L'Arcangelo Michele castiga la Chiesa Cattolica (dipinto di Carmela Tornese)
Propongo una lettura a quanto abbiamo detto in questi anni, testimonindo gli annunci di Eugenio, questa volta con la firma di un grande esperto in materia di Profezie e Manoscritti Profetici: Renzo Baschera
Inoltre propongo la visione di un video,prezioso contributo su quanto abbiamo testimoniato, annunciato da Eugenio su Fatima e Giordano Bruno.
Grazie Walter per il contributo di aver trovato il video, e a fabio per aver trovato il programma televisivo
DAI
VATICINI DELL'ABATE LADINO:
L'ANNUNCIO
DI UN INCONTRO COSMICO
Maggio 1999
di
Renzo Baschera
Le profezie
dell'Apocalisse si stanno avverando. Giovanni (8-11) annuncia che “un
terzo delle acque si trasformeranno in Assenzio, e molti uomini
moriranno a cagione di queste acque, perché divenute amare”.
L'organizzazione mondiale della sanità dichiara che “un terzo
delle morti sono di natura iatrogena, dovute spesso all'inquinamento
ambientale”. A questo punto, il pianeta Terra non è più salvabile
dall'uomo. Lo annunciano anche le lettere profetiche della Monaca di
Dresda: ”... Quando il Millennio consegnerà il suo tempo, la Terra
sarà una palude velenosa addobbata a festa. E l'uomo sarà
prigioniero di quella palude, che non riuscirà più a sanare”.
L'immagine della “palude velenosa addobbata a festa” merita una
riflessione, perché, per chi è ancora in grado di vedere, è
l'immagine del nostro tempo. È l'immagine festaiola, di un benessere
diffuso, dove l'alta tecnologia sembra elevare l'uomo al di sopra di
ogni condizionamento umano. Ma se solleviamo la foglia
dell'arroganza, troveremo la morte. Il costo del “benessere” e
dell'alta tecnologia è troppo elevato. Andiamo sulla Luna, ma
moriamo per l'aria e per l'acqua avvelenata. Da questa “palude”
il terrestre non riuscirà più ad uscirne. Qui s'inserisce il
messaggio dell'Abate Ladino, un veggente che visse a Trento tra il
1689 e il 1751, circa, il quale profetizza “il tempo della bufera e
dell'angelo”. Ma l'Angelo “verrà dal cielo, ma non sarà
celeste”. “Il tempo della bufera” avrà un suo riscontro nella
ribellione della natura all'oltraggio dell'uomo. È questa una
“storia” che sta per iniziare. I cambiamenti climatici, le
valanghe, i tornadi che flagellano ormai a ritmo continuo le coste
americane, sono solamente la premessa a quello che sarà il
sopravvento della natura. Alla fine, si arriverà “al tempo
dell'Angelo”. Ma non si tratterà di una creatura “celeste”,
cioè divina, bensì di un extraterrestre. E su questo punto l'Abate
Ladino è l'unico Veggente dell'antichità che si presenta nelle sue
profezie in rima (per questo alcuni l'hanno chiamato “il
Nostradamus italiano”) l'intervento degli extraterrestri, “per
salvare in extremis la Terra”.
L'OCCHIO
PIUMATO CI OSSERVA
L'immagine di queste
creature non è facilmente comprensibile. L'Abate Ladino le chiama
“occhio piumato”. Forse per staccarle completamente dall'immagine
del terrestre.
Ma sentiamo la premessa
a questo cosmico evento:
“Il viro è smarrito,
il campo è agitato:
su tutto domina
l'occhio plumato...”
“Copre la Terra la
grande fumata,
ma rimane un pertugio
per l'arca plumata”.
Smarrimento
e agitazione saranno la cornice dei prossimi anni, per gli eventi
imprevedibili, che lasceranno un segno profondo. Nel caso degli
eventi storici, nell'agitazione, nell'incomprensione, nello
smarrimento generale, la Terra è già osservata “dall'occhio
plumato”, anche se “la grande fumata”; (l'inquinamento
atmosferico) avvolge il pianeta in un lugubre sudario, che sarà un
giorno superato “dall'arca plumata”. Il messaggio lascia
intendere che “come Noè salvò un giorno gli esseri viventi dal
diluvio, così gli extraterrestri salveranno in futuro l'uomo, gli
animali e le piante, dalla palude dei veleni, che sta soffocando la
vita”. Sarà necessario però ancora del tempo prima che tutto
questo avvenga. Il messaggio lascia intendere che ad un certo punto
“il terrestre avrà perso ogni contatto con la natura, con la
realtà della vita. E solamente le creature extraterrestri saranno in
grado di capire gli errori e i pericoli che avvolgono la Terra”.
Per questo, decideranno un giorno di lanciare ai terrestri “una
muta parola”. Ma i terrestri saranno troppo impegnati nei loro
congegni di morte, per riuscire ad afferrare il messaggio. E così:
“...l'uccello divino
la casa edifica nel
cielo sanguigno”.
Sarà il momento in
cui:
“Piumata civiltade
batte alle porte”
“Raggi, lampi, mute e
invisibili spade,
apriranno al terrestre
nuove strade”
Le “invisibili spade”
sono probabilmente messaggi che sfruttano i raggi solari. Ma l'alta
tecnologia dei terrestri non sarà in grado di recepire tali
messaggi. E qui abbiamo una nuova preveggenza.
L'UNIVERSO
E' PIU' PICCOLO DI UN DUCATO
L'alta tecnologia dei
terrestri sarà “un gioco da bambini”, rispetto alla conoscenza
degli extraterrestri, per i quali “l'intero universo sembra un
ducato”. Non esistono cioè
limiti allo spazio. Forse, gli extraterrestri avranno il dono della
bilocazione. Il messaggio lascerà intendere difatti che la loro
presenza è ovunque.
Sono presenti, ma
riescono a rendersi invisibili, come avviene “per gli angeli
celesti”. D'altra parte, la loro civiltà è la civiltà dello
spirito. Ed è attraverso lo spirito che hanno raggiunto “conquiste
che il terrestre non può nemenmo immaginare." La differenza
sostanziale tra il terrestre e l'extraterrestre è fondata “sulla
tecnologia, sulla scienza; mentre la civiltà extraterrestre è
fondata “sulle forze dello spirito”. E sono queste forze che
“governano la materia”. Arriverà il giorno pertanto in cui il
terrestre dovrà fare il cammino a ritroso per avviarsi su una strada
diversa, che lo porterà a capire i messaggi provenienti da una
civiltà fondata sullo spirito. Questo punto è significativo e trova
riscontro anche in una profezia del Monaco Olivetano, dove si
annuncia che:
“... molte conquiste
della scienza saranno bruciate. Molti idoli saranno distrutti. Molti
calici d'oro saranno spezzati... perché in sostanza quell'oro non
era che cenere”. Cambiamenti radicali, pertanto. Sarà necessario
“gettare un nuovo seme”, annuncia l'Abate Ladino. Perchè il seme
vecchio darà solamente frutti di angoscia, di dolore e di morte.
Ma, “oltre la
luciferica luce, il formicaio scruta, sospira e cuce”.
“L'abito nuovo cuce
per la vecchia Terra, lordata creatura,
chiusa in sporca serra”.
Si sta preparando,
annuncia il Veggente, un grande disegno, che oggi non è facile da
immaginare. Perché “molte parole perderanno completamente il loro
senso; e molti segni senza parole avranno senso. E apriranno le porte
dell'Universo”. Forse, si annuncia un linguaggio universale. Un
linguaggio sulla base “di segni” più che di parole. Si annuncia
pertanto il superamento delle lingue dei terrestri e la scoperta di
un “codice”, che renderà possibile stabilire il contatto del
terrestre con “gli angeli” che verranno in suo aiuto.
HO SCRITTO IL 26 MAGGIO 1982:
UNA CONVINZIONE ERRATA:
UNA CONVINZIONE SENZA SENSO LOGICO CREDERSI I SOLI ABITANTI INTELLIGENTI DELL’UNIVERSO.
ABBIAMO NELLA GALASSIA, IN CUI È IMMERSO IL NOSTRO SISTEMA SOLARE, BILIONI DI MILIONI DI MONDI SIMILI E DISSIMILI DAL NOSTRO.
HANNO DETTO:
L’UNIVERSO PULLULA DI VITA E DI INTELLIGENZA. LA VOSTRA IGNORANZA VI PORTA A CREDERE CHE LA VOSTRA SPECIE SIA UNICA, LA SOLA ESISTENTE SUL VOSTRO PIANETA.
È SOLO FRUTTO DELLA NON CONOSCENZA DI CIÒ CHE REALMENTE ESISTE E POTETE SOLO IMMAGINARE.
ESISTONO MIGLIAIA E MIGLIAIA DI MONDI COME IL VOSTRO, CON LA STESSA FAUNA, LA STESSA FLORA E GLI STESSI ELEMENTI. LA DIFFERENZA SOSTANZIALE CHE ESISTE NEI CONFRONTI DEI TERRESTRI SONO IL GRADO EVOLUTIVO E LA INSTAURATA SUPER-CIVILTÀ IN GRAN PARTE DI ALTRI PIANETI SIMILI AL VOSTRO, REGOLARMENTE ABITATI DALLA VOSTRA SPECIE.
ESISTONO POI ALTRI NUMEROSISSIMI GLOBI CON CARATTERISTICHE DIVERSE ED ABITATI DA SPECIE INTELLIGENTI, ANCHE SE DISSIMILI DA VOI.
L’INTELLIGENZA NON SI SPOSA SOLO CON LA VOSTRA FORMA.
EUGENIO SIRAGUSA
Eventi Top Secret Apparizioni di Fatima e Giordano Bruno
“
ANGELI IERI, EXTRATERRESTRI
OGGI ”
ERACLITO,
GIA’ NEL 500 A.C.:
“ LA
VERITA’ SI SOTTRAE ALL’EVIDENZA ATTRAVERSO LA SUA INVEROSIMILITA’" .
QUANDO
LA “VERITA’” SI APPALESA ALL’INTELLIGENZA UMANA IN UNA VESTE
MAI CONOSCIUTA PRIMA, QUESTA DIVENTA INVEROSIMILE, INACCETTABILE.
ALLORA
E’ VERO, CERTO E VERISSIMO CHE A COLORO A CUI E’ DATO IL
PRIVILEGIO DI POTER EVIDENZIARE IL NUOVO ASPETTO DI UNA “VERITA’”,
ALTRO NON RIMANE SE NON QUELLO DI SENTIRSI DIRE: “ERETICI,
VISIONARI, MITOMANI, PAZZI”.
QUINDI,
EVIDENZIARE UNA VERITA’ INVEROSIMILE SIGNIFICA SCONTRARSI CON LO
SCETTICISMO E LA NEGAZIONE.
NESSUNO,
O POCHI, SI PREDISPONE AD INTUIRE UN POSSIBILE POLIEDRICO ASPETTO
DIMENSIONALE DI UNA VERITA’. L’UOMO DI QUESTO PIANETA SI OSTINA
NEL VOLER CREDERE CHE OGNI COSA CHE E’ NELL’IMMENSO EDIFICIO
COSMICO DEVE, NECESSARIAMENTE, ESSERE AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI
CIO’ CHE SI RIVELA NELLA PROPRIA DIMENSIONE E SOTTO I SUOI LIMITATI
SENSI.
LA
VERITA’ DI GALILEO SI SOTTRAEVA ALL’EVIDENZA PER LA SUA
INVEROSIMILITA’.
“LE COSE CHE OCCHIO NON HA VEDUTE E CHE ORECCHIO NON HA UDITE E CHE NON SONO SALITE IN CUOR D’UOMO, SON QUELLE CHE DIO HA PREPARATE PER COLORO CHE L’AMANO”. (I corinzi, 2, 9).
“…POICHE’
NOI CONOSCIAMO IN PARTE, E IN PARTE PROFETIZZIAMO; MA QUANDO LA
PERFEZIONE SARA’ VENUTA, QUELLO CHE E’ SOLO IN PARTE SARA’
ABOLITO”. (I corinzi –13, 9-10).
Eugenio Siragusa.
Nicolosi
10 giugno 1984.
Il Testimone dell' Eterno Presente.
Filippo Bongiovanni
grazie genio cosmico!
ResponderEliminarAbbraccio Isaac!
ResponderEliminar