miércoles, 9 de enero de 2013

In Risposta alla nota. EUGENIO SIRAGUSA: LA MEMORIA CHE VALE.

Un nostro caro amico, con il pseudonimo Jesus-Sun, nella sua pagina presente in F.B, e presente nelle nostre pagine gruppi dello stesso, così si esprime su Eugenio, la sua opera e Giorgio Bongiovanni. 


EUGENIO SIRAGUSA: LA MEMORIA CHE VALE
Jesus Sun 09 01 2013
Facile dire che fosse un ufologo, così come per decenni lo definì la stampa paesana incapace di contenere ma prodiga di sarcasmo: Eugenio non si identificava neppur lontanamente con il modello dello studioso ufo sebbene a lui si deve il merito di aver, in qualche maniera, portato alto il vessillo della sensibilizzazione al fenomeno per molti e difficili anni. Poi venne trovato per lui un attributo che calzava meglio, il neologismo “contattista”, un titolo che lo differenziava (in Italia addirittura lo contrapponeva!) da quello dell’ufologo: ma anche contattista, mi si permetta, appare insufficiente a descriverne la personalità. Infine, considerato il suo indefesso impegno nella censura dei mali del nostro tempo, alcuni gli diedero l’investitura di profeta: e qui forse iniziamo ad avvicinarci alla reale dimensione se magari volgiamo lo sguardo all’ immediato significato che ci consegna l’etimologia della parola, ovvero annunciatore. Nel corso degli oltre 50 anni di attività missionaria sono state migliaia le persone, dal circondario etneo sino alle Alpi, che lo hanno incontrato, tenuto frequentazioni anche assidue e maturato nei suoi confronti una stima ed un affetto che, forse, appare un peccato non chiamare con il proprio vero nome: amore e devozione. Lo stesso dicasi per le altrettanto migliaia che Eugenio incontrò nei suoi diversi viaggi all’ estero e/o con le quali la sua segreteria ha intrattenuto continui rapporti epistolari e telefonici. E la cosa che oggi più sconvolge è il fatto che moltissimi, forse la maggior parte, pur senza aver avuto mai la possibilità di conoscerlo, erano affascinati da lui ma soprattutto pienamente coinvolti nella condivisione del “messaggio” che attraverso di lui filtrava. “Personaggio magnetico”, quasi dovesse passare per un ipnotizzatore, soleva definirlo lo sbiadito colore della stampa, sempre quella provinciale, nel tentativo quasi di esorcizzare la paura ed i limiti della propria incapacità a penetrare l’interiorità della bellezza di uno spirito straordinario: però cosa spingeva tanti verso di lui? Non credo sia cosa facile spiegarlo in parole, anche perché con queste sfideremmo …l’ordinario razionale, quantunque a volte quest’ultimo sia materialistico e superficiale. La sua incredibile esperienza, oggi abbondantemente conosciuta, di contatti a vari livelli e di profondi stravolgimenti interiori lo portò sin da subito ad assumere una personalità ed una coscienza che non erano più quelle di prima, insieme a delle conoscenze che affondavano le loro radici nel tempo perduto, e che potremmo definire di carattere iniziatico. Con ciò anche l’eccezionale dote del “verbo”, la parola, con cui, modulata in suoni o scritta in fogli, riusciva a stimolare e a risvegliare il ricordo e la coscienza di essere parte di un grande ed antico progetto per il cui epilogo si è chiamati a concorrere. Non certo a suscitare il tribunalesco assenso dei predicatori di folle, ma una “taumaturgica” capacità mirata a suscitare il “risveglio”, insisto, di coloro che evidentemente portavano dentro di sé una particolare predisposizione. Per i quali, da lì a poco, sarebbe seguito un vero e proprio ridimensionamento cognitivo: rigetto dei normali valori del vivere a favore di quelli evangelici, forte sensazione di fratellanza con chi condivide la tua esperienza, predisposizione all’ amore verso il prossimo, sentirsi fortemente parte del creato e del cosmo, desiderio insopprimibile di comunicare agli altri ciò che stai vivendo, grande considerazione dei passi dell’escatologia evangelica, desiderio di rileggere il vangelo e percepirlo con più profondità verso lo spirito e non la lettera, considerazione dei fatti e degli eventi religiosi in maniera più consona e “compatibile” alla logica moderna del XX° secolo, ed altro ancora… Cosicché si intuisce repentinamente anche che l’attuale parentesi ufo è chiaramente collegata a quella degli eventi prodigiosi della Bibbia ed anche di altri contesti storici, che riguardano altre epoche ed altre civiltà, che gli angeli del passato sono oggi quelli che chiamiamo, forse con termine meno appropriato di ieri, extraterrestri, e che se oggi sono qui è perché devono “mettere in atto” la Parusia, preparare il tutto per il ritorno del Maestro… Era questo il “succo”, la finalità, che Eugenio Siragusa non mancava mai di evidenziare, senza remore e senza compromesso alcuno, a rischio, sovente, di essere deriso ed apostrofato anche come eretico. Per quanto incredibile possa sembrare egli riteneva, e le circostanze concordano, di essere lui il biblico “profeta” che avrebbe avuto il compito di iniziare a radunare, come sostiene l’Apocalisse, i “viventi”, cioè vivi nello spirito. Il tutto accompagnato anche da una miriade di scritti, spesso firmati in forma impersonale “Dal cielo alla Terra”, che in se costituivano ammaestramento, consolazione, avvertimenti ed ammonimenti verso il popolo dei “risvegliati”, con un linguaggio ed uno stile quasi sempre dall’ inconfondibile dialettica Cristica, pagine sublimi di lirica altissima che rimangono scolpite nei nostri cuori e, nel documentabile, accessibili a chiunque. E come non ricordare la grande ed incessante attività pubblica di “messaggero” verso i potenti, i responsabili del governo del nostro pianeta? Latore, come egli si definiva, di avvertimenti, ammonimenti e consigli che provenivano da una dimensione superiore e filtrati attraverso la sua ridimensionata coscienza, che hanno tracciato spesso una diagnosi quasi profetica dei problemi che avrebbero condizionato lo sviluppo delle nostre società, primi tra tutti, come si ricorderà, quelli relativi ai pericoli derivanti dalla scissione atomica: la sperimentazione e l’utilizzo dell’energia nucleare, argomento, come si vede, ancor oggi di scottante e polemica attualità. Di contro, portavoce dei “desiderati” di coloro che egli definiva “maestri cosmici”, la grande esortazione ad attivarsi fattivamente e collettivamente per l’energia solare, alla realizzazione di un grande satellite orbitante capace di convogliare l’energia del sole e distribuirla gratuitamente a tutto il pianeta, facendoci così uscire definitivamente dall’ era della carburazione: e se oggi, 2008, si paventa ancora lo scoppio di un conflitto dove verrebbe utilizzato il micidiale potenziale bellico nucleare, non possiamo non notare che la causa di ciò sarebbe per il controllo e l’accaparramento delle residue risorse energetiche del pianeta, ovvero il petrolio e/o il gas che sia. Quindi un’attenzione, quella espressa da Eugenio, sacrosanta e profetica. Nel percorso operativo segnato dalla sua attività furono, e sono ancora, tanti i gruppi di amici studiosi, o meglio “figli spirituali” come amano definirsi, che iniziarono a prestare collaborazione alla sua opera soprattutto con il lavoro di divulgazione e di sensibilizzazione, dall’ ufologia con le sue implicazioni storiche e spirituali alla denuncia di quelle che Eugenio definiva la deleterie “forze condizionanti” che minano la stabilità ed il sereno sviluppo del pianeta e dei suoi abitanti. Molti, anche diversi per ceto, razza o credo, quanti hanno abbracciato con profonda convinzione interiore la sua “missione”… Tra costoro mancheremmo di onestà intellettuale e renderemmo un torto alla verità se non annoverassimo Giorgio Bongiovanni, oggi stimmatizzato e personaggio che non abbisogna di ulteriori presentazioni. Da sempre in “prima linea” nei rapporti con Eugenio Siragusa, sul finire degli anni ’80 Giorgio inizia a vivere una esperienza che lo porterà a Fatima nel 1989 a “ricevere” le stigmate ed a sconvolgere la propria esistenza oltreché quella dello stesso Eugenio. “Il grande segno”, quello delle stigmate, inatteso, inaspettato, era arrivato, dirà Eugenio. Erano gli anni quelli in cui l’aspetto fenomenico legato, più o meno, ai “contatti”, si era esaurito per lasciare il posto ad una “amara consapevolezza” che lo portava spesso ad inveire contro un’umanità “cieca e sorda” ai richiami del cielo, incapace di frenare la “folle corsa degenerativa” e che sarebbe presto stata posta al pesante giudizio di Dio…Fu in quegli anni che Eugenio avvertì l’esigenza di passare il testimone della sua “opera” a colui che con perentoria coscienza spirituale additò come “il calice vivente della comunione Cristica”, un’immagine molto forte per rimarcare chiaramente la continuità logica e fisiologica della sua missione nella figura del “figlio spirituale” Giorgio: in diversi scritti ed in vari, documentati, ed affollati incontri pubblici, primi anni ’90, ribadì la sua ferma convinzione del passaggio delle consegne. E’ pur vero, le cronache lo hanno consegnato alla storia e non saremmo onesti ad ometterlo, che alcuni anni dopo Eugenio, con altrettanta determinazione prese le distanze ufficialmente da Giorgio: un’amara ed improvvisa separazione che si consumò per motivi che a tutt’ oggi non appaiono ben spiegati e che, mi si permetta, non sono per niente quelli sciorinati in qualche pagina di internet o in qualche pessimo video della “rete”, ma verosimilmente, come pretendono di conoscere i “bene informati”, attinenti i comportamenti della sfera privata di terzi… Ad ogni modo quello di cui siamo certi è che Giorgio non ha mai, anche nei momenti di crisi più acuta, tradito il rispetto e l’amore verso il “suo padre spirituale” e tanto meno oggi la memoria: anzi né ha sempre esaltato l’aspetto messianico e lo spessore di “grande messaggero”; il suo operato e le sue attività, anche di notevole impegno sociale, rispondono chiaramente al “sacrificio” ed alla “donazione” sempre sollecitati nelle esortazioni di Eugenio in armonia con la chiosa che spiega che “il vangelo non è un invito alla rassegnazione, bensì all’ azione”; la divulgazione sui pressanti ed attuali segni di carattere ufologico e non, collegati anche con l’annuncio dell’imminente ritorno del Cristo per il varo di una nuova era per l’umanità, la denuncia contro i poteri nefasti che imbrigliano ed imbrogliano le coscienze degli uomini e la salvezza dai molteplici mali dell’indigenza di tanti bambini, anche se pur “goccia nell’ oceano”, con attività umanitarie costituiscono il proseguo ideale e concreto al “periodo di ammaestramento” della missione che ha svolto Eugenio Siragusa. Di Eugenio si è detto di tutto: ignorante, pazzo, illuminato, mitomane, Dio, demonio, truffatore, maestro, mago, la “potenza”, paranoico, il “Padre”, ecc… Detrattori e “cortigiani” non lesinarono di certo i loro epiteti e le loro adulazioni. Probabilmente anche questo il normale prezzo della notorietà sebbene la sua, di notorietà, fu certamente “anomala” e scomoda per molti versi. Egli, seppur in simbiosi con una esperienza fuori dall’ ordinario, fu e visse da uomo, coabitando con l’umana natura, cosa che per alcuni sarà difficile…metabolizzare, che esprimeva pregi e difetti, capace di grandi slanci e di grandi contraddizioni… Egli non era né perfetto né infallibile. Ma di lui Qualcuno si è servito, in una maniera che ritengo la scienza del prossimo domani ci dirà più chiaramente, per risvegliare gli spiriti che dormivano il sonno della materia. E’ non è poco. Se di prove testimoniali sulle sue esperienze, come per il caso di altri illustri “colleghi” tipo George Adamsky o Billi Mejer, egli non ci ha lasciato quasi niente, rimane però la “prova” più grande, quella che…vive: migliaia e migliaia di anime, in tutto il mondo, che dietro i suoi input sono “rinate” ai valori della vera vita iniziando a lavorare e portare “buoni frutti” così come il Padrone della vigna desidera. Grazie Eugenio: alla tua memoria infinitamente grati!
Jesus Sun


Filippo:

Si ripropongono nuovamente argomenti che già a suo tempo hanno avuto risposte e dimostrazioni ampiamente documentate, sul comportamento più che legittimo da parte di Eugenio e mio, di separarsi dalla metodologia di Giorgio Bongiovanni.
Condivido in questa esposizione, l' intenzione dei contenuti di riconoscimento, anche se non mi trovo con il linguaggio, propriamente detto, su come si opina dell' Opera e la personalità di Eugenio. Per me e come oggi lo ricordiamo, dandone testimonianza, Eugenio è molto di più, e si spinge enormemente oltre ogni aspettativa di qualunque altro programmato e iniziato della storia dell'umanità, a livello Fisico-Psichico-Spirituale. Inoltre Eugenio per correttezza di terminologia tecnica,non è "contattista", cioè colui che pretende di chiamare le Potenze Celesti quando lui vuole, ma è un CONTATTATO, l'esatto contrario, sono le Potenze Celesti a chiamarlo, quando LORO vogliono, e LUI, in questo caso Eugenio, come altri pochissimi, a rendersi disponibile ai LORO Voleri...Colgo l'occasione, che tra questi Eugenio non ha annoverato, come si pretende di fare, Billy Mayer.
Chiarito questo punto, procediamo per ordine: quello che leggerete in seguito, è quanto ho risposto ad altri interlocutori che mi hanno specificatamente richiesto, e che io ben volentieri ripropongo.

La mia è stata sempre ed è LA TESTIMONIANZA ALL' OPERA E A TUTTO QUELLO CHE HA RUOTATO ATTORNO AD EUGENIO SIRAGUSA..Lo era inizialmente anche per Giorgio...Sono stato testimone, anche di questo, diretto, e indiretto, di tutti i processi che si sono verificati, e sviluppati anche subito dopo, quindi parlo per cognizione di fatto.
Giorgio ha focalizzato, (ma anche sotto questo punto di vista, inizialmente non era così),TUTTO sul suo segno: LE STIMMATE. E lo ha fatto riconducendolo con altre attività non connesse, a quelli dei valori iniziali, per cui era stato chiamato a servire un'opera, che passasse attraverso il Padre Spirituale Eugenio Siragusa, come gli era stato affidato, dagli stessi ESSERI CHE GIORGIO DICE DI ESSERE IN CONTATTO, almeno quelli che erano iniziali, che gli avrebbero indicato in sintonia con l'opera di Eugenio, il cammino da percorrere.
Non condivido il fatto dei giudizi sbagliati di Eugenio su Giorgio, partendo dalla base riconducendoli ai video o a quello che si trova in rete. Credo a tutt'altro,e che sia l'esatto contrario. Grazie a questi video, e a chi per primi, mi riferisco per lealtà e correttezza, ai giovani responsabili del sito dedicato ad Eugenio, qui su F.B. e che riporta al sito in rete, li hanno reso noti, siamo risaliti ai fatti realmente accaduti, e che a distanza di anni, si sono rivelati chiave per conoscere come sono andate realmente le cose.
Non è mai esistita la possibilità, Eugenio sarebbe caduto in totale contraddizione di poter affermare possibili successori.
LE POTENZE CELESTI NON HANNO MAI DESIGNATO NESSUN SUCCESSORE e Giorgio come altrettanto io, nella nostra piena consapevolezza, lo sapevamo benissimo, che Eugenio non soffrisse l'esigenza di PASSARE L'OPERA, ma semmai attraverso “IL SEGNO” scattasse la tranquillità , la definitiva serenità, per Eugenio, di potersi occupare definitivamente di quello che EGLI stesso Annunciò, e che presto tutti potranno vedere cosa doveva definitivamente fare per LA GLORIA DEL PADRE  ONNIPOTENTE.
Noi dal canto nostro, di Giorgio e mia, in definitiva e in perfetta sintonia con i valori ricevuti, si doveva continuare a proseguire con impegno e abnegazione LA DIFFUSIONE DELLA OPERA PERVENUTA ATTRAVERSO EUGENIO. Il  resto è storia, si conosce il nuovo cammino intrapreso da Giorgio ormai da tempo, e il mio che sempre si è attestato alla metodologia di sempre, a quella iniziale, accanto ad Eugenio.  
Eugenio non ha mai formulato giudizi su nessuno, ma semmai ha fatto delle profonde considerazioni senza condizionamenti e senza debolezze. Eugenio non ha mai inveito contro l'umanità, semmai a chiamato con nome e cognome, con toni aspri le CATASTROFI DA LUI STESSO ANNUNCIATE, e poi rivelatesi per colpa dell'uomo nelle sue previsioni, per scuotere gli animi e indirizzarli ad un serio e consapevole ravvedimento.
Per quanto riguarda altre metodologie è' valido il concetto della scelta o meno, di far circolare delle iniziative positive attraverso i soldi, e per fin di bene, cioè investirli o utilizzarli per opere positive,ma quando tutto questo passi per le proprie cose create e non con quelle degli altri, sopratutto se provengono da una Volontà Superiore.
Eugenio avevo chiesto di non utilizzare più, i suoi simboli identificativi, della sue opera, con queste nuove iniziative di Giorgio, appunto per non essere strumentalizzato da scelte non sue. Ma Giorgio si è fatto sfuggire, come era stato richiamato benignamente da me, che si trattava del suo Padre Spirituale, di un'opera concisa e ben concreta, invece, ha continuato a disattendere questa legittima richiesta, di chi lo aveva e cresciuto con certi principi..."LA VERITA' NON SI VENDE E NON SI COMPRA"...Quindi non considerazioni sbagliate su Giorgio, da parte di Eugenio, ma più che legittime, sopratutto quando Giorgio sapeva ed aveva promesso che addirittura non averebbe mai più nominato Eugenio come suo Padre Spirituale e coinvolto in simile iniziative.
Sarebbe stato più comprensibile e coerente, dire le proprie intenzioni, e assumersi senza fare più riferimento ad Eugenio e proseguire con le proprie responsabilità, il nuovo cammino spirituale intrapreso.
Niente da dire dell'opera di Giorgio a livello umano, ma che si distacca da quella iniziale, per cui era stato scelto e cresciuto, è un dato di fatto. Questo è quello che Eugenio ed io abbiamo contestato e costatato...ognuno con le proprie responsabilità.
Giorgio “ostinatamente” fa di testa propria, ed ammette di aver recepito, (come afferma nei video che circolano,e non certo scarsi nei contenuti e nelle affermazioni, forse come ripresa tecnica, ma questo poco importa, ritorno a dire, confrontandoli con i contenuti), gli insegnamenti ricevuti da Eugenio, realizzandoli nel suo nuovo modo di vedere,rendendosi indipendente, ma ammettendo di aver sbagliato, sfida lo stesso di non aver compromesso l'opera iniziale, per via ancora della permanenza in fronte della croce che gli conferiva questa legittimità. Però non si è reso conto, di aver  attirato su di se un pronostico, che non si sarebbe dovuto compiere. NON AVENDOLA PIU', DA LI A POCO TEMPO, cade la legittimità che possedeva inizialmente. Forse perché NON SENTE PIU' NEL SUO CUORE EUGENIO COME DEVE SENTIRLO..!?
Giorgio è cresciuto ed è stato scelto per quello che doveva fare prima e non dopo. La prova è Eugenio Siragusa, Già SCELTO DA LORO e anche selezionato come Suo Padre Spirituale e con la metodologia dal CIELO ALLA TERRA.
Infatti Giorgio non era stato chiamato dalla Vergine Maria e Gesù, per formare nessuna organizzazione, né di affiancare altre attività sociali alla MISSIONE INIZIALE, seppur importanti in determinati contesti che fanno parte della nostra società. Giorgio ha stravolto tutto, e preteso subito, dopo questi RADICALI CAMBIAMENTI, che Eugenio e coloro che seguivano, me compreso, con un messaggio ben preciso, con un volere ben preciso, di adeguarsi a tutto questo nuovo risvolto che aveva creato. Ma come ho appena affermato,Giorgio ha seguito a modo suo gli insegnamenti donatogli da Eugenio, con un volere ben preciso non più come era inizialmente, proveniente DAL CIELO ALLA TERRA, attraverso Eugenio
Non è il desiderio di qualcuno, o di qualche altro, o il suo o il mio, a cui dobbiamo ubbidire. Ma per quello di cui siamo stati chiamati e scelti, facendo la Volontà de Padre Glorioso. NON LA NOSTRA...
E comunque se si cambia, avere il rispetto di essere comprensivi e di rispettare la volontà operativa, quella iniziale e verso da chi proviene,non imponendo le sue nuove scelte, verso chi lo ha reso inizialmente strumento di determinati programmi Divini e con una propria metodologia operativa.
...In questo caso verso EUGENIO SIRAGUSA.
Non dimentichiamo, lo afferma anche qui Giorgio, che riceve le stimmate a Fatima attraverso una richiesta ben precisa.
Peraltro detto dallo stesso Giorgio, mio fratello, e che riporto la sua ormai celebre frase conosciuta in tutto il mondo:

"...Madre... perdonami, desidero se Tu vuoi,che questo segno avvenga attraverso di me, che io possa soffrire se posso alleviare un po' la sofferenza di nostro Papa' EUGENIO"...Lei mi ha detto.."Sì lo farò"...

Stralci del dialogo tra la Madonna e Giorgio Bongiovanni,mio fratello, avvenuto a Fatima il 2 settembre 1989 quando ricevette le stimmate per la prima volta alle mani...

Giorgio continua:”...SENTO CHE DOBBIAMO STARE BENE ATTENTI E SOPRATTUTTO DISCERNERE BENE I SEGNI DEI TEMPI CHE CI DIRANNO CHE CAMMINO DOBBIAMO FARE, NON SO SE LEI APPARIRA’ NUOVAMENTE, IO SPERO CHE RITORNI E MI DICA SEMPRE QUELLO CHE DEVO FARE…MI DARA’ L’ULTIMA DIRETTIVA PER FARE QUELLO CHE DOBBIAMO FARE O NON DOBBIAMO FARE.. DOPO ABBIAMO A TE, CHE PER ME SEI IL MASSIMO. QUALUNQUE DECISIONE CHE TU PUOI PRENDERE, SEMPRE ANTEPONENDOSI ANCHE ALLA SUA VOLONTA’(si riferisce alla Madonna)PERCHE’ COME CI SEI TU CHE PERSONIFICHI, TANTO L’AMORE DELLA MADONNA PUOI ANTEPORRE LA GIUSTIZIA… SI ANTEPONE LA VOLONTA’ DEL PADRE…PERO’ SE DECIDE DOMANI IL PADRE, PUO’ METTERE DA PARTE LA VOLONTA’ DELLA MADONNA DI GESU’ DI TUTTI E PER TANTO COME TU LO PERSONIFICHI, QUALSIASI COSA TU ORDINI SPIRITUALMENTE E SI CAPISCE CHE FACCIAMO O CHE TU CAPISCI CHE SI DEVE FARE NOI LO FAREMO”…
Quindi Eugenio è tutto in questo programma, lo ha programmato questo incontro, fin dall'inizio, dalla data, ai fiori, cosa bisogna dire alla Madonna, la Sua presenza in cielo con il segno dell’ iniziale del SUO nome la … “E”…infine è la CAUSA che fa ricevere le STIMMATE a Giorgio.
MA CHI E’ QUINDI QUESTO EUGENIO SIRAGUSA...!!?? LO STESSO GIORGIO LO HA APPENA per primo TESTIMONIATO….!!!
E se Eugenio ,come da mandato Celeste, avesse messo in dubbio anche per un test di DISCERNIMENTO la natura e il contenuto delle visioni cosa sarebbe accaduto...!!??
E aggiungo: non ha più neanche creduto a quanto Gesù, gli aveva raccomandato nel divulgare per 
I SEGNATI, PER I CHIAMATI, GLI INIZIATI ,l'importanza che riveste la personalità spirituale di Eugenio Siragusa, che ovviamente non è Dio, ma per Gesù che comunica con Giorgio, in quel momento, lo indica ad Eugenio,Lo Spirito Giovanneo, come la chiave di salvezza attraverso questo programma e per tutti coloro che si avvicinano a queste rivelazioni realizzando i contenuti.

DAL CIELO ALLA TERRA RISERVATO PERSONALE PER INIZIATI, SEGNATI E CHIAMATI.


SAPPIATE CHE PER EVOLVERSI E REALIZZARSI IL PROGRAMMA CHE VI E’ STATO AFFIDATO DALL' INTELLIGENZA ONNICREANTE DIVINA DEVE, NECESSARIAMENTE E INDISPENSABILMENTE, INCONTRARSI CON LA GRAZIA E LA GUIDA DELLO SPIRITO SOLARE GIOVANNEO CHE DIMORA IN EUGENIO SIRAGUSA.
EGLI, AVENDO EREDITATO IL DESTINO SPIRITUALE ED UMANO DEGLI ESSERI DI QUESTO PIANETA, HA LA PREROGATIVA , PER CELESTE VOLONTA’ DEL PADRE SOLE, DI VAGLIARE , DETERMINARE ED AVALLARE OGNI OPERA SPIRITUALE INIZIATICA CHE SI SVOLGE NELLA MISSIONE SARAS CHE IO, GESU’, PER VOLERE DI CRISTO STO COMPIENDO, E PORTERO’ A COMPIMENTO, IN QUESTO PIANETA.
SAPPIATE, INIZIATI , SEGNATI E CHIAMATI CHE ,SE NON RICONOSCETE IL PROGRAMMA SOLARE CHE HA COME VERTICE PIRAMIDALE L’OPERA DEL MUTANTE CHE COMPENETRA EUGENIO SIRAGUSA, LA VOSTRA PROGRAMMAZIONE NON E’ VOLUTA DAI FIGLI DELLA LUCE D’ORO DI ELDORADO, NE’ DAL PADRE SOLE CHE PROGRAMMA L’OPERA DI GIOVANNI, COME INTERPRETE DELLA SUA VOLONTA’, E L’OPERA MIA ,GESU’,COME INTERPRETE DELLA VOLONTA’ DI SUO FIGLIO KRISTO.
ATTENTI, DUNQUE, INIZIATI ,SEGNATI E CHIAMATI: CHI NON RICONOSCE L’OPERA SOLARE DI EUGENIO SIRAGUSA NON HA RICONOSCIUTO LA LUCE E LA VOLONTA’ DEL PADRE SOLE.


DAL CIELO ALLA TERRA
IO, IL MAESTRO GESU’
TRAMITE
GIORGIO BONGIOVANNI
Porto S.Elpidio , 10 Gennaio 1991
Ore 12,30

Dio si serve degli uomini, che nell'arco di tutti i secoli, sono stati i suoi profeti , i suoi santi, i suoi angeli. Disobbedendo o cambiando ai propri voleri, un suo disegno, si manca ai suoi desiderati.

Eugenio, per il segno che Giorgio ha ricevuto, per la prova tangibile che ha avuto all'interno del Suo operato e movimento messianico, è un interprete dei suoi desiderati. Quindi ha mancato senza ovviamente giudizio, disattendendo, un volere ben preciso. Andando oltre il rispetto umano. Continuando ad utilizzare, quello che era dell' altro...facendo di testa sua...!! Questo non può essere accettato da nessun principio o idea che si professa. Anche se il resto è chiaro, rimane il fatto che non può essere accettabile per quanto rigurda la riconducibilità ad Eugenio.
Giorgio stesso, in una una sua lettera pubblica, come io a suo tempo ho pubblicato ha detto:..
IO HO SBAGLIATO CON IL MIO PADRE SPIRITUALE UN GIORNO SAPRETE PERCHE'...
Stiamo aspettando, come io stesso l'ho invitato a fare, che lo spieghi, anche se ormai c'è poco da aggiungere, alle chiare evidenze che da tempo sono state da me dimostrate, e da lui non replicate.
L'opera di Eugenio, SCHIACCIA  INESORABILMENTE, IN OGNI SUA MANIFESTAZIONE, OGNI TENTATIVO, CHE NON SIA RICONDUCIBILE AI FATTI ESPOSTI. Il problema è un'altro, e molto più profondo.Accettarlo e avere il coraggio di farsene una ragione dinnanzi all'evidenza dei fatti.

Filippo Bongiovanni
La vera Storia

Monito a Giorgio Bongiovanni

https://www.youtube.com/watch?v=D4_ge3Zcdww
EUGENIO INCONTRA GIORGIO
5 parte "Venuta in Sicilia"dal minuto 38 alla fine.
8 parte "Volontà di Eugenio" dal minuto 59:17 al minuto 60:35

Eugenio chi è Giorgio
"Sviluppo del programma, e mio arrivo in Sicilia"

La pagina di F.B. dedicata ad Eugenio.




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