi distenderò, vedrò l'ultima puntata di Gesù di Zeffirelli e domani vedremo... Gesù ha voluto che il mio processo si sviluppasse nello stesso periodo che Lui fu processato. Fu scritto e trasmesso : a causa del mio nome sarete perseguitati, vituperati, accusati di falsità e portati nei tribunali. Il mio cuore è in pace e sereno il mio spirito perché sono a conoscenza dei disegni del Signore. La storia si ripete, però questo tempo è diverso di ciò che fu, dove l'assenza di pietà umana messe a morte in croce l'agnello dell'Amore e della Pace Universale.
...Una voce mi chiama dalla cella di fronte: “Eugenio, mangia questo pesce: è buono. E tramite un amico, mi fa giungere attraverso le sbarre un piatto di pesce... che io vedo come un pezzo del suo cuore. Sin dal primo giorno, questa creatura ha avuto per me le stesse premure di un angelo custode. I suoi occhi limpidi e pieni di luce fissano il finestrino della pesante porta della mia cella,preoccupato per le mie necessità; io lo guardo come si può guardare il Volto di Cristo in croce, che nello spasimo dell'immenso dolore riesce ancora a pronunciare la parola “Amore”. Un viso giovane, con la sofferenza dipinta negli occhi; un viso che non dimenticherò mai, perché fa ormai parte del mio volto; il suo cuore fa parte del mio cuore e il suo dolore è divenuto il mio dolore. Sarò come potrò,il suo conforto e la linfa della sua speranza. Se uscirò, i miei giorni saranno anche i suoi giorni, la mia pace anche la sua pace. Le migliaia di lettere e telegrammi che mi giungono da ogni parte del mondo sono il mio conforto, ma è un privilegio che non vorrei avere, perché non posso condividerlo,non posso darlo agli altri che forse più di me ne hanno bisogno. Ma lo farò io per loro,lo farò, affinché possono sentire che sono pensati, amati per quello che realmente sono: Uomini.
Questa è la mia testimonianza per non dimenticare......!!!
Il Testimone dell´Eterno Presente
Fiippo Bongiovanni
La sentenza assolutoria
dopo l'arresto del 24 Novembre 1978
CATANIA 5 APRILE 1982*
dalla sentenza in prima istanza del tribunale di Catania:
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Penale di Catania sez.: I
composto dai signori:
1 - Dott. Iezzi Giustino - Presidente
2 - Dott. Chiarenza Domenico - Giudice Est.
3 - Dott.La Rosa Gioacchino - Giudice
ha pronunciato la seguente sentenza nel procedimento penale contro Siragusa Eugenio...
...........
...........
Si ribadisce, pertanto la formula assolutoria piena del prevenuto, "perché il fatto non sussiste".
P.Q.M.
Il Tribunale, visto l'art. 479 CPP
ASSOLVE
Siragusa Eugenio dal delitto ascrittogli perché IL FATTO NON SUSSISTE.
Sono pienamente convinto che nessuno mi puo' smentire e sfido chiunque, con prove alla mano, che proprio attraverso questo sacrificio,piace o non piace, il SUO piu' illustre messaggero del CIELO del xx secolo, possa essere anche annoverato, oltre che per
Altri casi saranno saranno unici nel proprio genere, come di quel detenuto,che puntualmente ogni sera gridava...EUGENIO UFO...EUGENIO ...UFO...EUGENIO....UFO...Ebbene, subito dopo aver prestato per l'ennesima sera il solito rituale, durante la notte si alza per soddisfare una necessità fisiologica, e si accorge guardano dalla finestra che dava sull'Etna, che due grossi e lucentissimi GLOBI LUMINOSI erano diretti in direzione dell'istituto penitenziario e della sua cella.Fu così rapida e veloce il loro approssimarsi, che ebbe il tempo di tapparsi gli occhi, sia per la paura che per l'enorme luminosità che emanavano...La cosa però sconcertante la ebbe, quando scoprì che sul dorso di una mano c'era come un tatuaggio che non scompariva e raffigurava un OCCHIO APERTO Lo shock rimase per tre giorni nello sventurato protagonista e la marca nel dorso della sua mano per una settimana. Il rituale che lo aveva reso protagonista non si ripeterà più, e in cambio diventò amico di Eugenio....La testimonianza di un brigadiere capo turno con altri suoi colleghi e 17 detenuti,che dichiarano lasciando con un verbale di testimonianza, di aver visto un cosmo aereo che si avvicinava all'istituto penitenziario a gran velocità e si lascia cadere come una foglia morta dentro il patio e nell'orto della prigione. Lo videro per almeno due ore, lasciando al suolo una marca esagonale fra le piante coltivate, disidratandole. Il fatto curioso, e che proprio il capo turno in questione, dando l'allarme con voce a squarcia gola, richiamerà il piantone della torretta a far fuoco.
Non avrà neanche il tempo di posizionarsi, che il cosmo aereo scomparirà ad una velocità enorme.E si potrebbe continuare, ma credo che che possiamo lasciare e dare l'esatta misura del fenomeno...Dopo
Un'ulteriore testimonianza: IL PRESIDENTE JIMMY CARTER, TESTIMONIO' AL MONDO INTERO NEL 1978 DI UN SUO AVVISTAMENTO DI COSMO AEREI EXTRATERRESTRI AVVENUTO NELL' ANNO1977 E CONFESSERA' AD UNO DEI DUE SUOI CONSIGLIERI PERSONALI CHE NEI PROSSIMI 12-15 MESI SUCCESSIVI, CI SAREBBE STATO UN AVVENIMENTO SPECIALE IN RAPPORTO AGLI U.F.O. CON L'INTENZIONE DI CONVINGERE FINALMENTE IL MONDO DELL' ESISTENZA REALE DI UMANITA' EXTRATERRESTRI....!!! cosa sarebbe accaduto dopo questi mesi? Quello che già vi ho appena narrato e ricordato...!!! Quanti ancora oggi si chiedono, qual'è il contenuto della rivelazione extraterrestre,che opera svolgono e come possiamo relazionarli e/o avvicinarli al Messia.
“Sono gli Angeli Consolatori - diceva Eugenio - sono i collaboratori del Consolatore promesso da Gesù Cristo”.“IL VERBO DEL CONSOLATORE SI FA PAROLA UMANA”La luce santa dell’eterna verità, della giustizia e dell’amore del regno di Dio, è sulla Terra e in mezzo agli uomini. Ravvedetevi, perché è vero, che il Consolatore, Giudice di verità e di pace, è dietro le porte di questo tempo e di questa generazione. In verità, egli doveva venire, ed in verità, in verità vi dico:La sua Divina Luce è nel mondo. Egli è già operante nella Verità e nella Giustizia, secondo i Divini Disegni del sublime Padre Creativo. Ravvedetevi, uomini, perché è ancora vero, che
(Catania, 15-8-’64)Dal Cielo alla Terra).
Eugenio Siragusa
Eugenio, per quello che mi è stato concesso di conoscere, si recato due volte dal Notaio,questa è stata la prima volta.
COMUNICATO DEPOSITATO DAVANTI AL NOTAIO IN DIVERSI PAESI ED INVIATO AI CAPI DI STATO DELLE SUPERPOTENZE ED AL PAPA GIOVANNI PAOLO II,
L'ANNO 1979
“ Non sono un mitomane, né un uomo di fantascienza. Non sono un esaltato, né un bugiardo, né un ignorante. Sono un “contattato” con il compito di divulgare quanto mi è concesso da Chi, per quanto ne so, possiede il potere assoluto in cielo e in terra. Questo compito che sviluppo da 30 anni a questa parte, è carico di rinunce e sofferenze, di lotte ed amarezze. Malgrado tutto, non ho piegato le ginocchia, vincendo timori ed odi,incomprensioni e sottili persecuzioni. Questo atto che compio, forse sarà l'ultimo ed il più “importante” della mia missione, dal mio incondizionato amore verso l'Umanità di questo Pianeta. Ho il sacro dovere di fare notare ai Signori, che un'inimmaginabile forza con poteri impensabili, vigila costantemente e attivamente lo sviluppo della grave situazione, creatasi per la pazza corsa agli armamenti nucleari e alla proliferazione, sempre più crescente, di questi ordigni di distruzione e di morte. La presenza sul Pianeta da parte di questi Signori dello Spazio, guarda principalmente,ad impedire una degenerazione capace d'annientare inesorabilmente la vita su questo mondo.E'a mia conoscenza, che è dentro delle mie possibilità, un forzato condizionamento e una radicale “mutazione” dell'attuale situazione, con la finalità di evitare che si ripeta un'enorme catastrofe che toglierebbe, totalmente, l'alito di vita di questo Pianeta.E' pure vero, per quanto io conosco, che la sua missione si limita al compito specifico di “trattenere l'attuale progressiva involuzione” degli equilibri cosmofisici e cosmodinamici delSistema Solare. Capisco bene quanto sia difficile dar credito a quanto dico, attraverso di questo comunicato scritto, e anche che sia difficile interpretare realmente questo mio atto d'amore. Come fece a suo tempo il profeta Giona, non faccio altro che ripetere la su storia e questa volta senza disubbidire. Credo d'aver fatto il mio dovere e spero, dal più profondo del mio cuore, che Voi compiate il vostro”.
Eugenio Siragusa
SONO UN AMICO DELL'UOMO !
Non sono un cartomante, non sono un mago, un astrologo, un indovino o un santone.
Sono un amico dell'uomo ! Sono un semplice viandante e porto acqua per gli assetati di Verità. Non sono nulla di più di un semplice interprete dell'Amore che chiama l'Amore.
Non sono grande, ma minimo agli occhi di Dio e degli uomini. Non vi porto nulla di mio, ma ciò che mi è stato dato, quanto mi è stato affidato perché possiate comprendere, oggi più che mai,
Eugenio Siragusa
I pezzi riportati sono tratti dai libri:Eugenio Siragusa IL CONTATTATO e Verità e persecuzione di Siragusa...Nella copertina del libro ...il CONTATTATO, per disposizione di una Volontà Superiore, Eugenio volle far riportare la seguente scritta"QUESTO LIBRO E'DEDICATO A COLORO CHE,AVENDO RECEPITO IL MESSAGGIO DI EUGENIO SIRAGUSA, EREDITERANNO IL NUOVO CIELO E
Venne l'Agosto del 1978. Il luogo degli incontri abituali era gremito di fratelli e sorelle venuti da ogni parte d'Italia e del mondo, quasi a raccogliere gli ultimi frutti nati da una semina di circa trent'anni di indefesso lavoro. MaEugenio, sorridente, anche se mostrava una stanchezza palpabile che scaturiva da ogni suo gesto, da ogni sua parola, non aveva più niente da dirci, più niente da darci. Aveva detto e dato tutto quanto aveva da dire e da dare, e, come il buon seminatore, attendeva che in ognuno di noi spuntassero i germogli della maturità, della consapevolezza. C'era tanta gente, quell'infuocato pomeriggio dell'estate siciliana, e con noi vi erano anche i due giovani stranieri, presenti nella materia, ma assenti nello spirito. Strano, tutti guardavano loro due, come per captare ciò che nessuno di noi aveva il coraggio di pensare o di ammettere... Anche Eugenio li guardava, con un amore tinto di tristezza, del disperato desiderio della loro redenzione.
Nei loro occhi vi era invece il gelido taglio di una lama affilata, tinta di odio, di vendetta, di un tradimento pronto ad esplodere in tutta la sua inaudita violenza.
Una lunga tavola apparecchiata, molta frutta, molto pane, della carne, del pesce e abbondante vino dell'Etna riempivano i nostri sguardi e la nostra attesa di una dolce atmosfera che già avevamo vissuto molto, molto tempo addietro... quando un altro Giusto, donatore di Vita e d'Amore, offriva il Suo ultimo pane e il Suo ultimo vino, prima di essere consegnato nelle mani dei carnefici. Mangiammo , bevemmo e ascoltammo la parola di colui che guardavano con un triste, acuto presagio nei nostri cuori. Alla fine, mentre ascoltavano un brano del Vangelo inciso da un noto attore dell'arte italiana, il disco – come una profezia – si inceppò sulle parole: “E tu Giuda mi tradirai...e tu Giuda mi tradirai...e tu Giuda mi tradirai” Un fremito percorse tutti i presenti,ed Eugenio, seduto in mezzo a noi, completò la nostra trepidazione dicendo : “ E qui, in mezzo a noi, c'è già qualcuno che mi tradisce”.Istintivamente, gli sguardi di tutti si volsero verso i due giovani stranieri : essi erano accanto alla porta, partecipi di quell'ultima cena del XX Secolo, ma la viltà di Giuda li costrinse ad uscire... Stranamente si alzarono e, senza guardare alcuno, uscirono all'aperto, seguiti dagli sguardi di tutti. Così, per molti di noi, risvegliati dalla parola di quel Giusto che aveva dato tutto se stesso per vederci salvi, quella fu l'ultima cena. Una manciata di dollari, pari ai trenta denari di un tempo, fu offerta a chi si fosse prestato al gioco del dragone. Non fu difficile trovare i corrotti e i corruttibili, i quali, spinti dalla bramosia del denaro, adottarono i sistemi del tempo moderno per agevolare l'opera del traditore. Stampa, televisione, radio...i mezzi moderni di una diffusione mondiale portarono ovunque la voce della menzogna : “ E' un truffatore ! Un imbroglione ! Un plagiatore ! E' un violentatore di donne !”. Il mondo intero, colto di sorpresa, fu pronto a puntare il dito su di lui, a vomitare ed aggiungere ingiurie ad ingiurie, accuse ad accuse, denunce a denunce. La sua adamantina figura che splendeva di verità, di onestà, della più limpida correttezza morale e spirituale, fu colpita dal fango più ignobile e posta alla berlina dinanzi ad un'umanità accecata dalla barbarie di uno spirito corrotto; le sue gemme di Verità vomitate e calpestate proprio da coloro che per anni le avevano ricevute, o avevano finto di riceverle... Eppure, il Maestro dei Maestri aveva insegnato : “Non date le perle ai porci prima che le mastichino, e dopo averle masticate, si rivoltino contro di noi”!... La storia si ripeteva. La mattina del 24 Novembre 1978 il sole splendeva sulla abitazione di Eugenio e pareva carezzare la figura di quell'uomo che, in serena attesa, passeggiava dinanzi ai cancelli della casa. Percorrendo il viale d'ingresso,egli guardava con sguardo profondo tutto ciò che per anni lo aveva accompagnato nella sua divina Opera di risveglio : le piante, i fiori, il mare lontano, la “ grande madre “ che quella mattina ansimava più forte di solito...,i bianchi colombi che volteggiavano sopra di lui, i due cani che sembravano capire e correvano nervosamente avanti e indietro. Poi, un rombo di automobili, lo stridio dei freni, il suono del campanello. Fuori del cancello vi erano due grosse vetture e otto uomini. Egli si avvicinò loro, sereno e sorridente : pareva più alto del solito nella sua imponenza spirituale. “Chi cercate “?, domandò. “Cerchiamo il Signor Eugenio Siragusa “.
“Sono io. Vi aspettavo”.
E come un ladrone, lo portarono via. Così ebbe inizio il calvario di questo uomo, che aveva il solo torto di avere imitato
Venne arrestato di venerdì e di venerdì era nato, il 25 Marzo 1919, nel giorno dell'Annunciazione.
Lo stesso giorno dell'arresto di Eugenio Siragusa, eruttò il vulcano Etna con una violenza tale che da anni non si vedeva : i fiumi di lava cadevano verso i versanti e le falde del lato opposto di Nicolosi, dove abitavano il Contattato e i suoi amici studiosi. La lava scese fino gli intorni di un piccolo paese della provincia di Catania, chiamato Zafferana. Mentre gli abitanti del paesino abbandonavano le loro case e altri vigilavano la direzione dei fiumi di lava, alcuni si radunarono in piazza e nelle strade del paese e cominciarono a gridare davanti l'ufficio della polizia : “LIBERATELO!”, “FATELO USCIRE!”, “ E' INNOCENTE!”, “ PRIMA CHE
...Ma uno dei “dottori della legge”,che presiedeva un tribunale degli uomini, fu un giorno illuminato folgorato da una voce interna che gli intimò: Attenti..! Attenti..! Guardatevi dal fare del male a quest'uomo che avete così facilmente giudicato,credendo con leggerezza alle ignobili accuse..! Attenti..! Attenti..! Quella voce interiore agì come una sciabolata nel petto di quel “potente della legge” e la paura cominciò a farlo vacillare. Come fare per ubbidire a quella voce..? Come fare per evitare che quell'enorme errore continuasse a premere sulla vita di quel giusto..?...
Il cubicolo numero 5 fu il “domicilio” del Messaggero di Dio del XX secolo.
...Fu lasciato digiuno come il più volgare dei malfattori, su una panca di legno, dentro una angusta “camera di sicurezza”, in attesa di giudizio dei suoi carnefici: o libero o imprigionato con l'accusa di plagio, di truffa di violenza...Ma tra quelle quattro mura vi era
“Il
5, il numero del cubicolo in cui fu confinato il 28-XI-1978.
5 di Febbraio di 1979, libertà provvisoria.
5 d' Aprile di 1982, giudizio.
555, l'antagonista del 666, il numero della Bestia.
555, il numero del nuovo predicatore, il “baluardo” di Dio, il nuovo Giovanni, L'Annunciatore del Ritorno del Redentore.
555, il numero di Colui che Guiderà la battaglia d' ARMAGHEDON, con lo stendardo di Cristo e le sue legioni celesti.
555, il numero che segnalerà la vittoria contro il Principe di questo mondo e dei suoi seguaci ANTCRISTICI.
Guai a voi, partitari del maligno, perché non avrete scampo. La vostra carne arderà con il fuoco invisibile e i vostri spiriti periranno nella seconda morte. Il mondo scuoterà ogni cosa immonda e le forze titaniche del cielo e della terra mieteranno il frumento e la gramigna, affinché la separazione del uno e l'altra abbia luogo a seconda la divina giustizia. Il frumento abbellirà il tavolo del Signore e la gramigna continuerà ad alimentare le fetide viscere della bestia incatenata.
Guai a voi, figli della morte !”
Il Sig. Siragusa, contro qualsiasi pronostico, era tranquillo, sereno, come se lui non fosse in giudizio il giorno successivo :
“Io vi assicuro che la tranquillità che possiedo in questi momenti dentro di me, è incredibile. Io potrei essere abbattuto, iperteso ...Però, da un tempo questa parte, io sento una tranquillità interiore...un serenità...Avendo il processo domani, io dovrei essere nervoso. Al contrario, nonostante la mia salute ne sia risentita, mi distenderò, vedrò l'ultima puntata di Gesù di Zeffirelli e domani vedremo... Gesù ha voluto che il mio processo si sviluppasse nello stesso periodo che Lui fu processato. Fu scritto e trasmesso : a causa del mio nome sarete perseguitati, vituperati, accusati di falsità e portati nei tribunali. Il mio cuore è in pace e sereno il mio spirito perché sono a conoscenza dei disegni del Signore. La storia si ripete, però questo tempo è diverso di ciò che fu, dove l'assenza di pietà umana messe a morte in croce l'agnello dell'Amore e della Pace Universale.
...Una voce mi chiama dalla cella di fronte: “Eugenio, mangia questo pesce: è buono. E tramite un amico, mi fa giungere attraverso le sbarre un piatto di pesce... che io vedo come un pezzo del suo cuore. Sin dal primo giorno, questa creatura ha avuto per me le stesse premure di un angelo custode. I suoi occhi limpidi e pieni di luce fissano il finestrino della pesante porta della mia cella,preoccupato per le mie necessità; io lo guardo come si può guardare il Volto di Cristo in croce, che nello spasimo dell'immenso dolore riesce ancora a pronunciare la parola “Amore”. Un viso giovane, con la sofferenza dipinta negli occhi; un viso che non dimenticherò mai, perché fa ormai parte del mio volto; il suo cuore fa parte del mio cuore e il suo dolore è divenuto il mio dolore. Sarò come potrò,il suo conforto e la linfa della sua speranza. Se uscirò, i miei giorni saranno anche i suoi giorni, la mia pace anche la sua pace. Le migliaia di lettere e telegrammi che mi giungono da ogni parte del mondo sono il mio conforto, ma è un privilegio che non vorrei avere, perché non posso condividerlo,non posso darlo agli altri che forse più di me ne hanno bisogno. Ma lo farò io per loro,lo farò, affinché possono sentire che sono pensati, amati per quello che realmente sono: Uomini.
Questa è la mia testimonianza per non dimenticare......!!!
Il Testimone dell´Eterno Presente
Fiippo Bongiovanni
La sentenza assolutoria
dopo l'arresto del 24 Novembre 1978
CATANIA 5 APRILE 1982*
dalla sentenza in prima istanza del tribunale di Catania:
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Penale di Catania sez.: I
composto dai signori:
1 - Dott. Iezzi Giustino - Presidente
2 - Dott. Chiarenza Domenico - Giudice Est.
3 - Dott.
ha pronunciato la seguente sentenza nel procedimento penale contro Siragusa Eugenio...
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Si ribadisce, pertanto la formula assolutoria piena del prevenuto, "perché il fatto non sussiste".
P.Q.M.
Il Tribunale, visto l'art. 479 CPP
ASSOLVE
Siragusa Eugenio dal delitto ascrittogli perché IL FATTO NON SUSSISTE.
Eugenio vicino la località San Leo a Nicolosi